Leadership politica e Disturbo Narcisistico di Personalità

di Viviana Guarini

 Nel corso dei decenni, dal momento in cui è stato riconosciuto il Disturbo Narcisistico di personalità,e la correlazione tra questo e la funzione di leadership, sono stati effettuati diversi studi in merito.

Otto F. Kerneberg ha rivolto molto dei suoi studi sul funzionamento delle organizzazioni in funzione della qualità della leadership.

Egli ha effettuato una sorta di tassonomia di strutture patologiche di carattere dei dirigenti ; assieme agli aspetti schizoidi, ossessivi, e paranoidi, riconosce anche dei possibili aspetti narcisistici di personalità, che possono caratterizzare coloro che investono ruoli istituzionali di dirigenza .

Lo studioso in questione vede negli aspetti narcisistici di personalità, la patologia caratteriale più pericolosa per quanto riguarda la funzionalità delle istituzioni.

Infatti egli afferma che le personalità narcisistiche spesso sono trainate da un bisogno profondo di potere e prestigio, tratto che spiegherebbe perché molte di queste personalità si trovano in situazioni gerarchicamente elevate , in quanto esse offrono di solito molte possibilità di gratificazione dei bisogni narcisistici. (Kernberg, Le relazioni nei gruppi, 1998).

2.2. Letteratura

Diverse le rassegne scientifiche il cui scopo è stato quello di studiare le dinamiche di potere, la leadership, la personalità in coloro che ricoprono cariche istituzionali e politiche, la percezione di essi da parte della popolazione.

  • Di particolare interesse risulta essere una ricerca svolta recentemente sullo studio del sentimento del potere, intitolata “Organizzazioni del potere, potere delle organizzazioni, Leadership Opinion Questionnaire”(Scrima,Formica,Di Maria, Giornale di Psicologia, 2010).

Tali autori rifacendosi agli studi di Hollander (1985), affermano che lo studio sul sentimento del potere può essere molto utile al fine di comprendere meglio le dinamiche inerenti la leadership e la membership.

L’obiettivo generale della suddetta ricerca consiste nel dare un contributo all’esplorazione di alcune caratteristiche metriche del Leadership Opinion Questionnaire, così che esso possa essere utilizzato in connessione alle problematiche connesse alla misurazione del sentimento del potere nelle organizzazioni, basandosi sugli studi di Spaltro, che ne esalta l’importanza, considerando il sentimento del potere uno degli aspetti più importanti nel determinare le dinamiche dei piccoli gruppi.

L’ipotesi condotta e verificata nel presente studio, è stata che la scala “considerazione” del LOQ sia un buono strumento per individuare modalità latenti di concepire il potere.

  • Di particolare interesse al fine di comprendere le connessioni tra il fattore personalità e il ruolo di leader politico, e quindi di grande attinenza con l’argomento trattato nel presente elaborato, risulta essere lo studio condotto da Caprara e Barbaranelli, riportato nell’articolo “Personalità e potere”(Giornale Italiano di Psicologia, 1998).

Tale studio è stato effettuate pochi mesi prima delle elezioni del 1996; sono state effettuate delle rilevazioni su gruppi campionari rappresentativi della popolazione nazionale e dei diversi schieramenti politici.

Lo scopo della ricerca, era quello di indagare la percezione della personalità dei leader delle due principali coalizioni, Berlusconi e Prodi, e di Di Pietro,considerato un outsider della politica, con alte quote elettorali.

Lo strumento utilizzato è stato delle liste di aggettivi, già collaudate per la valutazione dei Big Five, attraverso le quali i 1200 soggetti contattati erano invitati a descrivere la propria personalità e quella dei tre politici in questione.

Le analisi fattoriali hanno prodotto nel causo dell’autovalutazione i 5 fattori dei Big Five attesi (Energia, Amicalità, Coscienziosità, Stabilità emotiva ed Apertura mentale).

Nel caso dell’eterovalutazione (ossia la valutazione dei tre politici), sono emersi soltanto due fattori: Energia/ Innovatività , e Sincerità/ Affidabilità.

L’ipotesi parsa plausibile, oltre ad alcuni interrogativi sull’affidabilità dei metodi psicolessicali, è stata che in modo maggiore per la politica, le persone si servano di alcune euristiche (appellate anche scorciatoie del pensiero) al fine di semplificare le informazioni, sino a rimpicciolire il giudizio e concentralo soltanto sulle dimensioni ritenute cruciali per il buon governo.

I risultati hanno mostrato Berlusconi maggiormente vulnerabile per quanto riguarda il fattore Sincerità/ Affidabilità, e Prodi maggiormente vulnerabile per quanto riguarda il fattore Energia / Innovazione.

Di Pietro è parso possedere un prestigio, tale da insidiare significativamente entrambe i leader.

Inoltre è apparso, così come gli autori della ricerca si aspettavano, che i leader degli schieramenti sono molto apprezzati dai propri elettori, e svalutati dagli elettori avversari.

E’ importante notare come queste percezioni soggettive, vadano ad incidere in maniera importante nelle decisioni di voto.

La stessa ricerca è stata replicata un anno dopo , è ha dimostrato la stabilità delle percezioni degli elettori, il che può essere anche considerato un indice della resistenza al cambiamento.

Diverse ricerche sono state effettuate utilizzando la NPI, dimostrandone l’effettiva applicabilità e validità in svariati contesti.

  • Un’interessante ricerca è quella condotta da S.Mark Young e Drew Pinsky , intitolata “Narcissism and Celebrity” (Journal of Research in Personality, 2006).

L’obiettivo del presente studio è quello di studiare il grado di Narcisimo nelle celebrità.

Lo strumento utilizzato è stata la Narcissistic Personality Inventory, somministrato al gruppo sperimentale e al gruppo di controllo.

Il primo gruppo costituito da 200 celebrità (142 maschi e 58 femmine), con in media 12, 3 anni di esperienza lavorativa.

Il secondo costituito da 200 studenti dell’MBI, con in media 5 anni di esperienza lavorativa.

I risultati dello studio hanno dimostrato che le celebrità di sesso femminile hanno tendenze significativamente più narcisistiche rispetto ai soggetti di sesso maschile, risultato questo che si discosta dalla media generale della popolazione in cui i maschi hanno tratti narcisistici di personalità maggiormente evidenti rispetto alle femmine (DSM-IV-R).

Inoltre è stato evidenziato che i soggetti coinvolti in reality televisivi hanno ottenuto il più alto livello di punteggio alla NPI, seguiti da comici, attori e musicisti.

I risultati della somministrazione al gruppo di controllo hanno dimostrato che gli studenti dell’MBI possedevano un livello notevolmente inferiore di narcisismo rispetto alle celebrità.

Infine è stata osservata la correlazione negativa tra i punteggi alla NPI e gli anni di esperienza nel campo dello spettacolo, la quale suggerisce che probabilmente le celebrità sono caratterizzate da tendenze narcisistiche, a prescindere dall’esperienza lavorativa nel suddetto campo.

  • Un ‘ulteriore interessante ricerca è stata effettuata da Jean M.Twenge e Joshua D.Foster, dal titolo “Mapping the scale of the narcissim epidemic: Increases in narcissism 2002-2007 within ethnic groups” (Journal of Reasearch in Personality , 2008).

Nello studio è stata effettuata una meta analisi “cross –temporal” la quale esamina la correlazione tra i punteggi significativi della NPI e la data in cui sono stati somministrati, dimostrando come i livelli di narcisismo sono aumentati attraverso le generazioni.

Infatti lo studio ha trovato tale incremento in 85 studenti di college americani a cui è stata sottoposta la NPI dal 1979 al 2006.

I punteggi si sono rivelati significativamente correlati con la data di compilazione, mostrando un incremento significativo del 30% dal 1979 al 1985, e un incremento ancor più significativo dal 1980 al 2006.

Sono stati osservati incrementi anche in altri tratti individualisti, come ad esempio assertività, estroversione e autostima.

La correlazione positiva tra i punteggi alla NPI e l’anno di compilazione è in accordo con la teoria dell’incremento dell’individualismo nella società americana.

  • Un’altra valida ricerca risulta essere quella condotta da Susan E.Hicman, P.J. Watson e Ronald Morris, “Optimism, pessimism, and complexity of narcissism” (Personality and individual differences 30 ,2000).

Il presente studio si pone come obiettivo quello di dimostrare alcune possibili connessioni tra alcuni aspetti del narcisismo e alcuni processi cognitivi.

L’ipotesi sperimentale risulta qui essere che i fattori più salutari del narcisismo sono correlati direttamente con l’ottimismo e inversamente con il pessimismo.

Gli strumenti utilizzati nella suddetta ricerca sono stati :il Life Orientation Test (Lot) utilizzato per misurare il livello di ottimismo; la scala Hopelessness utilizzata per misurare il livello di pessimismo ; la scala Expected Balance per misurare le aspettative negative e positive dei soggetti; l’OMNI ; la NPI.

I risultati mostrano delle intercorrelazioni tra ottimismo, pessimismo e narcisismo.

La scala dell’ottimismo risulta correlata positivamente , mentre la scala del pessimismo risulta correlata negativamente con il narcisismo.

In particolar modo i tre fattori più adattivi del narcisismo, l’autorità, l’autosufficienza e la superiorità predicono in maniera consistente i più alti livelli di ottimismo e più bassi livelli di pessimismo.

  • L’utilizzo della NPI compare anche in un’importante ricerca condotta da Linda Spano, intitolata “The relationship between exercise and anxiety, obsessive – compulsiveness, and narcisissm “ (Personality and Individual Differences 30, 2001).

Il presente studio si propone di analizzare, come ben si evince dal titolo, le relazioni tra esercizio fisico e ansietà , e tra ossessività-compulsività e narcisismo.

I soggetti sottoposti a tale ricerca sono stati 210 e gli strumenti utilizzati sono stati : la State-Trait Anxiety Inventory (STAI), costituita da 20 item e comprendente due scale, una volta a misurare l’ansia di tratto e l’altra volta a misurare l’ansia di stato; la Obsessive – Compulsive Personality Scale , costituia da 41 items e volta a misurare i pattern della personalità ossessiva- compulsiva; la NPI; la Commitment to Excercise Scale volta a rilevare l’impegno psicologico nell’esercizio fisico; la Frequency of Physical Activity Form, volta a calcolare la quantità di attività fisica svolta dai soggetti.

I risultati mostrano delle correlazioni positive statisticamente significative, anche se basse, tra l’ossessivo-compulsività e l’impegno nell’esercizio fisico e tra l’ansia di tratto e l’impegno nell’esercizio fisico. Questo sta ad indicare che i più alti livelli di ossessivo- compulsività e l’ansia di tratto erano associati ai più alti livelli di impegno nell’esercizio fisico.

Statisticamente significative sono state , anche se basse, le correlazioni positive tra il narcisismo e l’attività fisica.

Infine sono risultate delle correlazioni inverse tra il narcisismo e ansia di tratto, e tra narcisismo e l’ossessivo- compulsività, le quali stanno ad indicare che i più alti livelli di narcisismo sono correlati ai più bassi livelli di ossessivo- compulsività e ansia di tratto.

Pertanto complessivamente il presente studio ha dimostrato come l’ansia di tratto e l’ossessivo – compulsività siano associate ai più alti livelli di impegno nell’allenamento fisico e il narcisismo ai più alti livelli di attività fisica.

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