La tecnica EMDR è efficace o non efficace per la risoluzione del trauma?

 

Eye Movement desensitization and reprocessing (EMDR) è una tecnica sviluppata da Francine Shapiro, in cui è richiesto al paziente di rievocare l’evento traumatico mentre subisce una stimolazione bilaterale. Esistono principalmente tre tipi di stimolazione bilaterale:

 

–          movimenti oculari alternati a destra e a sinistra;

–          suoni che giungono da un orecchio a un altro tramite cuffie;

–          vibrazioni e toccamenti in diversi lati del corpo.

Secondo la teoria di Shapiro, quanto un evento traumatico o stressante si verifica, esso può modificare significativamente i meccanismi di coping neurologici e cognitivi abituali. Lo stimolo associato in memoria è elaborato in maniera inadeguata ed isolata in una rete di memoria. Obiettivo dell’EMDR è di rielaborare questa rete di memoria, impedendo di persistere nello stesso stato precedente e sviluppando meccanismi di coping più adattivi.

Esistono oggi diversi dubbi a proposito degli aspetti teorici dell’EMDR, tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato come esso sia efficace nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS).

In una rassegna, Bisson e Andrews (2007) hanno confrontato vari metodi di trattamento psicologico del DPTS, analizzando 33 differenti studi. E’ stato riscontrato che l’efficacia dell’EMDR non è significativamente diversa dal Trauma-Focused CBT individuale e di gruppo e dal trattamento dello Stress Management, ed è addirittura più efficace di queste terapie quando si studiano le valutazioni self-report effettuate dal cliente. Queste tre modalità di trattamento differiscono significativamente in termini di efficacia rispetto al trattamento classico del trauma (usual care).

Una rassegna di Bradley et al. (2005) sono stati aggregati i risultati delle ricerche sul trattamento psicoterapeutico per il DPTS pubblicate dal 1980 al 2003.

Circa la metà dei partecipanti aveva avuto un trattamento con terapia cognitivo-comportamentale e con l’EMDR. I risultati mostrano che la psicoterapia per il DPTS ha degli importanti miglioramenti rispetto alle condizioni di controllo (lista di attesa).

Secondo gli autori, tuttavia, questi risultati andrebbero ripetuti includendo tutte gli esiti possibile di una condizione traumatica e dovrebbero includere solamente studi che abbiano un follow-up di almeno due anni, al fine di verificare con più precisione l’efficacia della terapia.

Una meta-analisi di Seidler e Wagner (2006), invece, aveva l’obiettivo di verificare se ci fossero differenze significative tra EMDR e CBT nell’efficacia del trattamento dei DPTS. In questo studio sono state raccolte le ricerche dal 1989 al 2005 che confrontassero l’efficacia delle due terapie. In questo arco temporale, sono state riscontrate otto pubblicazioni su questo argomento e sono state studiate mediante la meta-analisi. Le differenze tra i due trattamenti, negli otto studi indagati, non sono significative, non è possibile dunque dimostrare la superiorità di una delle due terapie. Tuttavia, non è neanche possibile trarre conclusioni definitive, in quanto il numero di studi non è molto grande, né i campioni analizzati sono particolarmente ampi.

Sarebbe inoltre utile verificare la presenza di eventuali differenze tra le due terapie, riguardo specifici tipi di trauma. Per fare questo, tuttavia, sono necessari campioni randomizzati più ampi e un maggiore numero di studi

Una ricerca di Vickerman e Margolin (2009) ha studiato lo stato dell’arte sulla ricerca del trauma derivato da stupro. In questo studio emerge come, tra i venti campioni complessivi, dodici di questi studi si sono focalizzati sulle vittime con sintomi cronici, tre studi si sono basati sul periodo acuto dopo il trauma, due riguardavano le donne con sintomi acuti e cronici e tre sui programmi di prevenzione secondaria. La maggioranza di questi studi si è focalizzata sugli esiti legati a DPTS, depressione e sintomi ansiosi, coerentemente a quanto abbiamo riscontrato precedentemente sugli esiti del trauma statisticamente più frequenti. Nel confronto tra le ricerche è stato ottenuto che la terapia cognitivo comportamentale, l’EMDR, lo Stress Inoculation Training hanno tutte un buon livello di efficacia. Tuttavia andrebbero condotti studi longitudinali per verificare gli effetti a lungo termine (non in tutti gli studi raccolti in questa rassegna si effettuano follow-up longitudinali), inoltre una buona porzione di questi studi, raccolgono campioni inferiori alle 10 unità.

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