Linguaggio emotivo del corpo e neuroscienze

di Giulia Nocentini

ASPETTI NEUROBIOLOGICI: LA TEORIA A DUE SISTEMI
La necessità di analizzare il modo in cui il cervello elabora un’emozione proveniente da tutto il corpo ha portato alla formulazione di un modello di connettività emozione-comportamento a due sistemi (de Gelder, 2006). L’amigdala risulta essere un pernio chiave nell’orchestrazione di due circuiti emotivi separati: uno automatizzato che risiede prevalentemente in strutture sottocorticali e uno sotto il controllo della corteccia cerebrale, al servizio del riconoscimento esplicito e della presa di decisione. Alla base di questi due sistemi troviamo due reti neurali distinte, le quali coinvolgono centri diversi e specifici. Negli organismi superiori, entrambi i sistemi cooperano nella decodifica dei segnali forniti dal linguaggio emotivo del corpo e nel monitoraggio del comportamento che ne consegue. Entrambi i sistemi sono strettamente connessi con una serie di strutture che sostengono le sensazioni corporee e la consapevolezza corporea.

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La rete primaria sostiene la rapida percezione automatica dei segnali emotivi provenienti dal corpo e la preparazione di riflessi adattivi. Si pensa ci siano delle somiglianze tra le strutture corticali che hanno un ruolo in questo rapido percorso non conscio e quelle che sono state proposte per il riconoscimento non coscio dei volti (Morris, Ohman & Dolan, 1998; LeDou, 2000), ma con connessioni più forti e dirette delle prime con le strutture motorie. Questo percorso include il collicolo superiore, il pulvinar, il corpo striato (putamen e caudato) e l’amigdala (in particolare il nucleo basolaterale).
Il circuito pulvinar – collicolo superiore – amigdala potrebbe sostenere la preparazione al comportamento adattivo e le risposte vegetative (come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa).

Registrazioni effettuate nel collicolo superiore hanno dimostrato che questa zona risponde alla comparsa e al movimento degli stimoli, e che questa attivazione non dipende da una loro analisi dettagliata (Schiller & Koerner, 1971) . Inoltre, sub-regioni del collicolo superiore supportano riflessi difensivi (Dean, Redgrave & Westby, 1989).

Il complesso basolaterale dell’amigdala assegna valore affettivo agli stimoli in arrivo, sia direttamente che attraverso le sue connessioni con altri sistemi sensoriali (LeDoux, 2000; Davis & Whalen, 2001; Cardinal, Parkinson, Hall & Everitt, 2002), memorizza direttamente le associazioni, o modula altre aree (Sah, Faber, Lopez De Armentia & Power, 2003).
Il corpo striato fa parte di un circuito neurale che guida il comportamento.

Il secondo circuito consiste in una rete corticale che comprende il sistema motorio fronto-parietale, e ha un ruolo importante anche la connessione tra l’amigdala e la corteccia prefrontale e ventro-mediale. Seguendo tale percorso, lo stimolo affettivo in ingresso è decodificato grazie anche alle informazioni derivanti dall’esperienza passata e dalla memoria. Il ruolo principale che viene svolto è quello di percepire il linguaggio emotivo del corpo in modo dettagliato e di decidere una linea di condotta in risposta allo stimolo, analizzandone le conseguenze; in genere, l’azione viene suscitata da uno stimolo che rappresenta una reazione corporea motoria (per esempio, vedere una persona impaurita che corre).

Entrambi i sistemi sono connessi con le strutture cerebrali che collegano la consapevolezza degli stati fisici alla presa di decisione (Damasio et al., 2000; de Gelder, Vroomen, Pourtois & Weiskrantz, 2000).
Le due vie di ingresso hanno anche numerose interconnessioni tra loro, oltre alle connessioni col sistema di consapevolezza corporea, ma possono funzionare in relativa autonomia; questo fatto è molto importante, poiché garantisce che un segnale di allarme recepito dalla via sottocorticale provochi una rapida reazione automatica in assenza di un’elaborazione dettagliata, e quindi più lenta, dello stimolo; inoltre questa risposta riflessa non viene sistematicamente annullata dalla contemporanea presenza di informazioni positive, che potrebbero disinnescarne l’attivazione (de Gelder, Morris & Dolan, 2005).
La relativa autonomia dei due sistemi è stata sottolineata anche in relazione ad altri aspetti del comportamento; ad esempio, il sistema principale (sottocorticale) può essere predominante quando un comportamento di ricerca di piacere diventa abituale, come nella tossicodipendenza: il passaggio da un uso di droga volontario ad uno più abituale e compulsivo è rappresentato a livello neurale dal cambiamento del centro di controllo, in particolare dalla corteccia prefrontale al corpo striato (Bechara, 2005; Everitt & Robbins, 2005).

Le interazioni tra i due sistemi potrebbero anche essere modulate dalla conoscenza del contesto, ma questa relazione è stata ancora poco studiata ed esplorata (Delgado, Miller, Inati & Phelps, 2005).

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