La definizione del costrutto in psicometria

psicometria pnldi Marijana Milotic

In psicometria, la prima attività fondamentale per costruire un test è la definizione del costrutto psicologico, ovvero, qualunque test psicometrico deve definire con il massimo grado di precisione cosa si intenda per il costrutto misurato. Solitamente tale definizione, inquadrata all’interno di una certa cornice teorica e concettuale, si accompagna alla specificazione di alcuni indicatori.

La psicometria assume che il costrutto, che nel nostro caso è dunque la resilienza (vedi qui di cosa si parla) non si direttamente misurabile, ma si può stimare una sua misurazione rilevando la presenza/assenza degli indicatori.

Per chi sceglie il test da utilizzare, occorre verificare se la propria definizione e concezione del costrutto sono congruenti a quelle di chi ha sviluppato lo strumento che si intende utilizzare. Si può parlare di informazioni esplicite, ovvero quelle che troviamo sul manuale del test, dalle informazioni implicite, legate ad esempio alle caratteristiche dell’autore, degli item e del nome attribuito a determinate scale.

Ad esempio, la resilienza, è un costrutto che è stato definito in modi diversi tra loro, non conoscere la definizione adottata dall’autore all’interno di un test specifico non ci permette di capire a pieno cosa si intenda in quello strumento per resilienza.

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