Come guarire dalla gelosia ossessiva

Cure per la gelosia ossessiva

Entrare in terapia per guarire dalla gelosia ossessiva

Uno studio di Dolan e Bishay (1996) mostra che la psicoterapia cognitiva può essere efficace nel trattamento della gelosia ossessiva. Per dimostrare ciò è stato raccolto un campione di 80 soggetti, 40 persone erano affette dalla gelosia ossessiva, le restanti 40 non erano affette da tale disturbo. I livelli di gelosia ossessiva, alti nel primo gruppo, bassi nel secondo, sono stati misurati tramite un test che permetteva di identificare il grado di presenza di tale disturbo.

Per poter verificare che i valori ottenuti con questo test sono stabili e non risentono di grandi variazioni nel test, le persone hanno ripetuto il test in diversi follow-up dimostrando stabilità nel tempo. Nei follow-up di 12 settimane, il sottogruppo che non aveva ricevuto alcun trattamento non ha ottenuto variazioni significative in termini di gelosia ossessiva. Nel gruppo che, invece, aveva ricevuto il trattamento di psicoterapia cognitiva i punteggi sono significativamente migliorati, sia nei questionari self-report, sia nelle valutazioni espresse dal partner.

Da un punto di vista metodologico, tale studio ha un buon livello di validità, la possibilità di controllare la stabilità nel tempo delle valutazioni conferisce un ottimo valore  psicometrico allo strumento utilizzato. Ulteriore vantaggio di questo studio è da trovare nell’utilizzo integrato di strumenti self-report (che possono risentire in qualche misura da una manipolazione dei risultati) assieme alle valutazione di altre persone che non partecipano (almeno direttamente) alla psicoterapia. Sono però necessari ulteriori studi per rafforzare la generalizzazione tramite campioni di partecipanti più grandi.

Alcune evidenze, sebbene tratte da studi metodologicamente meno completi, possono essere mostrate dalla corrente di studi legati all’EMDR (Keenan & Farrell, 2000) che mostra in questa ricerca un caso di gelosia ossessiva di lunga durata. Nel caso esposto, la gelosia era sostenuta da alcune assunzioni errate del soggetto sul comportamento sessuale e sull’attrattività. Il trattamento utilizzato era basato sul EMDR per confutare gli schemi negativi di scarsa autostima che ha determinato una riduzione della sintomatologia con conseguente sviluppo di percezioni più appropriate del comportamento nei confronti del partner.

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