Psicologia degli avvistamenti ufo

IMPATTO PSICOLOGICO IN IPOTESI DI CIVILTA’ EXTRATERRESTRI

Riflessioni del dott. Nino Capobianco dal seminario tenuto a Benevento il 14 ottobre 2011

Accolto in ambito Sipap e promosso dal Cufom e CUBMGC

PRIMA PARTE

PREMESSA

Su ciò che si riflette e ci si accinge a considerare in questa esposizione, si presenta, da garanzia, l’area di confine, in cui viene a collocarsi il materiale in analisi, considerato che la materia psicologica invece si propone e viene considerata, giustamente, come scientifica. Questo presupposto non intende creare una “salvaguardia”, ma presentare un corretto e semplice modo di impostare un discorso, forse ardito, ma comunque da riferirsi a fenomenologia concreta.

Quindi vanno ancora sottolineate la piena obiettività e serenità nel presentare considerazioni su eventi all’ordine del giorno, marcandone  riflessi in ambito psicologico.

Il lavoro che segue è da ritenersi finalizzato a tipiche e tradizionali esposizioni di un seminario senza pretese, ma anche proteso a contribuire alla ricerca di risposte e certezze in merito al fenomeno in oggetto.

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La considerazione di base parte dall’assunto che

stiamo analizzando una cosa che non tutti vedono e nessuno tocca

Diviene quindi fondamentale considerare, rispetto alla fenomenologia e all’impatto mediatico (stampa, internet, Tv, ottime pubblicazioni monotematiche su svariati eventi ufologici) che vi sono miriadi di dimostrazioni concrete e certe – centri ufologici  – convegni e congressi nazionali e a livello mondiale eccellenti, i quali provano a dimostrare la realtà della fenomenologia ufologica.

Ci troviamo a considerare e a interagire con:

  • CATEGORIA di persone che hanno interamente accolto la causa ufologica – intendono certa l’esistenza nei suoi aspetti correlati : civiltà extra di ogni tipo e che cercano di contattarci in vari modi;
  • CATEGORIA di persone scettiche, ma aperte al confronto e alle novità;
  • CATEGORIA di persone neganti il fenomeno – il confronto è esclusivamente negativo;

dobbiamo anche considerare che questa fascia di popolazione presenta obiettive analisi e tenta di dimostrare nulla la fenomenologia ufologia, se non addirittura di screditarla, basandosi sulle esperienze di falsi contattasti, impossibili abduction,  falsi avvistamenti, e così via.

  • CATEGORIA di persone che non conoscono affatto la fenomenologia…(una piccola percentuale, forse al di sotto del 10%).
  • Vanno stabilite ulteriori variabili…

Queste categorie sono riferibili sia al mondo occidentale che orientale, inteso come civiltà che usufruiscono di ogni tipologia di mass media.

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Le strutture emotive, umane e istintuali, che andrebbero immediatamente considerate sono, riguardo all’impatto, la paura/ansia, l’allarme, l’attacco / fuga, le apprensioni, con le conseguenti variabili intervenienti, legate alle dinamiche percettive, ad esempio, ma anche alle modalità di comunicazione tra gli addetti ai lavori, e alle modalità di approccio con i cosiddetti contattasti, abdotti, esperti ufologi, etc..

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Il primo Ambito interessante dal punto di vista clinico è rivolto alla PAURA degli alieni, alla Conflittualità (o alle assonanze) tra i ricercatori, al Falso Allarme che ne potrebbe scaturire, relativamente alla Psicologia di Massa…Paura da cui scaturisce, a volte, anche il bisogno di una psicoterapia individuale vera e propria…così come spesso accade.

Leggiamo in Wikipedia “nonostante la curiosità e l’interesse della gente su ufo e civiltà extraterrestri, l’idea che gli alieni possano manifestarsi e dare un prova certa della loro esistenza può incutere forme di panico, paura e turbamenti, che forse derivano anche dalle sceneggiature dei film che li ritraggono come spietati invasori…Ed il panico collettivo non può che portare cattive cose! (Wikipedia).

Da qui una indispensabile analisi legata a questa problematica diviene essenziale riguardo alla Psicologia di massa e allarmismo.

Riporto, a forma di esemplificazione, come viene illustrato, da qualche parte, la presenza/attacco degli Ufo:

Ufo Ed Alieni: Secondo Mr. Stanley L’ Attacco Alla Terra Parte Da Washington.

Il giornalista e scrittore Robert M. Stanley ha raccolto oltre 900 testimonianze di avvistamenti ufo e di contatti alieni verificatisi a Washington DC negli ultimi 160 anni ed ha realizzato un libro dal titolo eloquente: “Incontri segreti a Washington DC – la più grande raccolta su Washington basata su avvistamenti di ufo ed alieni nella storia”, per ora disponibile soltanto in lingua inglese. Il signor Stanley ha rivelato, nel corso di un’intervista concessa in esclusiva a Alfred Lambermont Webre, che proprio questo incredibile numero di oltre 900 casi di avvistamenti ufo e di contatti con gli extraterrestri l’ha portato all’inevitabile conclusione che Washington DC sia il maggior portale interdimensionale da cui entità negative, come gli alieni Grigi ed i Rettiliani, possono sferrare i loro attacchi nel tentativo di conquistare il nostro pianeta.Mr.

Stanley ha concluso affermando che questa malefica alleanza intergalattica ha il comune obiettivo di prevenire e limitare l’evoluzione del genere umano e che controlla mentalmente il New World Order (NWO) esercitando il proprio potere su elites ed istituzioni come, ad esempio, il governo degli Stati Uniti, conducendoli verso la fine e la rovina. Persino l’eminente Royal Society, dal canto suo, ha messo in guardia gli esseri umani circa la pericolosità degli extraterrestri: secondo gli scienziati inglesi sarebbe sciocco illuderci di essere visitati da entità benevole ed amichevoli provenienti da lontani pianeti. Stando a quanto riportato dal quotidiano “Canadian National Newspaper”, la conclusione del giornalista e scrittore secondo cui extraterrestri crudeli, primi tra tutti Rettiliani e Grigi, vorrebbero impadronirsi del pianeta Terra è congruente con la rivelazione dell’intelligence statunitense del 1964 secondo la quale i Grigi di Orione e gli extraterrestri simili a rettili di Draco avevano stabilito di occupare il nostro pianeta tra il 2000 ed il 2030,  come ha riferito l’informatore britannico Michael Prince. Prince, dal canto suo, ha anche asserito che è iniziata la Terza Guerra Mondiale, un conflitto planetario che vede coinvolti gli esseri umani contro l’ostile civilizzazione aliena: “La situazione è pericolosa – ha detto Michael Prince in una recente intervista – ma tutto è sotto controllo al momento e non bisogna farsi prendere dal panico”. da Google – sito CUBMGC / Cufom. (9.08.2011)

Sono modalità che potrebbero incutere allarmismo e paura, anche se il genere umano è abituato a ben altri allarmismi terroristici e rischi climatici!

In questa direzione il fenomeno Ufo acquista un segnale esclusivamente negativo e non può che nuocere all’impatto psicologico!

Ulteriore esemplificazione.

Il noto astrofisico britannico Stephen Hawking si dichiara  “matematicamente certo” che gli alieni “esistano, chissà in quale forma”. A tal proposito il Sunday Times (Londra 25 aprile 2010) riporta che, secondo lo scienziato, “….sarebbe meglio non scoprirlo affatto, perchè l’incontro con esseri di altri pianeti potrebbe essere “devastante” e “troppo rischioso” per l’umanità. Anzi, se mai dovessimo trovarci a contatto con un visitatore spaziale, consiglia l’astrofisico, faremmo bene ad evitare contatti. Potrebbe trasmetterci malattie che il nostro sistema immunitario non sarebbe in grado di combattere e per le quali non esisterebbero cure; nella peggiore delle ipotesi, potrebbero decidere di sfruttare le risorse del nostro amato pianeta a loro piacimento. Sì, perchè sarebbero di certo più evoluti di noi e in grado di farci sicuramente soccombere. Un po’ l’effetto che ebbe sugli abitanti del Nuovo Mondo la scoperta dell’America da parte di Colombo nel 1942. Gli indigeni non ebbero certo la meglio sui conquistatori, come insegna la storia….”

Ma nella maggior parte della casistica il fenomeno Ufo non viene descritto con tale  enfasi “negativa”.

Nella quasi totalità delle comunicazioni avviate dai “contattasti” si assiste a messaggi di pace, solidarietà, benessere, raccomandazioni per un comportamento umano migliore che sia di stimolo al progresso scientifico e “spirituale”.

Sembra di capire comunque che le odierne descrizioni delle fenomenologie Ufo non conducano ad un classico allarmismo alla Orson Wells del 1938; anche se la consapevolezza di vita aliena andrebbe di certo a minare le strutture cognitive dell’individuo in questa epoca contemporanea, nonostante le  infinite segnalazioni e argomentazioni che negli ambiti di settore ufologico vengono illustrate con cauta e serena valutazione.

Da qui una atavica paura legata all’incertezza sull’ipotetico interlocutore e alle sue probabilità di atti aggressivi, per cui la risposta di fuga o attacco; meglio ancora, ai giorni nostri, di affanno e confusione cognitiva in cui domina la paura, ma soprattutto la considerazione dell’incommensurabile.

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