I 9 Meccanismi di Difesa secondo Anna Freud

anna-freudL’Io e i meccanismi di difesa:

Secondo Anna Freud lo psicanalista può vedere solo i derivati dell’inconscio mediati dall’io e dal soggetto. Se es ed io sono in armonia l’io percepisce l’impulso proveniente dall’Es e la tensione, la liberazione da essa e l’intero processo sono osservabili dall’analista. Quando invece il passaggio degli impulsi dà luogo a conflitti l’es viene considerato come un intruso e l’io sente come aliene le istanze dell’es e per proteggere i confini mette in atto misure difensive, vale a dire i meccanismi di difesa (il loro uso eccessivo può distorcere la realtà e impoverire l’io).

Meccanismi di difesa:

1) RIMOZIONE: esclusione dall’io cosciente di una rappresentazione o di un affetto; in termini di quantità la rimozione è più efficace degli altri meccanismi di difesa; la dissociazione dall’io, imposta dal ritiro della coscienza di interi settori della vita istintuale e affettiva, può distruggere in modo permanente l’integrità della personalità.

2) SUBLIMAZIONE: spostamento degli scopi dell’istinto verso valori sociali più alti e presuppone l’esistenza del super-io; come la rimozione, questo meccanismo di difesa può essere utilizzato solo in una fase avanzata del processo di sviluppo; certe forme esagerate di sublimazione assumono un carattere nevrotico, soprattutto quando l’individuo si chiude.

3) NEGAZIONE: capacità dell’io di liberarsi di fatti spiacevoli semplicemente negando la loro esistenza; questo meccanismo può considerarsi normale in una fase dello sviluppo infantile, mentre è dannoso se si presenta in forma massiccia nell’età adulta.

4) FORMAZIONE REATTIVA: negazione della realtà e ribaltamento dei fatti reali nel loro contrario attraverso le fantasie dell’io allo scopo di allontanare gli impulsi istintuali.

5) LIMITAZIONE DELL’IO: meccanismo che permette di allontanare le sensazioni spiacevoli attuali provenienti dall’esterno poiché potrebbero rievocare situazioni dolorose passate.

6) INTROIEZIONE: introduzione dentro di sé di alcuni caratteri di un oggetto ansiogeno per ridurre lo stato di ansia; può essere associato all’identificazione con l’aggressore (vedi sotto).

7) PROIEZIONE: presuppone l’esistenza del super-io e consiste nell’attribuire a persone o oggetti esterni i propri impulsi e desideri proibiti; l’intolleranza dell’individuo nei riguardi degli altri è accompagnata dalla severità verso sé stesso; l’effetto di questo meccanismo è la rottura del legame tra gli istinti inaccettabili e l’io.

8) IDENTIFICAZIONE CON L’AGGRESSORE: assunzione del ruolo dell’aggressore o imitazione della sua aggressività; l’io si trasforma da minacciato a minacciante (da ruolo passivo ad attivo).

9) RINUNCIA ALTRUISTICA: interesse amichevole per il soddisfacimento degli istinti altrui per soddisfare indirettamente i propri; libera l’aggressività inibita, originariamente designata al soddisfacimento dei propri desideri istintuali; permette di stabilire legami positivi validi e nasce quando la proiezione è meno forte.

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