Come fare la prima seduta dello psicologo

Struttura, obiettivi e funzioni del assessment

Un possibile percorso delle prime sedute prevede una primo colloquio di accoglimento, di analisi della domanda e definizione iniziale di un contratto terapeutico, seguito da 2-4 incontri esclusivamente dedicati alla raccolta delle informazioni sulla storia di vita del paziente. La psicoterapia ha inizio solo dopo che questa raccolta iniziale termina con una definizione più specifica degli obiettivi e del contratto.
Altri autori preferiscono cominciare a lavorare da subito in termini terapeutici sulle problematiche del paziente e il processo di assessment in questo caso non è temporalmente distinguibile del processo terapeutico. Altri ancora utilizzano fino a 3-4 sedute iniziali per arrivare a decidere insieme al paziente se è opportuno intraprendere insieme il viaggio della psicoterapia. In questi incontri viene comunque raccolta una serie di informazioni utili a un inquadramento delle caratteristiche del sistema cognitivo del paziente e delle sue strutture personali di significato.
La funzione principale del processo di assessment è rappresentato dal tentativo di comprendere il paziente e il suo mondo di significati di spiegarsi in che cosa consiste, come può essere nato e come si mantiene il problema che ci viene presentato.

Si tratta di:

  1. cercare di capire problema del paziente,
  2. cercare di costruire una modello delle modalità di funzionamento del sistema-paziente e delle sue caratteristiche strutturali e di identificare quali siano i sistemi di conoscenza da lui più utilizzati cercando di comprendere la logica interna al sistema,
  3. tentare di ricostruire i processi, le tappe e i momenti critici dello sviluppo,
  4. comprendere e spiegarsi la funzione che la sintomatologia svolge ai fini del mantenimento della massima coerenza interna.

Il primo colloquio ha rilevanza non solo in relazione a questi obiettivi ma anche rispetto alla relazione terapeutica: è in questi incontri che si definiscono implicitamente le caratteristiche, le regole e le aspettative inerenti la relazione terapeutica. Al termine del processo di assessment, il terapeuta dovrebbe essere in grado di costruire una sua teoria del sistema-paziente, di definire gli obiettivi di cambiamento del processo terapeutico e di delineare la strategia del trattamento.
Organizzazioni cognitive ed originalità organizzativa dei sistemi cognitivi individuali
Il terapeuta non è un osservatore oggettivo e distaccato ma viene guidato dalle sue proprie ipotesi, ed è opportuno che queste siano formulate a partire da precisi schemi professionali. Possedere modelli sintetici rappresenta una notevole vantaggio per lo psicoterapeuta, perché consente di focalizzare l’indagine, in maniera più mirata e selettiva, su aspetti specifici.
Se è utile avere ben presenti i modelli delle organizzazioni cognitive per poterlo utilizzare in funzione esplorativa, è anche necessario evitare nel modo più assoluto di utilizzarli come pure e semplici etichette diagnostiche.

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