Memoria Sensoriale: Definizione e Significato in Psicologia

Le informazioni che immagazziniamo variano a seconda del tempo con le quali vengono mantenute. I primi magazzini quelli sensoriali, che sono i più elementari, trattengono e immagazzinano l’informazione da pochissimi millisecondi fino a pochi secondi dunque le tracce soggette a questi magazzini vanno incontro a un decadimento in tempi molto brevi e accelerati e non sono accessibili direttamente alla coscienza. Tali magazzini trattengono informazioni per le quali non prestiamo solitamente attenzione in maniera esplicita come ad esempio seduti ad un bar a parlare con un amico, mentre altri soggetti si muovo e parlano.

I magazzini sensoriali sono specifici per la modalità sensoriale, dunque ogni senso ha un proprio ed unico magazzino di memoria. I magazzini sensoriali studiati sono due: il magazzino iconico o visivo e il magazzino ecoico o uditivo.

Questa distinzione la dobbiamo a Sperling (Sperling, 1960) grazie al quale in un suo studio cercò di dimostrare come l’informazione visiva tende a svanire più velocemente di un’informazione uditiva e che tendiamo a vedere molto più di quello che ricordiamo e rievochiamo. Lo studio prevede la presentazione di materiale visivo, cioè tre file di quattro lettere per 50 millisecondi, e di chiedere al soggetto di ricordare più lettere possibili. I soggetti non riuscivano a ricordare più di quattro o cinque lettere ma consapevoli di averne viste un numero maggiore rispetto a quelle ripetute. Dunque la traccia iconica tende a scomparire proprio dopo 0,5 secondi. Va da sé che il magazzino ecoico specifico per la modalità uditiva sembra avere una maggior durata di mantenimento della traccia di 10 secondi, la quale decade successivamente rispetto a quella visiva.

di Chiara Spinaci

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