Memoria a Lungo Termine: retrospettiva e prospettica

Infine è bene fare un’ultima distinzione per ciò che concerne la memoria a lungo termine: la memoria retrospettiva e la memoria prospettica. Con il primo termine ci riferiamo ad una memoria che riguarda i nostri ricordi del passato, mentre con il termine prospettica ci riferiamo al nostro futuro dunque le nostre intenzioni (Brandimonte et al., 1996).

La memoria prospettica: Definizione

In letteratura scientifica siamo portati a compiere due sostanziali distinzioni per ciò che concerne la memoria prospettica: una memoria che guarda e si basa sull’evento chiamata event based e una memoria che è basata sul tempo time based. Per rendere meglio quanto detto facciamo degli esempi: una memoria prospettica basata sugli eventi è quando cerchiamo di ricordarci di compiere una futura azione in relazione ad un evento che chiameremo X (es. quando vedrò Marco gli darò l’astuccio), mentre una memoria organizzata sul tempo X ci permetterà di ricordare di compiere un compito al sopraggiungere di quell’ora (es. alle 17 devo ricordarmi di prendere l’antibiotico). E’ stato dimostrato che questi due tipi di memoria prospettica non solo sono differenti a livello di funzionamento cognitivo, ma anche in termini anatomici. Se la memoria prospettica basata sugli eventi è più automatica, cioè non richiede un monitoraggio costante e un controllo cognitivo, quella basata sul tempo richiede maggior partecipazione e attivazione di processi attentivi da parte dell’individuo. Infine anche a livello neurale le due memorie si trovano localizzate in aree diverse: la memoria prospettica basata sugli eventi è localizzabile, con un’attivazione significativa, nella corteccia frontale e in particolar modo nell’area superiore sinistra, mentre la memoria prospettica basata sul tempo vede maggiormente il coinvolgimento del giro del cingolo e della corteccia mediale anteriore.

di Chiara Spinaci

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