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Le regole per la scelta del proprio partner

Come mai scegliamo sempre persone simili come partner?

La scelta della persona che vogliamo accanto, anche se non è consapevole e visibile ad occhio nudo, è spesso direttamente proporzionale a dei bisogni a cui vogliamo trovare soddisfazione e risposta. Le regole che gestiscono il comportamento nel volere un partner piuttosto che un altro, pertanto, hanno origine da 5 tipi di scelta:

  • narcisistica
  • d’appoggio
  • felice edipica
  • legata all’idea dell’Io
  • genitale.

Vediamole una ad uno nello specifico:

1. Scelta Narcisistica

Al centro della coppia metti te stesso e l’Io ha la propensione. In questo caso l’altro non viene visto. La scelta narcisistica prevede il colpo di fulmine, l’innamoramento o il batticuore. Pensa alla classica frase “sono innamorato/a, farei di tutto per lui/lei” …è una proiezione, l’altro diviene una proiezione e un prolungamento narcisistico di te stesso/a.

2. Scelta d’appoggio

E’ la coppia in cui un partner dà e un partner riceve. La scelta d’appoggio è artefice, sempre, di un legame asimmetrico, in cui si evince il bisogno d’aiuto. Questo tipo di scelta viene anche divisa, in termini tecnici, in scelta d’appoggio “orale” del partner o “anale”. Nel primo caso la persona inconsciamente risponde ad un bisogno, crea il proprio copione, la propria profezia che si auto adempie. Nella coppia, pertanto, si evincono 2 posizioni: un partner avrà la posizione di mamma, un partner sarà il bambino. Nel secondo caso, invece, quando la scelta d’appoggio comporta un conflitto anale, la coppia è molto litigiosa, e si evincono continui dispute.

3. Scelta Fallica Edipica in cui si ripete la lotta e la scelta edipica

Con la coppia, cerco di assecondare i desideri edipici, e ricerco un partner che abbia caratteristiche simili al genitore che ho tanto amato. Un esempio? Una donna che vuole un uomo imperativo, di potere… nella realtà, però, in quella coppia subentra il conflitto in quanto la donna non ha realmente quel bisogno da parte del partner.

4. Scelta legata all’idea dell’Io

La coppia funge quale contenitore in cui attuare delle proiezioni di me. mi spiego meglio, la persona sceglie un partner per le sue qualità, le quali coincidono con quelle che desidero di possedere. La persona che attua questo tipo di scelta, non costruisce competenze autonome, in quanto le prende in prestito dal partner, le condivide. Così facendo,in realtà, ma le realizzerà mai per sé.

5. Scelta Genitale

Questo tipo di scelta presuppone una maturità personale. La persona “sta in piedi da sola” e, nell’incontro con l’altro, il soggetto è visto come una persona alla pari, che non ha necessità di dominare o essere dominato. L’altro è visto come soggetto, non oggetto. Questa scelta porta a considerare le coppia come due individualità che si coniugano.

Ora, siediti e chiudi gli occhi. Immagina tutte le persone con le quali hai avuto un rapporto, una frequentazione o che hanno intersecato la tua vita in amore. Chiediti e cerca di capire… queste persone avevano caratteristiche comuni? Avevano modi di fare o un comportamento simile? A quale tuo bisogno rispondevano? cosa ti spinge verso persone sempre simili? Per avere un buon rapporto in amore, cerca di avvicinarti all’idea di coppia derivante una scelta genitoriale, in cui il/la partner è una individualità da coniugare alla tua, con cui interagire e costruire attraverso una propria individualità.

di Giada Ave

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