cyberstalking definizione psicologia

Il Lato Oscuro del Cyberstalking: psicologia, psicopatologia, tipi psicologici

cyberstalking definizione psicologia

Per cyberstalking si indica una particolare forma di atti persecutori in cui l’agente usa in modo persecutorio le moderne tecnologie informatiche.

La caratteristica di questa forma di reato, rispetto allo stalking tradizionale, è la mancanza di contatto fisico fra persecutore e vittima. Nonostante ciò gli effetti sono devastanti tanto quanto quelli che derivano dallo stalking tradizionale; si va infatti da un elevato grado di stress a depressione vera e propria.

La Rete rappresenta ormai una vetrina in cui siamo sempre più visibile e quindi anche vulnerabili. I social network più usati oggi, come Facebook e Twitter, offrono la possibilità di abbattere le distanze e ci metterci in contatto con qualsiasi persona. Ma non tutte sono amichevoli e gentili. Alcune sono molto pericolose, perché, come afferma Massimo Picozzi, “il male esiste”[1].

In Internet questi sentimenti di odio sono amplificati dalla virtualità: le persone non sono altro che righe in un database, profili virtuali e foto a bassa risoluzione. Mentre nel mondo reale un gruppo generalmente è costituito da una decina di persone, sui social network invece non hanno limiti. Il valore dell’individuo si minimizza.

La depersonalizzazione riduce la molestia ad un semplice click del mouse; l’anonimato inoltre è un altro elemento che permette al persecutore di agire in un modo che probabilmente non adotterebbe nella vita reale.

Nel caso in cui un soggetto è vittima di cyberstalking può seguire dei semplici accorgimenti:

  1. Non farsi prendere dal panico, mantenere la calma e condividere la situazione con una persona di fiducia poiché il sostegno emotivo è importante;
  2. Bloccare lo stalker o limitare la sua possibilità di azione sul proprio account;
  3. Proteggere il pc dalle intercettazioni, eventualmente facendosi aiutare da un esperto informatico;
  4. Proteggere la propria connessione wi fi;
  5. Impostare la privacy dei propri social network;
  6. Attivare la verifica in due passaggi, anziché usando la semplice password;
  7. Usare password complesse o cambiate spesso
  8. Segnalare i contenuti offensivi agli amministratori
  9. Installare un’applicazione per bloccare le chiamate e gli SMS;
  10. Contattare le autorità competenti.

Sono stati tracciati cinque profili differenti di stalker in base ai loro comportamenti e alle dinamiche psicologiche:

  • Il Risentito. Il suo comportamento è guidato dal desiderio di vendicarsi per un torto subito ed è quindi finalizzato alla ricerca della vendetta;
  • Il Bisognoso d’affetto. Il suo comportamento mira a convertire un ordinario rapporto di quotidianità in una relazione amorosa e la sua insistenza nasce dalla convinzione che prima o poi l’oggetto delle sue attenzioni capitolerà;
  • Il Corteggiatore incompetente. Il suo inseguimento è in genere di breve durata perché si tratta per lo più di un soggetto incapace di avere relazioni soddisfacenti;
  • Il Respinto. E’ molto pericoloso perché di solito è stato davvero respinto dalla vittima e ciò a cui mira è non solo il recupero della rapporto con la stessa, ma anche vendicarsi;
  • Il Predatore. E’ il più pericoloso perché il suo fine è solo a sfondo sessuale. Il suo comportamento mira ad inseguire delle vittime indifese e spaventarle poiché dalla loro paura ottiene eccitazione e gli fa provare un certo senso di onnipotenza. Di questa categoria fanno infatti parte i voyeristi ed i pedofili.

[1] Picozzi M., Un oscuro bisogno di uccidere, Mondadori, 2008, p. 190.

di Maria Esposito

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