Psicologia del Pirata della Strada: il delicato tema dell’omicidio stradale

ansa - incidente stradale - ansa - incidente - 20090819 CASALE DI PRINCIPE (CASERTA) -CLJ- PIRATI STRADA: UCCIDE IMMIGRATO, IDENTIFICATO CON TELECAMERE . Fiori sul luogo dell'incidente stradale nel quale un camionista ha travolto un ragazzo del Burkina Faso che stava andando al lavoro nelle campagne di Casal di Principe (Caserta) sulla Nola-Villa Literno a bordo della sua bicicletta e poi è scappato senza soccorrerlo lasciandolo morire sull'asfalto. Il pirata della strada è stato arrestato questa notte dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe. A.L., 22 anni, di San Marcellino, è ritenuto responsabile di omissione di soccorso e simulazione di reato poiché, nel tentativo di sviare le indagini, ha prodotto una falsa denuncia di furto del rimorchio del suo camion. La vittima, Zanre Kassim, era un immigrato con regolare permesso di soggiorno, aveva la residenza in provincia di Pordenone, ma da qualche giorno si trovava nel casertano per lavorare. ANSA/CESARE ABBATE/ JI

Omicidio Stradale

Troppe volte abbiamo sentito parlare di “pirati della strada” a seguito di gravi incidenti stradali che spesso, hanno causato prematuramente la perdita della vita a molte persone.

Generalmente, si tende ad accostare al termine “Pirata della strada” un conducente spericolato che abbia assunto droghe o sia in evidente stato di ebbrezza alcolica, e proprio per tali motivi si rende protagonista di gravissime condotte lesive.

Anche se le statistiche confermano in buona parte tale ipotesi, bisogna però tenere a mente che spesso le cause principali nonché più comuni di gravi incidenti stradali sono invece dovute a distrazioni o negligenza del conducente.

Basti pensare all’errata usanza comune molto diffusa, dell’utilizzo dello smartphone durante la guida.

Ciò che contraddistingue allora un incidente di grave entità lesiva o meno, da un vero e proprio reato ad opera di un “Pirata della strada”, dipende dal comportamento che il conducente assume prima e dopo l’evento stesso.

Un automobilista distratto dal proprio telefono che investe accidentalmente un passante, se non si ferma a prestare il dovuto soccorso (obbligatorio) è un “Pirata della strada” allo stesso modo del conducente che a causa dell’alta velocità ha provocato un incidente mortale dopo aver assunto droghe o abusato di sostanze alcoliche.

Qualunque sia stata la causa, purtroppo l’esito della negligenza del conducente si traduce spesso in lesioni personali gravi alla persona o nella peggiore delle ipotesi al decesso della vittima.

Dopo anni di proteste e fiaccolate in memoria di troppe persone che sono state coinvolte in queste condotte stradali illecite, il 25 Marzo del 2016 arriva la svolta; Il Parlamento approva la legge n.41 del 23 Marzo, che introduce nel codice penale i delitti di omicidio stradale e lesioni personali stradali punibili a titolo di colpa.

Per quanto riguarda il delitto di omicidio stradale, l’articolo di riferimento è il 589-bis C.P. che recita: “ Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con  violazione  delle  norme  sulla  disciplina della circolazione stradale è punito con  la  reclusione da due a sette anni. Chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in  stato  di ebbrezza  alcolica  o   di   alterazione   psico-fisica   conseguente all’assunzione  di  sostanze  stupefacenti  o  psicotrope … cagioni  per  colpa, la morte di una persona, è punito con la reclusione da  otto  a  dodici anni.”

In generale, il conducente in stato di ebbrezza alcolica media (tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro) che causa la morte di un soggetto – vittima, a seguito di una condotta imprudente, è punito con la reclusione da 5 a 10 anni.

Il conducente in stato di ebbrezza alcolica grave  (tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro) che causa la morte di un soggetto – vittima, a seguito di una condotta imprudente, è punito con la reclusione da 8 a 12 anni.

Naturalmente, come ogni altro reato sono previste anche le cosiddette Attenuanti, nel caso in cui il conducente non abbia assunto né sostanze alcoliche né sostanze stupefacenti ma l’omicidio sia dovuto a gravi condotte illecite; la pena è diminuita fino alla metà.

Per quanto riguarda invece le cosiddette Aggravanti, Nel caso in cui oltre ad aver assunto tali sostanze, il conducente abbia coinvolto più vittime, o sia sprovvisto di patente di guida, o il veicolo non sia assicurato; la pena è aumentata.

Per quanto riguarda invece il reato di lesioni personali stradali, L’articolo di riferimento è il 590-bis C.P. che recita: “Chiunque cagioni per colpa ad altri una lesione personale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime…La pena è aumentata se il fatto è commesso da persona non munita di patente di guida o con patente sospesa o revocata, ovvero nel caso in cui il veicolo a motore sia di proprietà dell’autore del fatto e tale veicolo sia sprovvisto di assicurazione obbligatoria”.

Per entrambi i reati, le condotte espressamente vietate sono: superamento dei limiti di velocità, attraversamento di incroci con semaforo rosso, circolazione contromano, inversioni di marcia pericolose, sorpassi azzardati, ecc.

Chiunque, anche a causa di una banale distrazione, potrebbe ritrovarsi ad essere il Protagonista: Pirata o Vittima. Prestare maggiore attenzione durante la guida deve essere un requisito essenziale che noi tutti dobbiamo garantire.

Articolo di Alessio Ruvolo

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