depressione post partum

Depressione Post Partum: sintomi, cura, rischi

depressione post partum

La depressione post partum (DPP) o depressione puerperale è un disturbo che colpisce, con diversi livelli di gravità, dall’8 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio (Ministero della Salute, 2013). La donna si sente triste senza motivo, irritabile, facile al pianto, non all’altezza nei confronti degli impegni che la attendono. Inoltre, un sentimento ricorrente tra le neomamme che si trovano a dover affrontare questo problema è la vergogna mista a senso di colpa. Può essere causata dal fatto di sentirsi madri inadeguate, alimentate da aspettative poco realistiche, e può portare queste donne a sentirsi colpevoli e ad essere inclini a cercare poco aiuto, non considerando che occorre tempo per adattarsi alla maternità.

È caratterizzata da sintomi come:

  • tristezza
  • abbattimento
  • sentirsi giù per la maggior parte del giorno
  • senso di valere poco, di essere una fallita, di essere inutile o senso di vuoto
  • senso di colpa eccessivo, convinzione di essere indegna
  • disturbi del sonno
  • incapacità di pensare lucidamente
  • cambiamenti nell’appetito
  • disinteresse nei confronti del bambino
  • pensieri negativi ricorrenti, anche idee come “non vale la pena vivere”

Kauppi e colleghi (2008) hanno esaminato un campione di donne con depressione post partum che avessero assassinato i propri figli entro un anno dal parto. I risultati dello studio indicano che il bambino era voluto dai genitori, era sano e non risultava difficile prendersi cura di esso, ma il sentimento di essere responsabile del benessere del bambino, la situazione di vita presente e la depressione hanno incrementato nella donna il sentimento di incapacità di affrontare la vita e di saper essere madre (Krauppi, Kumpulainen, Vanamo, Merikanto, & Karkola, 2008). In rari casi (incidenza dell’1-2%), i sintomi depressivi del post partum possono essere accompagnati da sintomi psicotici, come: allucinazioni, perdita di contatto con la realtà, paranoia, delirio, comportamento bizzarro, alti livelli di impulsività, euforia (Friedman, 2009). Si parla di una condizione chiamata Psicosi Post-Puerperale, a insorgenza improvvisa, che dura solo per poche settimane dopo il parto ed è caratterizzata dal fatto che la neo-madre soffre di rapidi sbalzi d’umore, ha una sensibilità acuita e va facilmente incontro a crisi di pianto. Queste donne possono avere fantasie di uccidere i propri figli ed alcune diventano davvero psicotiche. In questi casi si assiste al passaggio all’atto che trasforma in realtà le fantasie distruttive (Mastronardi & De Luca, 2014). Dal momento in cui questo tipo di psicosi, non trattata, presenta una stima del 4% del rischio di omicidio del figlio, e del 5% del rischio di suicidio, l’ospedalizzazione è usualmente richiesta per proteggere la madre e il suo bambino (Friedman, 2009).

di Martina Micheli

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