Statistiche sul consumo di droghe a Scuola (Italia)

Il consumo di sostanze stupefacenti tra gli studenti, rilevato annualmente dal 2003, evidenzia una progressiva contrazione della prevalenza di consumatori di cannabis, sebbene caratterizzata da una certa variabilità; nel triennio successivo 2011-2013 si osserva, infatti, una ripresa dei consumatori con prevalenze che raggiungono nel 2014 i valori del 2008[1].

La cocaina, dopo un iniziale incremento, ha manifestato una costante e continua contrazione della prevalenza di consumatori fino al 2011, assumendo una posizione stabile negli anni successivi, sebbene mutevole di tanto in tanto.

Per quanto concerne il consumo di eroina si è assistito ad un calo, in particolare nel 2004. Negli ultimi anni, il fenomeno si è stabilizzato con un ulteriore leggero calo, nel 2014; gli studenti che fanno uso di altre sostanze stimolanti seguono l’andamento della cocaina fino al 2011, ma negli ultimi anni si evidenzia una lieve tendenza alla ripresa nei consumi[2]. Per quanto concerne, infine, la prevalenza del consumo di allucinogeni, essa ha seguito un trend in leggero aumento nel primo periodo di osservazione, fino al 2008, seguito da una situazione di relativa stabilità, nel periodo successivo, con una contrazione dal 2010 al 2012. Nell’anno successivo,  si assiste ad una lieve tendenza all’aumento del fenomeno, che si stabilizza nel 2014[3].

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Attraverso una comparazione tra le prevalenze di consumo, osservate per gli studenti 16enni italiani, con quelle degli altri paesi europei, si è evidenziato che l’Italia si attesta attorno al dodicesimo posto per consumo di cannabis e al decimo posto, per consumo di cocaina; per quanto concerne il consumo di eroina, l’Italia si colloca al quinto posto in Europa[4].

Seguono infine, i consumi di amfetamine ed ecstasy. Ponendo l’attenzione sugli esiti dello studio, condotto, nel 2014, su un campione di 31.661 studenti, con un’età, compresa tra 15 e 19 anni, sono state evidenziate le seguenti percentuali di consumatori: cannabis 23,46% (21,56% nel 2013), cocaina 1,58% (2,05% nel 2013), eroina 0,21% (0,36% nel 2013), stimolanti (amfetamine e/o ecstasy) 1,36%(1,35% nel 2013) ed allucinogeni 2,03% (2,13% nel 2013). Il confronto tra i consumi di sostanze, differenziati per genere, sottolinea un incremento dei consumatori di cannabis per entrambi i generi, anche se più pronunciato nelle femmine (+0,93 punti percentuali nei maschi vs +2,66 punti percentuali per le femmine)[5].

Anche per i tranquillanti e sedativi l’aumento dei consumatori nel 2014, rispetto al 2013, è più rilevante tra le studentesse (+0,62 punti percentuali) rispetto ai coetanei maschi (+0,18 punti percentuali). Infine, per quanto concerne gli stimolanti e gli allucinogeni, la variabilità del consumo è abbastanza differente, tra gli studenti e le studentesse: per i primi, infatti, si osserva una lieve contrazione dei consumatori a fronte di un lieve incremento tra le coetanee[6].

Proseguendo ad un’osservazione delle prevalenze di consumo, per area geografica, si sottolinea che il maggior consumo di cannabis, cocaina ed eroina è nell’Italia centrale; gli stimolanti sono consumati prevalentemente, nell’Italia nord-occidentale mentre gli allucinogeni hanno una prevalenza di consumo maggiore nell’Italia nord-orientale.

Per quanto concerne il consumo di almeno una sostanza illegale negli ultimi 12 mesi, la maggior parte si rileva al centro, seguita dal nord-ovest; i valori più bassi si osservano al nord-est e al sud.

E’ stato evidenziato che, negli ultimi dieci anni, la sostanza illecita, prevalentemente consumata e dichiarata dagli studenti è la cannabis[7]. Dal 2003 il trend degli studenti che hanno assunto tale sostanza negli ultimi 12 mesi indica una contrazione dei consumi fino al 2011, seguita da un aumento dei consumi nel periodo successivo, con la stessa propensione tra maschi e femmine.

Dai dati statistici, nel 2014, il consumo di cannabis è stato sperimentato dal 23,5% degli studenti indagati, registrando un incremento di 1,9 punti percentuali rispetto al 2013; la prevalenza dei consumi raggiunge il 27,1% se si ritiene il consumo, almeno una volta nella vita ed il 15,8% allorchè si fa riferimento agli ultimi 30 giorni[8].

Il consumo di cannabis è direttamente correlato all’età dei soggetti: tra i maschi le prevalenze di consumo negli ultimi 12 mesi passano dal 10,1% dei 15enni al 37,6% dei 19enni, mentre tra le studentesse si passa rispettivamente dall’8,3% al 25,6%[9]. Rispetto al 2013, le prevalenze dei consumi per età hanno subito un aumento per tutte le età con un maggiore incremento per i 17enni, pari a 3,8 punti. Nel 2007, si sono verificati 589 decessi, un aumento dell’indicatore, pari al 6%, rispetto al 2006 e l’età media di tali decessi, si è incrementata dai 33 anni, del 2001, ai 35 del 2007[10].

Per quanto concerne la diffusione di patologie infettive, correlate alla droga, il 12% degli utenti dei servizi delle tossicodipendenze, sottoposti a test virali è risultato positivo all’HIV, il 37% al virus dell’epatite B e il 60% al virus dell’epatite C. I disturbi psichiatrici, connessi alla droga, interessano, tra i maggiorenni in carico ai servizi d’igiene mentale, una percentuale di poco inferiore al 4%, ma nei servizi per le tossicodipendenze la quota aumenta al 22%[11].

Articolo di Linda Rago

[1] C. PASQUALINI, L’abuso di sostanze psicoattive tra i giovani, in Politiche sociali e servizi, 2009, pp. 87 ss.

[2] R. CARLI, Culture giovanili: proposte per un intervento psicologico nella scuola, F. Angeli, Milano, 2004, pp. 65 ss.

[3] http://www.sapere.it/sapere/medicina-e-salute/ABC-della-salute/comportamenti-a-rischio/sostanze-stupefacenti/il-consumo-di-droga-in-Italia.html

[4] C. PASQUALINI, L’abuso di sostanze psicoattive tra i giovani, op. cit., pp. 87 ss.

[5] R. CARLI, Culture giovanili: proposte per un intervento psicologico nella scuola, op. cit., pp. 67 ss.

[6] C. PASQUALINI, L’abuso di sostanze psicoattive tra i giovani, op. cit., pp. 87 ss.

[7] http://www.sapere.it/sapere/medicina-e-salute/ABC-della-salute/comportamenti-a-rischio/sostanze-stupefacenti/il-consumo-di-droga-in-Italia.html

[8] C. PASQUALINI, L’abuso di sostanze psicoattive tra i giovani, op. cit., pp. 89 ss.

[9] R. CARLI, Culture giovanili: proposte per un intervento psicologico nella scuola, op. cit., pp. 67 ss.

[10] Ivi, p. 73.

[11] http://www.sapere.it/sapere/medicina-e-salute/ABC-della-salute/comportamenti-a-rischio/sostanze-stupefacenti/il-consumo-di-droga-in-Italia.html

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