Le Cause dell’ansia per i numeri

 

Comprendere gli antecedenti dell’ansia matematica fornisce alcuni indizi su come prevenirne lo sviluppo. Per esempio, rafforzare le abilità numeriche e spaziale può aiutare a ridurre la probabilità di sviluppare ansia matematica. Se le difficoltà nelle competenze matematiche di base predispongono gli studenti a diventare più ansiosi nei confronti della matematica, allora l’identificazione precoce di quei fattori di rischio (associati ad esercizi mirati per rafforzare le competenze matematiche di base e regolare la loro potenziale ansia) può aiutare a prevenire lo sviluppo di questo problema.

La conoscenza sull’esordio dell’ansia matematica fa luce su come ridurre il legame tra ansia matematica e scarsa performance matematica in coloro che sono già ansiosi matematici. Se l’esposizione ad atteggiamenti matematici negativi aumenta la probabilità di sviluppare l’ansia matematica, che a sua volta ha un impatto negativo sulla performance e sull’apprendimento matematica, allora la regolazione della negatività associata alle varie situazioni matematica può aumentare il successo verso la matematica, anche nelle persone che hanno un ansia matematica cronica. Il supporto per questa idea proviene dai lavori che mostrano che il semplice fatto di anticipare un compito matematico nelle persone con ansia matematico attiva una rete neurale frontoparietale legata al controllo delle emozioni negative (Lyons, Beilock, 2011). Queste evidenze neuroscientifiche suggeriscono che le strategie che enfatizzano l regolazione  e il controllo delle emozioni negative – forse anche prima che inizi un compito matematico – può pesare sulla performance matematica di persone con un altissimo livello di ansia matematica. Un mezzo con cui le persone possono regolare le loro emozioni negative è la scrittura espressiva, in questo esercizio è richiesto alle persone di scrivere liberamente le proprie emozioni per 10-15 minuti rispetto ad una situazione specifico (ad esempio un compito matematico che dovranno svolgere prossimamente). La scrittura è pensata per alleviare il peso che i pensieri negativi hanno sulla memoria di lavoro, al fine di condurre le persone a rivalutare la situazione stressante

Al fine di dimostrare i benefit della scrittura espressiva, Ramirez e Beilock (2011) hanno mostrato che assegnare questi esercizi ad un gruppo di studenti della scuola superiore con un alto livello di ansia matematica ha rafforzato i loro punteggi da B- a B+, anche considerando i punteggi ottenuti durante tutto l’anno scolastico. Simili effetti son ostati trovati nello specifico per l’ansia matematica. Scrivere a proposito delle preoccupazioni legate alla matematica aumenta i punteggi ai test per gli studenti con ansia matematica (Park, et al. 2011). I pensieri negativi e le preoccupazioni possono essere anche ridotti tramite le tecniche di reincorniciamento. Semplicemente dire che la risposta fisiologica spesso associata alle reazioni ansiose (palme delle mani sudate, battito accelerato ) sono benefici per il pensiero e il ragionamento può migliorare la performance ai test in situazioni stressogene (Jamieson, et al. 2010). Portare gli studenti a pensare positivamente su una situazione di testing può anche portarli a reinterpretare il loro arousal come vantaggioso piuttosto che come debilitante. Per esempio, quando gli studenti vedono un test di matematica come una sfida piuttosto che come una minaccia, maggiore è la loro risposta fisiologica nella situazione testata (misurata in termini di cortisolo salivare), migliore è la loro performance, non peggiore (Mattarella-Micke et al., 2011).

Riassumendo, i ricercatori di educazione, psicologia e neuroscienze hanno iniziato a scoprire gli antecedenti dell’ansia matematica. Non solo l’ansia matematica inizia nel contesto scolastico, ma occorre dire che più precoce è l’esordio, maggiormente il suo sviluppo è legato a fattori sociali (ad es., l’ansia di un insegnante sulle sue abilità). I deficit nell’abilità può inoltre predisporre gli studenti a focalizzarsi sugli indizi sociali di insuccesso.

I fattori affettivi giocano quindi un ruolo fondamentale nel ragionamento matematico.  Sfortunatamente, è ancora abbastanza raro che la ricerca sulle cognizione numerica consideri l’ansia matematica quando studia il processamento numerico e matematico. Ignorando il ruolo che l’ansia matematica ha nella varie situazioni matematiche, dimentichiamo un pezzo importante nell’equazioni in termini di comprensione di come le persone apprendano e performino in matematica.

 

Una ricerca di Gresham (2007) ha investigato i cambiamenti nei livelli di ansia matematica negli insegnanti in sei diverse sezioni del corso di matematica in scuola elementare e primissima infanzia. I cambiamenti erano concettualizzati come funzione dell’uso della cornice di Bruner, che prevede lo sviluppo della conoscenza concettuale prima della conoscenza procedurale, usando i manipolativi e altre attività per rendere concreti e significativi i concetti della matematica. I dati sono stati raccolti usando misure quantitative e qualitative. Il campione era costituito da 246 insegnanti, che hanno completato un test di 98 item su scala likert. Sono state inoltre condotte discussioni informali, interviste informali e interviste narrative sugli insegnanti. I dati hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa dell’ansia matematica (p<.001) che hanno seguito un corso che ha enfatizzato il modello di Bruner. I risultati dello studio hanno mostrato che i programmi di educazione degli insegnanti possono fare la differenza nella qualità dell’insegnamento futuro degli insegnanti, la formazione è dunque uno dei modi che può aiutare i docenti ad interpretare e ridurre l’ansia.

di Elisa Spisni

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