life coaching

Come raggiungere i propri obiettivi e vivere meglio

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Il  coaching life è un metodo  di estrema efficacia, un processo dialogico volto ad aiutare uno o più clienti ad ottenere risultati ottimali in ambito professionale,clinico ed esistenziale; è funzionale a definire sostenere e individuare i passi  di un cambiamento intenzionale e voluto per guidare le persone  verso il superamento dei  momenti di crisi. Tale termine  che proviene dall’inglese’’ to coach’’ che significa  istruire,formare cioè in vista di un obbiettivo preciso.

  1. Il primo passo è quindi la destinazione,”senza una meta nessun vento soffia dalla parte giusta”.
  2. Secondo la “legge dell’attrazione”nel bene e nel male noi realizziamo sempre ciò che immaginiamo intensamente, scrive Cesare Pavese ”la cosa segretamente temuta accade sempre”.Ogni vita di successo comporta ammirazione, mimesi,impegno,perseveranza, passione, entusiasmo,concretezza.Ma il successo non è esclusivamente avere fama o ricchezza ma l’essere in sintonia con se stessi e con i propri desideri e poterli concretamente realizzare.

E’ possibile ritornare a sognare a patto di trasformare i sogni in desideri,i desideri in obiettivi,gli obiettivi in risultati. Questo è lo scopo della pratica del coaching life, un percorso di ri-decisione del proprio copione di vita.Il vero compito della nostra vita è giorno per giorno lottare,nonostante tutto,per qualcosa in cui profondamente crediamo.Il vero successo, a partire da uno stato di profonda coerenza interiore, è uno sguardo volto al futuro ,capace di cogliere,con profondo realismo,

I campi di applicazione del Coaching sono:

  • il superamento dei momenti di crisi,
  • il miglioramento del proprio stato di salute,
  • il cambiamento del proprio copione di vita
  • la ri-motivazione nelle situazioni di perdita di fiducia e mancanza di energia
  • la delega dei compiti e funzioni “centrata sui risultati”
  • io problem solving e il superamento di impasse decisionali,
  • lo sviluppo delle capacità personali e delle performance(memoria creatività,volontà,determinazione)
  • la conoscenza di strategie efficaci per trovare un lavoro,cambiare professione,riporsi in ambito professionale

Ricordiamo che nessun cambiamento può essere imposto,con la pratica del coaching diventiamo artefici della nostra esistenza

Il Coaching Life in pratica

Definire un obiettivo di cambiamento,è l’aspetto fondamentale del coaching life.

Per  obiettivo s’intende: la prefigurazione di un traguardo che si vuole raggiungere attraverso un’azione di controllo che determina l’accadimento.(Nessuna scelta va compiuta per allontanarsi da qualcosa o in un momento di disperazione poiché ogni scelta va compiuta nella speranza di raggiungere qualcosa.)

Il lamentarsi è il rifiuto di cambiare,è un modo percontinuare a manipolare ed esigere per scaricare le proprie responsabilità.

Quando vogliamo dare inizio a un processo di cambiamento bisogna:

-trovare ciò che è importante per te,uscire dalla compulsione di agire ed entrare  in uno stato di raccoglimento interiore,che non significa regredire a uno stato di passività ma trovare il luogo di un’attenzione recettiva  che ci impegna nella  riflessione di cosa veramente vogliamo raggiungere.

-scoprire l’obiettivo del cuore.

Non sia mai la paura o l’insoddisfazione a farti prendere decisioni, ma che la paura e l’insoddisfazione siano le condizioni che ti permettono di svelare i tuoi veri bisogni, affinchè attraverso essi ti renda consapevole di cosa intendi realmente realizzare

Ad esempio desiderare avere potere sugli altri per non sentirsi solo è un ‘’piccolo desiderio’’mentre superare la paura della solitudine è il desiderio del cuore.

Capita di sentirsi confusi,non sempre si ha subito un obbiettivo su cui porgere l’attenzione, in questa fase è utile scrivere un DIARIO” lascia che l’essenziale sgorghi da un sentire emozionale, come un flusso di coscienza.

Nella bibbia c’è scritto ‘’un uomo è così come pensa nel suo cuore.’’

La via transpersonale nella ricerca dell’obiettivo del cuore

L’obiettivo del cuore non va ricercato con affanno, esso si lascia intravedere quando meno ci sforziamo

Abbiamo alcune vie privilegiate affinchè il nostro obbiettivo possa emergere:

  1. La Mediazione dell’Indicazione della Mancanza

percepire cosa ci manca a partire da una sensazione di insoddisfazione,un’area insoddisfatta trascina nel baratro tutte le altre aree della nostra vita

Ad esempio, supponiamo che abbiamo trascurato per tempo il bisogno di riposarci o di prenderci cura del nostro corpo;tale”fattore limitante”influenzerà negativamente le altre aree della nostra vita, come può essere quella familiare o coniugale ..bisogna superare il’’ fattore limitante’’(aver trascurato qualche bisogno personale) e mantenere le aree di gratificazione in equilibrio, fondamentale per la nostra felicità.

 procedere verso l’identificazione di ciò che desideriamo. Identificare i propri bisogni e desideri significa capire realmente chi siamo, imparando ad agire nella prospettiva della realizzazione di uno scopo.

-non bisogna diventare ipercritici verso se stessi, la pratica del coaching life esige accettazione di se stessi e pazienza.

2) Mediazione della consapevolezza del proprio copione di vita

La conoscenza del nostro copione di vita ci consente di individuare gli aspetti e i tratti del nostro adattamento ( o disturbo) di personalità,che desideriamo non si ripetano più e scegliere quelli che invece riteniamo più consoni  ai fini dei nostri obbbiettivi.

Secondo Eric Berne” il copione  è un piano di vita al di fuori della consapevolezza,in quanto si tratta di una  decisione presa durante l’infanzia, rinforzato dai genitori, giustificato dagli avvenimenti successivi, che culmina in una scelta decisiva.

3) La Mediazione del Corpo

Le tue emozioni e sensazioni sono una possibile via per capire ciò che vuoi nel profondo della tua anima,sono un dono incredibile per cogliere i tuoi bisogni, effettive necessità. Se vuoi capire cosa vuoi chiediti quali emozioni provi e quali sensazioni percepisci.

Per scoprire i tuoi obbiettivi devi entrare in contatto con il tuo incoscio, con il tuo intuito, con ciò che le tue emozioni e sensazioni lasciano trapelare.devi comprendere se dentro di te c’è un desiderio viscerale di qualcosa, trovare se stessi nelle proprie proiezioni.

4) La mediazione dell’inconscio

Riattivare cioè la capacità di sognare ossia cogliere la percezione viva di qualcosa che si intende realizzare. Se si rivolgesse uno sguardo dentro se stessi si scoprirebbero sogni abbandonati nel cassetto.Molti di noi sono bloccati dalla paura, dalla rabbia, dalla rassegnazione,si percepiscono impotenti di fronte alla vita,immersi in uno stato alessitimico( povertà emozionale) ed offuscamento della coscienza dove nulla sembra emergere, ne passioni nè attese dove viviamo rassegnati all’accettazione del mondo che ci viene consegnato.

La gioia di vivere sta in una passione di vita che sgorga da una spinta inesauribile per realizzare qualcosa che siamo capaci di immaginare di sognare.

5) La Mediazione della Bellezza

Con la contemplazione della bellezza potrai scoprire ancora cosa desideri nel profondo..Significa tornare ad innamorarti della vita

La cecità estetica accentua un atteggiamento utilitaristico. La Capacità di contemplare la bellezza favorisce l’incontro con il dolore e la forza di trasformarlo,riducendo la vigilanza e il controllo permette di accedere alle emozioni positive e i buoni sentimenti che ci portano fuori dal nostro rimurginio mentale.Osservare una foglia, una nuvola, il canto di un uccello, è un modo per uscire dal ”circolo della pretesa che sta alla base del nostro soffrire,così disidentificandoci da un fare compulsivo, torniamo all’essenzialità del nostro agire e trovare il desiderio più profondo che ci abita.

La Formazione del nostro obiettivo del cuore

Secondo la legge dell’attrazione (Byrne) si ritiene che ciò che viene ”intensamente rappresentato”ha buone possibilità di realizzarsi così come ciò che è più segretamente temuto.

L’intenzione ha un grande potere,quando l’obbiettivo diventa intenzionale,lo si comincia a immaginarlo concretamente,la sua realizzazione ne diverrà la diretta conseguenza.

Secondo la legge dell’attrazione ogni intenzione racchiude il meccanismo per realizzarsi 

Secondo i principi della fisica quantistica, il cambiamento è favorito da 2 elementi insiti alla coscienza: l’attenzione e l’intenzione

”Tutto ciò su cui concentrate l’attenzione prospera, e tutto ciò da cui togliete l’attenzione perde di vigore e scompare.Vale a dire che per la legge dell’attrazione, l’intenzione permette il presentificarsi dell’evento, e la qualità dell’intenzione nei confronti dell’oggetto su cui posate l’attenzione,determinerà un’infinità di eventi spazio-temporali che consentiranno di ottenere il risultato voluto.”(Deepak Chopra)

Dall’Intenzione all’Immaginazione

Recenti studi hanno evidenziato lo stretto legame tra l’immaginare una cosa e la sua esecuzione. E’ importante vedere il futuro come fosse già realizzato.

Bisogna focalizzarsi su ciò che si intende raggiungere, finchè il desiderio divenuto intenzione non si trasformi in immagine.

Alcune regole di buona formazione dell’obiettivo

Secondo la Programmazione Neurolinguistica (PNL) possiamo definire alcune regole ”di buona formazione dell’obbiettivo.

Li riassumiamo in 5 punti:

1- L’obiettivo deve essere esplicitato in termini positivi

-Secondo la legge dell’attrazione,un obbiettivo espresso in termini negativi,porta la persona verso ciò che teme e non verso ciò che vuole, in quanto riflette e restituisce quello su cui si stanno focalizzando i tuoi pensieri.Non serve dire che cosa non si vuole ottenere,mentre è utile dire cosa si vuole ottenere.

Ci sono diverse ragioni che spiegano l’inutilità del “non”:

Innanzitutto l’inconscio non computa il negativo (ad esempio, se dicessi di non pensare agli elefanti nel bosco,non ci riusciresti,saresti costretto a pensarci nonostante l’invito a non farlo). Il linguaggio non è fatto solo di parole ma prevalentemente di immagini.

Questa è la ragion per cui, le nostre rappresentazioni interne

Le nostre rappresentazioni interne non possono essere modificate attraverso il negativo. Infatti secondo la legge dell’attrazione ognuno di noi è portato ad ottenere ciò che la sua mente rappresenta, pertanto pensare a ciò che non si vuole porta alla sua realizzazione anche se si desidera il contrario.

Mentre l’attenzione selettiva orientata in termini positivi rafforza la determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo desiderato. In altre parole, quando ti concentri sulle cose che vuoi, e cose che non vuoi se ne vanno.

N.B.tale obiettivo deve essere accessibile però, non illusorio cioè deve essere un obbiettivo che sia in grado di raggiungere fattivamente.

L’immaginazione rende possibili i nostri sogni

Prima di agire bisogna costruire ciò che si desidera nella propria mente.C’è un solo modo per prevedere il futuro: inventarlo.La nostra mente non distingue in modo radicale tra immaginazione e azione.Il potere dell’immaginazione è di fondamentale importanza nel raggiungimento de propri obbiettivi.

”L’immaginazione decide tutto”(Blaise Pascal)

Come l’uomo immagina di essere, così sarà perchè egli è ciò che immagina di essere.

Il Valore della Segretezza

Perchè un miracolo avvenga ci vuole segretezza e custodia della privacy.. In quanto la chiacchiera dissolve il potere dell’intenzione e ci si sente pervasi da una perdita di energia.Questo perchè quando gli altri vengono resi partecipi dei nostri processi di creazione della realtà, il potere di attrazione si disperde nell’impotenza eccessiva che si da all’opinione e all’approvazione altrui. Quindi ogni volta che desideriamo raggiungere qualcosa, evitiamo di parlare troppo delle nostre decisioni.

  • Immergi il tuo obiettivo nell’Eros

Il desiderio autentico si accompagna sempre ad emozioni positive.Ognuno di noi raggiunge ciò che vuole solo se l’obbiettivo è desiderato con ”esuberanza interiore”;cioè senza passione non possiamo raggiungere nulla di significativo. Abbiamo bisogno di coinvolgerci emotivamente in ciò che vogliamo realizzare.

Visualizzare, ma calarsi emozionalmente nell’immagine dell’obiettivo desiderato. Calarsi emozionalmente nell’immagine, significa creare l’immagine mentaledell’obbiettivo  e allo stesso tempo godere della sua realizzazione. Solo attraverso la dimensione emozionale ciò che viene visualizzato si materializza.

Mentre se nella ricerca dell’obbiettivo reagiamo con emozioni negative ciò vuol dire che vi sono convinzioni limitanti, che ostacoleranno la realizzazione dell’obbiettivo stesso.

2) L’obiettivo deve essere formulato in termini “sensorialmente basati”, specifico, osservabile e verificabile concretamente.

-Quando l’obbiettivo di cambiamento non è concreto, osservabile e realizzabile, significa che il soggetto vuole rimanere all’interno della sua gabbia narcisistica,continuando a soffrire piuttosto che rinunciare alle sue illusioni.Chi affida la propria felicità ai cambiamenti illusori,nella convinzione che magicamente il problema si risolverà cambiando pagina,o aspettando il cambiamento degli altri;sta di fatto alimentando la propria sofferenza “colui che desidera e non agisce, alleva i germi della pestilenza” (William Blake)”.Il cambiamento perché vero deve essere reale.

Un vero obiettivo è concreto se è centrato sul fare ossia quando nella mente diventa accadimento.

  • Bisogna pianificare la realizzazione dell’obiettivo e mettere in atto il piano

E’ importante avere chiarezza di dove si vuole andare e stabilire quali azioni si dovranno compiere. Trovato il desiderio fai in modo che tale desiderio si trasformi in risultato. Una scelta nei confronti di una decisione può essere positiva anche se i risultati non sono quelli desiderati.

E’ importante sapere che ciò che rendi sensorialmente basato (concreto osservabile e realizzabile)escude di fatto quello che non desideri più fare.

-Superare desideri impossibili

Il mantenere la mente concentrata su un obbiettivo concreto ci aiuta a trovare soluzioni ed alternative possibili, identificare le difficoltà da superare, diventare consapevoli dei propri limiti, guarire dai “desideri impossibili”.

In alcuni casi infatti l’obiettivo di cambiamento ipotizzato potrebbe risultare impossibile da realizzare,in quanto illusorio. Infatti bisogna ricordare che trovare un obiettivo concreto significa anche renderci consapevoli dei propri limiti; significa imparare a essere meno presuntuosi ed essere più efficaci nella realizzazione dei propri obiettivi. Il presuntuoso sopravvaluta le proprie capacità,spesso vuole che il proprio partner raggiunga gli obbiettivi ce lui non è in grado di raggiungere o tra lamentele e accuse al destino si passivizza crogiolandosi nell’idea che prima o poi qualcosa accadrà.

La ricerca di un obiettivo concreto, invece, porta la persona a diventare umile, riconoscere che non si dispone di tutti i mezzi che si desidera avere,che si ha anche bispgno degli altri,che ci sono ancora paure che dobbiamo ancora affrontare per raggiungere i nostri scopi

3)L’obiettivo deve essere acquisito e mantenuto sotto la propria responsabilità e coerente con i propri valori

L’unico vero cambiamento è quello che risponde ai propri desideri e le proprie intenzioni e non per compiacere qualcuno o imposti da altri.

Il cambiamento profondo è un atto deliberato e intenzionale, che non si attua per effetto dell’imposizione di qualcuno che ci vuole diversi, ma sul presupposto di alternative e possibilità individuate nell’ambito delle proprie convinzioni e valori.

Perchè un obbiettivo sia mantenuto sotto la propria responsabilità e vi sia la promessa di un cambiamento duraturo , occorre che sia coerente e in assonanza con i propri valori principi e intenzioni più profonde. Rimanere alleati con i propri bisogni e valori è la condizione perché tutto ciò che accade non sia transitorio e illusorio.

Impara a credere in te stesso nonostante ogni difficoltà. Quando decidiamo di realizzare un obbiettivo,dobbiamo essere certi che non cederemo alle prime difficoltà,non bisogna rimanere troppo a lungo in stati depotenzianti per la propria autostima,ma bisogna continuare a credere nelle nostre risorse e qualità.

Ma non sempre l’ostacolo è interno, nelle proprie convonzioni limianti e nelle proprie emozioni parassite.In alcuni casi può essere esterno;i nostri successi possono essere ostacolati dall’invidia altrui,quell’invidia distruttiva di coloro che temono il tuo successo e la tua libertà…questo potrebbe metterti a dura prova,dovrai mantenere salde le tue convinzioni e avere fiducia in te stesso e resistere alla paura di sentirti solo. Se vuoi salvarti dall’invidia ricordo che quallo che tu pensi di te è più importante delle opinioni sugli altri su di te e su ciò che fai.

4) L’obiettivo deve essere ecologico, ossia non deve danneggiare l’equilibrio del soggetto che cambia, degli altri e dell’ambiente circostante. Siamo responsabili di ciò che vogliamo ottenere, ma siamo responsabili anche degli effetti del nostro agire, sugli altri e sul mondo. l’obbiettivo che raggiungi non deve essere dannoso né per te né per gli altri.

Un obbiettivo ecologico è un’affermazione egocentrica ma non egoistica di un proprio proposito.è gustificato essere egocentrici ma non egoisti.essere egocentrici vuol dire credere fermamente nella propria visione della realtà e rispettare la visione altrui diversa magari;essere egoisti vuol dire imporre all’altro la propria visione delle cose.

L’espressione del proprio talento deve costruirsi come servizio e dono per gli altri

5) Il raggiungimento di un obiettivo comporta un prezzo da pagare, un sacrificio da compiere. IL

Non si cambia nella comodità,ma nel rischio e nel sacrificio di ”qualcosa che non sarà più” un lasciare andare qualcosa per poter far spazio a qualcos’altro che si vuole affermare. Sacrificare è compiere un atto sacro, è destinare una limitazione, una rinuncia per la realizzazione di uno scopo superiore.

In questa accezione compiere un sacrificio significa rinunciare a una forza inferiore per realizzare una forza superiore. Chi non coglie la necessità di imporsi qualcosa,di limitarsi in un eccesso,con disciplina e perseveranza,rimarrà sempre improduttivo ed impossibilitato ad accedere ai livelli superiori della coscienza. Sacrificare qualcosa vuol dire attuare un processo di “reinvestimento-intenzionale” per realizzare qualcosa.

Ogni obiettivo di cambiamento, per la realizzazione di qualcosa ci porta ad affrontare qualcosa di scomodo: ci costringe a sfidare le nostre abituali paure,a lasciare andare qualcosa che cambiando non possiamo più trattenere. Ogni cambiamento ci mette a confronto con la morte simbolica e la rinuncia a qualcosa. Non si può cambiare se non troviamo in noi la forza di affrontare ciò che si teme. E’ negli inferi che bisogna scendere per poter risalire; non possiamo ottenere nulla se non accettiamo di sfidare timori, paure e il rischio di perderci.

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