Come affrontare lo stress nella vita di ogni giorno

Il termine coping  è nato negli anni ’40 negli Stati Uniti e si riferisce ai meccanismi e ai processi mentali messi in atto dall’individuo come risposta adattiva per ridurre lo stress derivato da una situazione minacciosa. (Lazarus e Opton, 1966).

Negli anni il termine “coping” ha acquisito una molteplicità di significati concettuali e di frequente viene impiegato in modo intercambiabile con costrutti come quelli di “padronanza”, “difesa” e “adattamento”, di conseguenza i ricercatori che operano in questo campo sviluppano una propria definizione operativa ed utilizzano differenti descrittori.

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Coping non può essere considerato semplicemente sinonimo di “affrontare qualcosa”, “far fronte a”, “reagire a” poiché così facendo non si riesce a cogliere la specificità e la molteplicità dei processi in cui sono coinvolte le persone quando cercano di gestire eventi traumatici o situazioni quotidiane stressanti.

Tradizionalmente il coping è stato considerato una caratteristica relativamente stabile di personalità, con differenze individuali nella vulnerabilità e nelle reazioni a eventi di vita traumatici.

Le concezioni emerse in seguito concettualizzavano le modalità di coping come reazioni flessibili e mutevoli a sfide normative o a eventi di vita quotidiani stressanti (Eckenrode, 1991).

Gli orientamenti più recenti considerano il coping come un processo che nasce da interazioni che superano o sfidano le risorse di un soggetto; viene enfatizzata la natura ciclica e cumulativa di tali processi, in cui le diverse componenti si modellano reciprocamente nel tempo e in cui gli esiti influenzano il repertorio e le risorse di coping disponibili all’individuo per negoziare le successive interazioni stressanti.

Oggi, la posizione più accreditata, in accordo con una prospettiva sociocontestuale e dinamica, è di considerare il coping un costrutto multimensionale e di concettualizzarlo come un processo sociale, sottolineando in particolare che lo stress, la valutazione dello stress e le strategie di coping, possono essere analizzati a diversi livelli, da quello individuale a quello sociale (Berg et al., 1998).

In questa prospettiva il ruolo degli altri e del contesto sociale assume valenze specifiche , non solo di semplice risorsa o offerta di sostegno, ma di componenti fondamentali che intervengono a definire il costruirsi stesso del processo di coping.

Secondo Compas (1998) il costrutto del coping ha importanti risvolti sia a livello teorico di base, in quanto offre l’opportunità di capire aspetti fondamentali cognitivi, comportamentali e della regolazione delle emozioni, sia a livello applicato, in quanto consente l’individuazione delle abilità e delle competenze da rafforzare con programmi di intervento volti a migliorare il funzionamento psicologico delle persone o a facilitare l’adattamento psicosociale di soggetti considerati “a rischio”.

Un esercizio per gestire lo stress

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