Psicosomatica: un viaggio dentro me stessa

Articolo di Giovanna Paoletti

Il lavoro di questo saggio nasce da una riflessione e da un esperienza personale di salute/malattia, che evidenzia quanto la salute e il processo di guarigione  che ne consegue, siano di fondamentale importanza, per l’essere umano, per la Medicina in generale e le Medicine Naturali in particolare.

 

Le Medicine Naturali non concepiscono solo alcune malattie, come fisiche, o psicosomatiche.

Qualsiasi evento umano possiede un livello psicosomatico contestualmente a uno somato-psichico, per molti medici continuano ad esistere malattie psicosomatiche accanto a quelle puramente somatiche; ovunque osserviamo vita umana, la sua espressione procede senza soluzione di continuità, dalla densità costruttiva di un sistema osteoarticolare, all’espressione non materiale e attiva di un’emozione.

Altrettanto inconcepibile, per le medicine naturali, è il concetto di una condizione esclusivamente psichica: il paziente può certamente presentarsi al medico olistico, con un sintomo molto somatico, ma non esiste mai un evento esclusivamente somatico. Altrettanto valido è il contrario di questa affermazione: per quanto emotivo sia un sintomo manifestato dal paziente, mai lo sarà in modo assoluto e pertanto è opportuno valutare le interazioni tra i vari tessuti in cui si esprime la vita.

La situazione caratterizzante la vita individuale è da intendersi come l’interazione costante tra corporalità e campi emozionali. Si tratta della capacità di un individuo di applicare le proprie memorie e la propria esperienza per la costruzione di se stesso.

Ognuno di noi ha i suoi problemi, ciò non di meno siamo sottoposti, fin troppo spesso, a piccoli sconvolgimenti che ci scuotono a diversi livelli: una sconfitta professionale, una delusione amorosa, il tradimento di un vecchio amico, continue lotte in famiglia, o problemi famigliari, senza dimenticare stress più nascosti che ci logorano, senza che ce ne accorgiamo. Lunghi periodi di solitudine, paure, vecchi sensi di colpa o di inferiorità che risalgono all’infanzia, aggressività nascosta nel nostro ambiente urbano o professionale etc.

Ma noi, come reagiamo di fronte agli imprevisti della vita? Cosa ne facciamo delle nostre paure, delle debolezze e impeti di collera?

Invece di sfogare la rabbia ci facciamo “il sangue cattivo” e, a forza di soffocare, contenere le emozioni si può arrivare a situazioni gravi: depressione, problemi cardiaci ed altro.

Il lavoro di questo saggio nasce dalla capacità di comprendere, ascoltare, sentire ciò che in realtà spesso tendiamo a soffocare e reprimere: Le Emozioni. Perchè ci fanno così paura? Perché non ci fidiamo di loro?

Le emozioni, sono ciò che ci fa muovere, sono il nostro “motore” interiore, il movimento della vita, l’energia vitale che ci attraversa. E comunque, bisogna imparare come “manifestarle”: procediamo con dolcezza, imparando una gestione quotidiana delle nostre emozioni. Io ho imparato!

Le terapie che ho seguito e studiato mi hanno provato che le emozioni sono l’essenza stessa della vita e, come tali hanno ripercussioni concrete e palpabili sulla salute fisica e morale. E’ pazzesco trascurarle o, peggio ancora, negarle!

Poco per volta, permettendomi di mostrare i miei sentimenti di gioia, o di dolore e di collera, ho visto sparire i malanni fisici, tutti derivati dalla repressione emotiva. Con pazienza, sono risalita fino alle emozioni della mia infanzia: accettando di riviverle, ho potuto cancellare l’influenza negativa che esse avevano avuto sulla mia vita. Da allora, non dovendo più utilizzare un’energia colossale per comprimere” le mie emozioni, ho potuto metterla al servizio della mia salute, della mia allegria. Questa forza, questa esultanza, sono ciò che vorrei comunicare in questa tesi. Mi auguro che queste pagine possano convincervi a essere più attenti ai moti del nostro spirito, a quei bisogni che cercano di manifestarsi e che, se soffocati o negati, sono in grado di provocare in noi la malattia.

Durante questo lungo viaggio al centro di me stessa, ho imparato a rispettare le mie qualità, a darmi fiducia. Ho anche imparato, e questo è stato più duro, ad accettare le mie debolezze, le mie paure. Gestire le proprie emozioni significa aprire il proprio cuore, un’apertura verso se stessi, ma anche verso i propri familiari e l’universo intero; tanto è vero che, per esprimere amore e tolleranza reale verso gli altri, occorre cominciare da se stessi.

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