Come scoprire la menzogna analizzando i movimenti oculari

La scansione dei movimenti oculari.

Nisha Bhaskaran, Venu Govindaraju, Mark Frank e colleghi, ricercatori presso il Center Unified Biometrics and Sensor dell’Università di Buffalo, hanno ideato uno strumento che si occupa di rintracciare le variazioni delle pupille e dei movimenti oculari attraverso l’esame
del tracciato oculare di una persona in due situazioni distinte: durante una normale conversazione e mentre si suppone stia mentendo. Se i movimento oculari rimangono invariati le sue affermazioni sono verosimilmente sincere; se invece i suoi occhi hanno traiettorie ed aspetto anomali allora è molto probabile che stia mentendo.

Lo strumento ha identificato i mentitori con una precisione dell’ 82,5% e l’attendibilità del metodo è apprezzabile anche per il fatto che i video utilizzati nello studio contemplavano soggetti di razza diversa, differenti posizioni della testa o delle fonti luminose e la presenza di ostacoli, per esempio di occhiali o lenti (citato in Pacori, 2012).

Questo non vuol dire però che le macchine sono pronte a a sostituire l’uomo ma che «possono rivelarsi un valido ausilio alla capacità ed all’intuito degli investigatori» (Pacori 2012, 45). La tecnologia non è infallibile: una percentuale, seppure piccola, di soggetti si è infatti dimostrata eccellentemente bugiarda, mantenendo usuali schemi di movimento degli occhi anche mentre attuavano un comportamento menzognero.

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