Sei un lavoratore work engaged?

di Gianluca Barra

Quante volte si sentono persone lamentarsi del proprio lavoro? Possibile che ai giorni nostri il lavoro sia solo routine e non dia alcun benessere psicologico (e non solo economico e sociale) all’individuo?
Secondo molti psicologi del lavoro, le cose stanno un po meglio di così e ci sono molte persone per cui lavorare è piacevole, appassionante, addirittura divertente.
Questa strana malattia si chiama work engagement; non c’è una traduzione italiana, ma esso, comunque, si riferisce ad una condizione psicologica associata al lavoro, positiva e soddisfacente, caratterizzata da vigore, dedizione e assorbimento [Schaufeli et al., 2002]. Per vigore si intende l’elevata energia (fisica, mentale ed emotiva) che queste persone mettono nel loro lavoro e la resistenza allo stress che sviluppano. La dedizione consiste nel lavorare con passione e nellidentificarsi con il proprio ruolo lavorativo e le attività che esso comporta, poiché gli si attribuisce un importante significato personale. L’assorbimento, infine, riguarda lessere pienamente concentrati nel proprio lavoro, tanto che il tempo passa velocemente e piacevolmente quando si lavora.
Se questo è un lavoratore work engaged, chi non vorrebbe esserlo? La cosa sorprendente, però, è che work engaged non ci si nasce, ma lo si diventa. Non è solo una  questione di personalità, ma entra in gioco anche l’organizzazione e ciò che mette a disposizione delle persone che lavorano.
Secondo il Job Demands-Resources Model di Bakker & Demerouti [2008; 2011], infatti, concorrono a determinare il work engagement sia risorse personali (come l’ottimismo, l’autostima, la percezione di autoefficacia) che risorse lavorative (l’autonomia lavorativa, il supporto sociale, il feedback sulla performance). Il work engagement, inoltre, è tanto più forte quanto più sono alte non solo le risorse ma anche le richieste lavorative: più la persona è messa di fronte a compiti difficili, sfidanti, più potrà fare affidamento sulle sue risorse. E la cosa più straordinaria è che ciò produrrà un miglioramento delle performance e una maggior soddisfazione lavorativa per le persone (è stato scientificamente dimostrato più volte).
Quindi, oggi possiamo affermare che non solo il lavoro è un diritto, ma anche che un lavoro bello, coinvolgente ed entusiasmante è possibile!

consulenzabrevegratuita

Scrivi a Igor Vitale