Leadership: gestire un gregge o costruire assieme il gruppo?

Era il 1914 quando Trotter, uno psicologo sociale, affermava che l’uomo “è più sensibile alla voce del gregge che a qualunque altro tipo di influenza“, in questo senso lo scopo del leader era solamente quello di dare “ordini ripetuti” e di farsi seguire, esattamente come poteva fare un pastore con le sue pecore.

Oggi la situazione si è complicata, e in politica come in azienda difficilmente verrebbe accettato un paradigma teorico simile. Oggi la leadership viene definita come qualcosa di molto più bello, Haslam (2006) la definisce come “un processo di influenzamento degli altri in un modo da intensificare i contributi individuali volti al raggiungimento degli obiettivi di gruppo”

Una definizione che fa pensare al gruppo come un laboratorio dove ogni contributo è fondamentale al raggiungimento degli obiettivi di gruppo.

Una frase bellissima, in molti casi anche realistica, ma che ci fa dimenticare il lato “pecora” che a volte si presenta spesso, anche oggi.

Si pensi all’effetto della pubblicità (cos’è la pubblicità se non un ordine ripetuto?), si pensi all’effetto della moda: “se compri Versace sei ricco, se compri Converse sei alternativo” direbbero alcuni, uno psicologo sociale direbbe che per ridurre incertezze salienti in un certo contesto acquisti un bene come riduttore di incertezza e come metodo di assimilazione ad un gruppo (Trotter l’autore di prima direbbe “un gregge”).

Perché Trotter si sbagliava a definire l’uomo come sensibile alla voce del gregge?

Si sbagliava perché il gregge svaluta, mentre i processi di riprova sociale possono anche essere virtuosi, se per riprova sociale convinco grandi fasce della popolazione a donare sangue o a fare volontariato, anche usando strategie persuasive da gregge come: “puoi farlo perché lo fanno gli altri”, sto usando una strategia persuasiva da gregge ma per un buon fine.

Mentre un vero gregge, anche se stimolato non da una gran risposta 🙂

Fatta questa premessa…

Secondo voi, il compito del leader è quello di gestire un gruppo (anche nella sua versione più gregge) o quello di costruire il gruppo?

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