Psicologia dei Social Network – Facebook, Twitter e Linkedin a confronto.

uomo computer dipendenza facebookQuali sono i meccanismi psicologici dietro facebook, twitter, linkedin, ed altri social network. Cosa spinge le persone ad essere costantemente online? Cosa spinge a postare costantemente nuovi contenuti? A cosa serve il tasto “mi piace”? Cosa determina la diffusione di messaggi, post, link a grandi masse della popolazione tramite il tasto “condividi”?

Mi rendo conto che sono domande complesse, ma proviamo a dare una risposta.

Partiamo dal presupposto che dietro qualunque artefatto tecnologico c’è un mondo psicologico fatto di interazioni tra persone, modellamento (vedi qui per un esempio di modellamento tecnologico), persuasione. Qualunque artefatto tecnologico, infatti, se costantemente utilizzato dall’uomo tende ad essere “personificato”, si reagisce all’oggetto come se avesse una personalità, dunque con script sociali (vedi qui un esempio sulla personalità degli oggetti).

La personificazione di oggetti e tecnologie avviene ormai da tempo, si pensi ai totem ad esempio; oggi, la personificazione avviene in maniera più sottile, e spesso, c’è un’industria dietro questi fenomeni.

Partiamo con la distruzione dei miti della relazione sul web (facebook, twitter, linkedin). La relazione sul web non deumanizza, né può essere chiamata una falsa relazione! (come se le relazioni di persona fossero tutte vere e quelle via web tutte false).

Evitando di entrare nel merito di aspetti filosofici complessi che distinguano la “verità” dalla “falsità”, la relazione sul web determina emozioni, crea legami, determina incontri di persona, persuade, modella i comportamenti umani, non si vede perché essa possa essere considerata falsa.

Il primo costrutto da analizzare è l’identità sul web. Tutti, tramite la semplice pubblicazione di un profilo su facebook, twitter e linkedin, mostriamo porzioni della nostra identità, questo ci piace perché apparentemente scegliamo cosa mostrare di noi (illusione di controllo). Al concetto di identità, sulla quale noi crediamo di avere un controllo, si lega il concetto di status seeking, ovvero l’insieme di strategie che la persona attua per essere riconosciuto come una persona influente, di status alto.

Qualsiasi forum che si rispetti usa strumenti per attribuire status, ad esempio tramite stelle, punteggi che vengono attribuiti ai partecipanti di un forum.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il punteggio in verde, e la scritta “Partecipante Esperto” non sono altro che dei modellatori dello status di una persona, gratificano l’utente (narcisismo) e lo inducono dunque a tornare sul forum a partecipare, ma influenzano anche il lettore dei commenti dell’utente.

In Facebook, le strategie di status seeking avvengono molto spesso tramite la raccolta di molti “mi piace”. Il “mi piace” o il “condividi” gratificano l’utente che lancia un messaggio, e attiva, nei lettori, la scorciatoia di pensiero per cui “se questo messaggio piace a molti, o è condiviso da molti”, allora è un buon messaggio (persuasione tramite riprova sociale).

Perché non esiste il tasto “non mi piace”? Non esiste perché sarebbe demotivante per l’utente che la riceve, e un social network non vuole questo dovendo fidelizzare gli utenti. “Mi piace” e “non mi piace”, nel comportamentismo, possono essere rispettivamente chiamati “ricompensa” e “punizione” e ricordiamo che la prima è sempre più motivante della seconda. Inoltre, la prima è motivante a rimanere online, la seconda a uscirne.

In alcuni social network tanto maggiori sono i “mi piace”, tanto più l’algoritmo ripropone i contenuti ad altri utenti che a loro volta possono cliccare “mi piace” o “condividi” e diffondere il messaggio. Da questo deriva che difficilmente saranno esposti a grandi masse di popolazione punti di vista settoriali, che usano un lessico specifico.

Saranno molto più facilmente messaggi:

Banali

– Che usano un linguaggio diretto, non colto

– In cui l’utente non può non riconoscersi (i cosiddetti truismi, esempio)

Narcisistici o paranoici

I truismi, messaggi in cui l’interlocutore non può che riconoscersi sono messaggi necessariamente veri, sono spesso indefiniti e usano alcune delle regole sintattiche del linguaggio ericksoniano (esempio), come ad esempio il linguaggio indefinito o le nominalizzazioni:

Ad esempio:

“non voglio grandi cose dalla vita: ma piccole cose che fanno grande la mia vita”

Usa il linguaggio indefinito (“grandi cose” “piccole cose”, cosa sono? Lo deciderà il soggetto costruendo una sua coerenza nel messaggio)

Usa le rime: “vita…vita”

Usa le nominalizzazioni (“grandi cose” “piccole cose”)

In fondo chi direbbe “no, assolutamente io voglio solo grandi cose”!!!

  Altro esempio è:

 “Onesta, rispetto, educazione, sincerità, se hai queste caratteristiche puoi andare    d’accordo con me”

   Questa frase è un truismo! Chi non vorrebbe attribuire queste caratteristiche a se   stessi? Ma nasconde qualcosa di più, è una frase indubbiamente di matrice narcisistica (indirettamente dice “io sono onesto, rispettoso, educato, sincero”) e paranoica (sottintende “esistono persone da evitare, disoneste, irrispettose, maleducate, non sincere che non fanno parte di me e del gruppo cui appartengo).

Altri messaggi narcisisticoparanoici sono una gran parte dei messaggi legati alle “cause sociali”, e i cosiddetti messaggi falsi o “bufale”.

Vediamo un esempio di bufala: 

“ATTENZIONE IMPORTANTE *** LA NOTIZIA E’ DEI CARABINIERI, URGENTISSIMO!!! NON ACCETTARE IL CONTATTO: “RAMON GABARDI” DETTO ANCHE “RAMSES 15″ PERCHE’ NON E UN UTENTE MA UN VIRUS CHE FORMATTA IL PC E SE LO ACCETTA ANCHE UNO SOLO DEI TUOI CONTATTI LO PRENDI ANCHE TU, ED INOLTRE SI APPROPRIERA’ DEI VOSTRI DATI PERSONALI E DI TUTTE LE PASSWORD. FAI COPIA E INCOLLA E INVIALO ANCHE AI NON IN LINEA FALLO… PREGO INSERIRE NELLE VOSTRE BACHECHE… GRAZIE MILLE.”

Lo schema psicologico è il seguente:

allarme (ATTENZIONE IMPORTANTE)–> autorità (CARABINIERI) –> minaccia paranoica (UN VIRUS CHE FORMATTA IL PC) –> come risolvere la paranoia (COPIA INCOLLA E INVIALO, ANCHE AI NON IN LINEA FALLO) e narcisismo gratificatorio nella risoluzione del problema (“aiuto me e gli altri condividendo questo messaggio, dunque sono importante”).

Altro esempio:

CIAO ti informo che msn e facebook comunicano che da domani bisognerà pagare 12 euro al mese , questo messaggio passalo almeno a 15 dei tuoi contatti e il nick diventerà Dorato e così non dovrai pagare se non ci credi provalo tu stesso. copia incolla anche se non sono connessi…….la cosa è seria, l’informazione è arrivata da fonte sicura e attendibile, non tralasciare..ciao

Stesso schema psicologico:

Allarme (messaggio) –> minaccia paranoica (bisognerà pagare 12 euro) –> come risolvere la paranoia e narcisismo di gratificazione (condividi!).

La condivisione dei messaggi in bacheca diventa quasi un’ordine, una compulsione che libera l’utente dalla minaccia (ovviamente l’utente che crede che ci possa essere credibilità in un messaggio simile).

Altro esempio:

MINISTRO DEGLI INTERNI HA CHIESTO ( E OTTENUTO) L’ACCESSO AI PROFILI FB. QUINDI COPIA-INCOLLA IL SEGUENTE MESSAGGIO.

Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi GENERE , struttura governativa o privata, NON HANNO IL mio permesso (tranne su richiesta esplicita e con consenso mio personale) di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi ARGOMENTO pubblicata nel mio profilo o diario. Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge.

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Siete tutti vivamente consigliati di pubblicare un bando tipo questo, o se preferite, copiare e incollare direttamente questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, permette indirettamente l’uso di oggetti quali immagini e informazioni contenuti nei vostri aggiornamenti di stato pubblici.

Stesso schema psicologico:

Allarme –> autorità –> minaccia paranoica –> modalità di soluzione della paranoia.

Lo schema psicologico è molto simile anche in tutti i messaggi relativi a “cause sociali”, si pensi a tutti i messaggi in cui si mostrano maltrattamenti degli animali o che mostrano carni al macello a sostegno della cucina vegetariana, o immagini di santi con su scritto “condividimi in bacheca e ti proteggerò”.

Non discuto della giustizia delle cause, sulla verità o falsità delle fonti, di cui necessariamente non posso avere dati, ma indubbiamente sono messaggi che facilitano una “compulsione a condividere” sul seguente schema.

Allarme –> autorità –> minaccia paranoica –> modalità di soluzione della paranoia e gratificazione narcisistica.

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