Differenze tra uomo e donna: aspetti biologici, psicologici e culturali

donna-uomo[1]Sebbene oggi sia particolarmente deprecato parlare di differenze tra uomini e donne, questo accade ancora oggi e anche con una certa frequenza. Come afferma Vivien Burr, psicologa sociale, tutti noi, anche senza volerlo, categorizziamo continuamente artefatti, modi di scrivere, abbigliamenti, espressioni verbali come maschili o femminili (Burr 1998).

E’ necessario prendere in considerazione varie discipline quando si parla di differenze di genere. Spesso i confini tra alcune discipline sono sfocati, ad esempio, la psicologia si serve di argomenti biologici o neurofisiologici per argomentare alcune tesi, tuttavia, la distinzione tra le varie discipline si rende necessaria per operare alcune distinzioni.

  1. Differenze biologiche: in queste discipline è preferibile parlare di “sesso” piuttosto che di genere. Essere maschio o femmina è determinato dalla presenza della coppia di cromosomi rispettivamente, XY e XX. Questi determinano differenze nel fenotipo maschile e femminile. Il testosterone, l’ormone sessuale relativo all’espressione del fenotipo maschile, è associato a comportamenti aggressivi, ed è maggiormente presente, ovviamente, negli uomini, rispetto alle donne.

E’ importante distinguere, a livello metodologico dunque le differenze direttamente definite a livello biologico, e che sono fortemente influenzate dai aspetti biologici,da quelle psicosociali e da quelle culturali.

  1. Differenze psicosociali: è nell’ambito psicosociale, che si può parlare propriamente di genere, come serie di rappresentazioni sociali, identità di genere, maschili e femminili, correlate a modelli di relazione, ruoli aspettative, vincoli ed opportunità diverse. Se quindi in biologia si predilige soprattutto l’aspetto corporeo in quanto variabile in ordine a caratteristiche biologiche, il corpo, in psicologia diventa sede di molteplici significati attribuiti dalle persone. E’ possibile parlare di una sorta di semantica del corpo (Tassan 2005), in riferimento alla concezione che queste scienze hanno del corpo. Sono diversi gli studi psicologici che delineano differenze di genere. Alcune di queste sono molto generali, interculturali, mentre altre sono più specifiche, delimitate da alcuni contesti precisi. Presenterò in questa sezione alcune differenze di genere, alcune di queste, come si può notare, sono più legate a fattori biologici, altre meno, tuttavia non è argomento di questo scritto mostrare quali siano i limiti e i vantaggi dei vari approcci allo studio delle differenze di genere affermando, semplicemente che queste discipline sono relazionate tra di loro e di come sia necessario, per chi studia l’uomo (sia nei suoi aspetti culturali, psicologici, sociali), un approccio interdisciplinare. Premettendo che non esistono differenze assolute tra uomo e donna ma solamente alcune tendenze al comportamento (probabilmente di origine culturale e non biologica), quali sono secondo la ricerca psicosociale le principali differenze di genere?

1. Uomini e donne utilizzano diversi linguaggi del corpo

2. Nel conversare si esprimono differenze delle quali non sempre si è consapevoli a livello conscio (Swann 1992)

3. Nei gruppi misti gli uomini tendono a intervenire di più con affermazioni e richieste dirette e a interrompere di più gli interlocutori. Le donne, invece, tendono a essere interrotte, a formulare richieste indirette e a sostenere maggiormente la conversazione degli interlocutori con domande o espressioni paraverbali

4. Hanno grafie diverse, sembrano però non esistere studi al riguardo, tuttavia spesso categorizziamo alcune grafie come tipicamente maschili o femminili.

5. Sottolineiamo continuamente la nostra appartenenza sessuale nella scelta degli oggetti anche quando questa sottolineatura non sembrerebbe avere ragioni concrete (es. bottoni in un vestito, grandezza dell’orologio)

6.Capacità verbale: nel corso della crescita le ragazze acquistano una competenza verbale maggiore rispetto ai ragazzi, rilevabile1 mediante prove di fluidità, di comprensione, di scrittura verbale

7. Capacità visuospaziale: i test psicologici rilevano una maggiore capacità visuospaziale negli individui di sesso maschile

8. Capacità matematiche: anche in questo caso i maschi hanno mediamente maggiori capacità. Questa differenza è parzialmente determinata dalle migliori capacità visuospaziali nei maschi

9. Aggressività: mediamente, gli uomini sono più aggressivi delle donne, questo è un aspetto comportamentale che ha un nesso biologico forte, è la presenza di testosterone (ormone sessuale maschile) a determinare un maggior grado di comportamenti aggressivi. Inoltre considerando solo gli uomini la presenza di testosterone è correlata a un maggior numero sia di comportamenti aggressivi che di comportamenti sessuali

10: Rischio: le donne sono più avverse al rischio rispetto agli uomini [Rumiati et al. 2009]

11: Negoziazione: le donne hanno generalmente obiettivi meno ambiziosi e attuano maggiormente la negoziazione integrativa [Rumiati et al. 2009]

  1. Differenze culturali: mentre la psicologia e la biologia, dunque le analisi derivate da questo tipo di discipline esistono relativamente da poco tempo (1879 per la psicologia XIX secolo per la biologia moderna2), la cultura esiste da sempre, mentre lo studio della cultura è relativamente recente3. Tuttavia, quando si parla di cultura, si parla di un concetto che è stato variamente interpretato nella storia, Kroeber e Kluckhorn nel 1952, avevano già raccolto ben 164 definizioni di cultura.

    Una definizione di cultura che ha cambiato radicalmente il concetto di cultura è la definizione di Edward Burnett Tylor, scritta in apertura al suo testo Primitive Culture (1871): “la cultura, o civiltà, intesa nel suo più ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze l’arte , la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società”, la definizione di Tylor è una definizione onnicomprensiva e spezza decisamente con la precedente concezione di cultura, ovvero, la concezione della cultura dotta.

Il passo è molto più ampio di quello che potrebbe sembrare in un primo momento: è solo a partire da questa definizione che si comincia a porre l’attenzione sugli aspetti non scritti, diventano culture anche quelle prive di scrittura.

Dunque quando si parla di differenze culturali, si considerano una grandissima quantità di aspetti. La cultura non cambia solamente di contesto in contesto, ma anche in base ai vari periodi storici, mediante le fratture di civiltà, pensate da Hungtinton (civiltà e cultura per Tylor sono sinonimi) L’analisi di contesto, considererà una molteplicità di contesti, passati e futuri, più o meno specifici soffermandosi in parte sul concetto di culture organizzative, sottoculture organizzative, controculture organizzative, e sui significati attribuiti al genere nella condizione lavorativa odierna.

consulenzabrevegratuita

Scrivi a Igor Vitale