Leadership: quali obiettivi scegliere e come portarli avanti

di Raffaele Napolitano

Compiti e funzioni del leader
Uno dei compiti cardine dei leader odierni è quello di saper costruire una buona forma di apprendimento da parte dei follower. Paradossalmente chi opera per ottenere il consenso altrui è destinato a delle performance mediocri. Già con le prime forme di apprendimento inizia un processo di decostruzione dell’apprendimento stesso. I bambini posseggono una grande voracità conoscitiva, esplorativa e sperimentale ma le istituzioni, con le loro forme educative e di controllo, ostacolano questo processo di crescita, è quanto accade anche nelle aziende dove regna il controllo, il paragone e la competitività. I follower infatti sono proiettati maggiormente a competere in produttività che in creatività. Il compito del leader è proprio quello di stimolare la creatività altrui facendo rompere gli schemi precostituiti, compito che deve saper bilanciare considerando le richieste dell’azienda. Ormai sono passati i tempi in cui si imparava per l’organizzazione oggi è necessario imparare a 360 gradi. Oggi le aziende, soprattutto in quelle più grandi, si concentrano su due forme di apprendimento: quello adattivo e quello generativo. La prima forma di apprendimento, quello adattivo, cerca di imitare il bambino nelle sue forme primitive di apprendimento, quando questa funzione non aveva vincoli ed era spontanea e totalitaria. Oggi però, bisogna rispettare le esigenze dell’azienda e soprattutto del mercato, quindi è necessario sviluppare anche l’apprendimento generativo, che riguarda il saper rispondere alle situazioni contingenti. Un chiaro esempio di passaggio da apprendimento adattivo ad apprendimento adattivo ci viene fornito dal Giappone, dove si è passati da una filosofia del “rispetto per lo standard” alla “soddisfazione del bisogno”8. Tesi confermata anche dall’Occidente, dove si è arrivati a capire che l’automobile è uno status symbol pertanto deve rispecchiare ed enfatizzare lo stile del cliente anche a discapito della qualità del bene acquistato. L’apprendimento generativo deve permettere di guardare il mondo da differenti punti di vista, attività preziosa sia per comprendere il cliente, sia per dirigere le aziende. Una differenza tra le produzioni occidentali e la produzione giapponese è consistita nel fatto che i giapponesi hanno compreso che una chiave di vittoria consisteva nell’eliminazione dei ritardi della produzione. Questa scoperta ha inciso positivamente sui costi e sulla produttività, a differenza degli impegni americani che consistevano su previsioni di vendita, controlli sulle giacenze di magazzino e sanzioni sulle sovrapproduzioni.
Una nuova forma di apprendimento porta il nome di learning organization dove le organizzazioni apprendono attraverso l’azione e l’esperienza dei suoi membri. In questa forma di apprendimento, le organizzazioni hanno compreso il legame tra miglioramento, cambiamento e apprendimento e chi ne fa parte cerca di incrementare di continuo i propri risultati in relazione agli obbiettivi di apprendimento prefissati. Questa forma di apprendimento che riguarda l’intera vita degli individui si articola in cinque discipline, secondo lo schema che segue:
Disciplina
Specificità
Padronanza personale
Imparare a aumentare capacità di raggiungere i risultati desiderati e costruire ambienti in cui tutti i membri sono incoraggiati a sviluppare sé stessi e gli scopi prefissati

Modelli mentali
Si tratta di “mappe” implicite relative a quanto ci circonda, indagabili attraverso la riflessione continua e il porsi degli obiettivi che si vogliono raggiungere. L’indagine sui propri modelli mentali consente di comprendere come questi influenzano le nostre azioni e le nostre decisioni

Visione condivisa
Creare un’immagine desiderabile e condivisa del futuro, inclusi i metodi e i principi sulla base dei quali realizzarlo, permette di potenziare il senso di appartenenza al gruppo

Apprendimento di gruppo
Realizza l’abilità di pensiero collettivo e dialogico in gruppo, che consente lo sviluppo di competenze ed abilità superiori alla somma dei talenti individuali

Pensiero sistemico
Modalità di pensiero e di linguaggio in grado di descrivere e comprendere il comportamento dei sistemi in termini di forze e di relazioni. Questa disciplina aiuta a comprendere dei sistemi in termini di forze e relazioni. In questo modo è possibile comprendere come realizzare i cambiamenti in modo più efficace all’interno dei sistemi.

Bibliografia

QUAGLINO G., (2005) Leadership, Raffaello Cortina, Milano

W. CHAN KIM, R. A. MAUBORGNE in: QUAGLINO G., (2005) Leadership, Raffaello Cortina, Milano

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