Cosa significa validità di un test in psicometria

di Marijana Milotic

In questo articolo vedremo il significato di validità di un test in psicometria.

Una caratteristica psicometrica di particolare interesse è costituita dalla validità. Per validità di un test si intende: “la precisione con cui esso misura una determinata caratteristica psicologica, per valutare la quale è stato appunto costruito. La validità può anche essere intesa come assenza di errore, cioè come appropriatezza nel misurare il tratto che un test si propone di misurare […] la validità viene definita dalla correlazione tra i punteggi ottenuti in un test e quelli conseguiti dagli stessi in un altro strumento di misura chiamato ‘criterio’.” (Dazzi & Pedrabissi, 1999). Il coefficiente di attendibilità è simboleggiato da rXY .

Esistono diversi tipi di validità:
Validità di contenuto;
Validità predittiva;
Validità concorrente;
Validità discriminante.

La Validità di Contenuto fa riferimento al grado in cui gli item rappresentano adeguatamente la definizione del costrutto e degli indicatori. Come scriveva Cronbach (1951) il test non dovrebbe sottoporre difficoltà non pertinenti la variabile misurata. In altre parole, ogni test (o ogni sottoscala) deve essere unidimensionale, dunque deve essere influenzato solo dalla variabile che si propone da misurare e non da fonti di errore esterne.

La Validità Predittiva è il grado in cui il punteggio del test può essere utilizzato per formulare previsioni su comportamenti futuri alla somministrazione del test. In questo caso si calcola la correlazione lineare tra il punteggio ottenuto al test e le successive rilevazioni sui comportamenti analizzati. Solamente se si formulano studi di validità predittiva si può utilizzare il test in maniera statisticamente sensata per formulare previsioni e per aiutare la decisionalità in ambito clinico.

Altro metodo per poter validare un test è quello della Validità Concorrente, questo tipo di indice permette di correlare il risultato al test da validare con un altro test precedente già valido che misura la stessa caratteristica.

Il test è valido se vengono inoltre calcolate le misure di validità discriminante. Questo tipo di misure si calcolano tra il test che si vuole validare ed altre misure che misurano costrutti diversi. Se ad esempio affermiamo che la resilienza è un costrutto diverso dall’ansia, correlando le due misure non dovremmo ottenere una correlazione positiva e significativa, in questo caso sarebbe soddisfatto il criterio della validità concorrente.

In questo capitolo ci occuperemo dunque di valutare i test e gli strumenti di misurazione della resilienza e il loro grado di validità ed attendibilità.

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