Baby FACS – il manuale per decodificare le espressioni facciali nei bambini

Baby FACS manuale

Baby FACS definizione

Lisa Rogai

Dopo la divulgazione del FACS di Paul Ekman e Wallace Friesen e l’interesse che questo suscitò, la Dottoressa Harriet Oster ne fece un adattamento per i neonati e per i bambini: Baby FACS. Le espressioni facciali dei neonati sono adattamenti biologici ereditari, necessari per la sopravvivenza; ne è un esempio il riflesso di suzione, che fa assumere una precisa espressione facciale al piccolo. Le Action Unit descritte dalla ricercatrice sono molto simili a quelle dell’Atlante illustrativo per gli adulti di Ekman ad eccezione di qualche piccola differenza. La Oster descrive il muscolo buccinatore e quello massetere del neonato (localizzati nella guancia) come rivestiti di tessuto adiposo proprio per dare maggior forza alla suzione. Questo causa differenze in alcune AU rispetto agli adulti. La ricercatrice mette in luce anche alcune difficoltà che si riscontrano nella codifica delle espressioni nei bambini: la loro pelle tesa e la massa grassa proporzionalmente maggiore rispetto a quella degli adulti fa sì che i neonati abbiano pochissime rughe. Oltre a questo, fa notare che le sopracciglia chiare e poco marcate dei bambini non facilita l’osservazione della contrazione e la distensione (Oster, 1993).

 

Scopri qui la tecnica delle microespressioni facciali

 

Scrivi a Igor Vitale