Intervista situazionale in selezione del personale

Intervista situazionale nel colloquio di lavoro

 

Valeria Bafera

Se la logica su cui si fonda l’intervista strutturata è quella di ottenere il maggior numero d’informazioni sulle caratteristiche, conoscenze e competenze del candidato, per incrementare l’affidabilità e la validità di questo strumento è necessario introdurre domande specifiche e strettamente correlate alla posizione. Così, si possono identificare tre specifiche tipologie di interviste strutturate molto diffuse in ambito lavorativo. Una di queste è stata definita Intervista Situazionale (Situational Interview) (Lantham, Saari, Pursell & Campion, 1980), poiché si riferisce a specifiche situazioni di lavoro, mirata a sollecitare una descrizione accurata di ciò che il soggetto farebbe concretamente se si trovasse ad operare in una data situazione per la risoluzione di un problema (Castiello, D’Antonio, 1994).

Durante il colloquio, al soggetto viene chiesto di descrivere come potrebbe comportarsi in un’ipotetica situazione lavorativa futura (attinente la mansione interessata), confrontando le sue risposte con una scala di risposte dai valori prefissati dagli “esperti” di quella mansione (per esempio i responsabili del settore). Il soggetto deve quindi indicare, in relazione alle situazioni che le vengono presentate, la soluzione che più rispecchia il suo modo di agire, così da individuarne le modalità di gestione, determinanti per il successo professionale. La metodologia di base per sviluppare questo tipo d’intervista pone dunque di stabilire, in primo luogo, una serie di domande standardizzate da porre a tutti i candidati, sulla base della precedente job analysis; secondariamente di predisporre una scala per la valutazione delle risposte ed effettuare una panel interview, con la presenza di più intervistatori che esaminano le risposte, in modo da ridurre possibili distorsioni. Per queste ragioni essa risulta abbastanza attendibile con una validità di contenuto data dal fatto che le domande si riferiscono a specifiche situazioni lavorative; inoltre risulta di facile utilizzo e ben accettata sia dai candidati, ai quali non si pongono domande personali, sia dagli intervistatori (Argentero, 2001).

Scrivi a Igor Vitale