Psicologo Bologna attacchi di panico

Se hai cliccato qui forse ti stai chiedendo cosa significhi avere un attacco di panico oppure forse sospetti che sia accaduto qualcosa di simile a una persona a te vicina.

Va innanzitutto specificato che l’attacco di panico non può essere considerato un disturbo, mo lo diventa quando si verifica frequentemente mettendo in forte difficoltà la persona.

L’Attacco di Panico può rappresentare un problema serio, per questo motivo conviene intervenire subito per placarlo da un punto di vista psicologico.

Chi ha attacco di panico passa un periodo di intensa paura, caratterizzato da alcuni sintomi improvvisi che solitamente raggiungono un’apice di intensità in circa dieci minuti:

1) palpitazioni e aumento del battito cardiaco tachicardia
2) aumento della sudorazione
3) tremori di varia intensità
4) soffocamento, mancanza di respiro
6) dolori o fastidi o pressione all’altezza del petto
7) nausea
8) mancanza di equilibrio, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
9) sintomi di derealizzazione (percezione di vivere come poco reale il contesto) o depersonalizzazione (percezione essere distaccati da sé). Derealizzazione e depersonalizzazione possono verificarsi e mantenersi anche a seguito di un attacco di panico, è opportuno intervenire subito su questi sintomi.
10) paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire
11) formicolio o torpore in vari punti del corpo

L’attacco di panico non è quindi un disturbo in sé, ma può diventare invalidante se si verifica costantemente in vari momenti della vita. Esistono fortunatamente delle modalità per intervenire, alcune di natura farmacologica altre di natura psicologica.

L’ipnosi è uno strumento molto utile per affrontare l’attacco di panico in maniera efficace, alcune ricerche suggeriscono che essa sia efficace almeno quanto tecniche consolidate dal punto di vista scientifico come la psicoterapia cognitivo comportamentale. Non è possibile tuttavia definire in assoluto cosa sia meglio in quanto l’efficacia di una consulenza psicologica si misura sempre con tecnica, relazione, abilità del terapeuta, motivazione del paziente e una grande varietà di fattori.

Altro approccio che ha rivelato una grande efficacia è sicuramente la psicoterapia breve strategica (clicca qui per saperne di più).

Talvolta, la vergogna per i sintomi impedisce alla persona di richiedere un consulto psicologico, tuttavia è proprio questa strategia di evitamento a riconfermare la paura e l’ansia.

Anziché risolvere si evita la possibilità di soluzione. È proprio l’evitamento che porta ad un loop che anziché ridurre il disturbo lo alimenta.

Per questo motivo il continuo evitamento delle situazioni facilità l’isolamento della persona ed indirettamente può portare ad una reazione depressiva o una depressione reattiva.

Talvolta, cancelliamo la parte psicologica, ci dimentichiamo di essa e deleghiamo puramente al farmaco la possibilità di affrontare la soluzione, ma il farmaco se usato come soluzione esclusiva può mettere una pezza sul problema, attenua i sintomi ma non cura la persona nella sua interessa. Delegando al farmaco l’efficacia dell’intervento, portandolo sempre con noi, ci deresponsabilizziamo dal problema.

L’uso del farmaco non è da evitare a tutti i costi, per le situazioni più grave il farmaco può essere necessario ma, nella maggior parte dei casi gli attacchi di panico possono essere risolti come interventi basati sull’ipnosi brevi e mirati.
L’approccio deve essere chiaro: si tenterà di risolvere il più brevemente possibile il problema intervenendo sugli schemi di azione e reazione della persona che mantengono il problema.

Se hai bisogno di un aiuto concreto, contattami.

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Dr. Igor Vitale – igor@igorvitale.org – Psicologo Bologna Attacchi di Panico

 

 

 

 

 

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