Coaching: definizione e significato

Il coaching definisce un’azione formativa che un responsabile realizza nei confronti di un collaboratore, finalizzata all’apprendimento di competenze di tipo specialistico, gestionale e relazionale importanti per il miglioramento delle sue prestazioni lavorative: in sintesi “un processo utile a sostenere l’apprendimento, realizzare uno sviluppo e migliorare la performance” (Parsloe, Wray, 2000, p.43). Come suggerisce il termine, le origini del coaching sono rintracciabili nell’ambito sportivo, precisamente nel contributo di Gallwey (1974) intitolato The Inner Gameof Tennis, in cui veniva evidenziato il potere degli ostacoli percepiti dai giocatori, che talvolta influivano maggiormente sulle loro prestazioni rispetto agli ostacoli oggettivi ed esterni. Il processo di coaching viene descritto da Whitmore (2002) come una sequenza (denominata GROW) che segue quattro passaggi:

  • goal setting, in cui il formatore (coach) aiuta il discente (coachee) a stabilire delle mete di apprendimento e cambiamento sia a breve che a lungo termine;
  • reality checking, in cui il coachee esplora la situazione corrente per concentrarsi su mete effettivamente raggiungibili;
  • options, in cui si verificano possibilità e strategie alternative al fine di scegliere quelle che con maggiore probabilità condurranno alla meta desiderata;
  • what, in cui si stabilisce nel dettaglio cosa deve essere fatto (ma anche quando e da parte di chi) per mettere in atto il programma ipotizzato e per sperimentare le strategie elaborate.

Heslin e collaboratori (2006) hanno enfatizzato la necessità di dare continuità ai momenti di incontro formalizzato tra responsabile e coachee mediante un feedback continuo che consenta al secondo di acquisire informazioni utili per autoregolare i propri comportamenti.

Di Giovanni Montesano

 

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