Le posizioni percettive in PNL

pnlLE POSIZIONI PERCETTIVE

Una delle prime cose che impariamo sul mondo è che non tutti condividono il nostro punto di vista. Per comprendere interamente una situazione c’è bisogno di prendere differenti prospettive, proprio come quando si guarda un oggetto da diverse angolazioni per vedere la sua larghezza, altezza e spessore. Un punto di vista dà un’unica dimensione, una singola prospettiva, vera da quella determinata angolazione, ma un’immagine incompleta dell’intero oggetto.
Non esiste una prospettiva “corretta” in nessuna situazione. La comprensione va costruita da molte prospettive. Sono tutte parzialmente vere e tutte parzialmente limitate.

PRIMA POSIZIONE PERCETTIVA

 Si definisce così la situazione in cui si è dentro se stessi, si vede con i propri occhi, si ascolta con le proprie orecchie, si sentono dentro se stessi delle sensazioni in prima persona.

Consiste nel mantenere il proprio punto di vista, le proprie credenze e i propri assunti guardando al mondo esterno attraverso i propri occhi. Può essere chiamata posizione “io”.

IO        Vedo/ascolto/sento quello che succede all’…….                  ALTRO

SECONDA POSIZIONE PERCETTIVA

 Si definisce così la situazione in cui ci si mette nei panni dell’altro, si vede con i suoi occhi, si ascolta con le sue orecchie, si sentono le sue sensazioni.

Consiste nell’assumere il punto di vista, le credenze e gli assunti dell’interlocutore guardando al mondo esterno attraverso i suoi occhi. Può essere chiamata posizione “tu”.

IO  Vedo/ascolto/sento quello che succede, con me al posto dell’…….      ALTRO

TERZA POSIZIONE PERCETTIVA

 Si definisce così la situazione in cui si vede se stesso e l’altro dall’esterno, come in un film. Consiste nell’assumere un  punto di vista esterno alla relazione fra sé e l’interlocutore. Può essere chiamata posizione “loro ”.

IO                    Metaposizione                  ALTRO

  

QUARTA POSIZIONE PERCETTIVA

Consiste nell’assumere la posizione del sistema nel suo complesso. Può essere chiamata posizione “noi”.

La quantità e la qualità delle informazioni che si riesce a cogliere nelle tre diverse posizioni sono sicuramente maggiori e più utili di quelle che si potrebbero cogliere soltanto nella prima. Quando in una rappresentazione interna si rivive un’esperienza del passato o si immagina una situazione futura, si può fare in prima persona, associati all’esperienza.  Oppure come se si vedesse se stesso interpretare un film, in dissociato. Essere in dissociato contribuisce a diluire di molto le sensazioni collegate a una esperienza.

 

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