Come elaborare il lutto del proprio animale domestico

 

L’individuo che si trova a dover affrontare la perdita di un animale è a conoscenza che, in quel momento, andrà incontro ad un dolore che per alcuni sarà lieve ma che per altri sarà talmente tanto grande da essere paragonato alla morte di una persona cara. Per questo motivo è importante indagare cosa accade nel soggetto che convive con quest’esperienza in modo traumatico. Il dolore, molto spesso, viene trattato come una patologia, ancor prima di sapere se ha causato veri e propri disturbi psichici, impedendone un corretto approccio e rendendo la soluzione molto più intricata.

Provare dolore in reazione ad una perdita di un animale domestico è una risposta normale e fisiologica da parte di un soggetto. Ciò avviene per l’affetto e il coinvolgimento che legano il proprietario con l’animale poiché, molto spesso, quest’ultimo viene considerato un componente della famiglia e perciò la sua perdita verrà percepita come intensamente dolorosa, soprattutto nei casi in cui l’animale rappresenta la principale fonte di compagnia per il soggetto.

Pertanto la gioia della loro compagnia è destinata a terminare con il dolore per la loro perdita.

La morte di un caro animale comporta la perdita di una parte di noi, una parte che è stata sempre al nostro fianco, che ci ha confortato e fatto sorridere nei momenti tristi.

Le reazioni possono essere le più diverse e la guarigione dal dolore di tale perdita può essere un processo lungo ed elaborato.

Decisamente importante è analizzare il dolore come una risposta emotiva vissuta nelle prime fasi di lutto.

Il lutto è la perdita per la morte di una persona cara che viene considerata fondamentale da parte del soggetto, ma è anche il processo di adeguamento a quella perdita. Questa definizione può essere anche associata alla morte di un animale oppure alla perdita di un lavoro, o per meglio dire, in qualsiasi situazione ci si trovi a dover affrontare una perdita.

Nel momento in cui i processi di lutto si complicano, si verifica solitamente un aumento considerevole dei conflitti psicologici che, a volte, si trasformano in disturbi mentali, come avviene nel caso del lutto patologico.

Il processo di lutto passa attraverso una serie di fasi (o momenti), che ci orientano nella successione degli eventi elaborativi, ciascuna delle quali è contraddistinta da caratteristiche particolari (Tizòn, Sforza, 2009). I soggetti, nella realtà, potrebbero percepire dei sentimenti o attuare dei comportamenti che sono tipici di fasi successive ma che, data la variabilità delle persone, possono presentarsi fin da subito, ritardare o non comparire affatto. Inoltre, alcune persone che appaiono molto forti in un primo momento, possono crollare mostrando agli altri le loro debolezze esprimendo rabbia e tristezza.

I processi di lutto sono fenomeni legati alle caratteristiche dei singoli individui e presentano atteggiamenti che si ripetono abbastanza regolarmente di fronte ad una perdita.

Le fasi che vengono evidenziate sono ben quattro. Si passa dall’impatto e crisi, all’afflizione e turbolenza affettiva, per giungere alla pena e sconforto e per finire con il recupero o il distacco affettivo (Tizòn, Sforza, 2009).

di Gessica Mattiacci

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