Le cause scatenanti del disturbo bipolare

Come per molte altre malattie, non si può parlare di cause, quanto piuttosto di fattori di rischio, per cui il disturbo bipolare sarebbe il risultato di diversi fattori, genetici e ambientali. I medici parlano di interazione, ovvero di una base legata all’azione di vari geni a cui si sommano cause ambientali, responsabile di favorire lo sviluppo della malattia.

Lo stress (legato per esempio a lutti, malattie o perdite gravi) ha un ruolo importante sull’umore e sul comportamento, come anche l‟uso di molte sostanze, per esempio le droghe e l‟alcool (spesso le persone con disturbo bipolare possono farne uso per cercare di “curare” i sintomi, mentre non fanno altro che peggiorare ulteriormente il
quadro clinico).

Tra i rischi a cui sono esposte le persone con disturbo bipolare ci sono il suicidio (durante gli episodi espressivi), la morte per cause accidentali ( per esempio una guida spericolata) durante gli episodi maniacali e la rovina dei rapporti interpersonali
o la perdita del lavoro a causa di alcuni comportamenti tenuti durante gli episodi maniacali.

Secondo alcuni studi, il tasso di suicidio è più alto nella gente affetta da disturbo bipolare che nella popolazione in generale. Più di 2/3 delle persone con disordine bipolare ha almeno un parente vicino con il disordine o con la depressione principale unipolare, indicante che la malattia ha una componente ereditabile ( Manna V., 1997).

Secondo una ricerca genetica, il disordine può essere causato geneticamente: il tasso monozigote della concordanza per il disordine è il 70%. Ciò significa che se una persona ha questo disturbo, un gemello identico ha una probabilità del 70% di avere lo stesso disturbo bipolare. Uno studio riguardo il disturbo bipolare e i fattori ambientali è stato pubblicato nel 2003.

Un gemello bipolare è risultato molto più influenzato dai cambiamenti del sole. Le notti più lunghe hanno provocato l’umore, i giorni pieni di sole hanno fatto migliorare l‟umore. Infatti, la luce naturale in generale è stata sperimentata per avere un effetto positivo profondo sul benessere del “bipolare gemellare” ( Potash J., 2004).

Paradossalmente, nel 2004, è stato trovato che “ i tassi di ammissione dei pazienti depressivi bipolari aumentano durante la primavera/estate e correlano con la temperatura ambientale massima”. Molti medici stanno usando le tecniche mediche
avanzate di formazione dell‟immagine per esaminare la struttura del cervello nelle persone con disturbo bipolare.
Una zona importante di ricerca di formazione immagine mette a fuoco l’identificazione e caratterizza le reti delle cellule collegate nel cervello, interazioni del nervo in cui forma la base per i comportamenti normali e anormali. I ricercatori
suppongono che le anomalie nella struttura e/o nella funzione di determinati circuiti del cervello potrebbero essere alla base del disordine bipolare (Kiki D., Robert L., Robert A., Stanley P., 2004).

Verso la fine del 2003, ricercatori dell‟ospedale di Belmont, Massachussets di McLean hanno trovato la prova sperimentale dei miglioramenti dell‟umore durante la formazione dell‟immagine PE-mrsi ed i tentativi stanno facendo sviluppare questa
teoria i una forma che può essere valutata come trattamento possibile. È stato supposto che il disordine bipolare potesse essere il risultato di conduzione difficile della membrana nel cervello e che una causa possibile può essere una mancanza in acidi grassi poli-insaturi omega.

Molti studi scientifici (ECA, SDS) confermano quanto noto ormai da centinaia, se non migliaia, di anni: il disturbo bipolare è una malattia a forte componente genetica.

L’80% delle persone che soffrono di questo disturbo hanno nella loro famiglia persone con qualche forma di disturbo dell‟umore. La malattia negli altri membri della famiglia particolarmente dinamico, produttivo e “pieno di energia”, mentre un altro membro è costantemente instabile a causa di una depressione grave, crisi maniacali o abuso di alcool o droghe. Gli eventi della vita possono naturalmente condizionare l‟insorgere e l‟evolversi del disturbo bipolare ma sicuramente in misura minore rispetto agli elementi genetici ( Spearing M., 2000).

Se però pensiamo alle cause, oltre a quella del fattore ereditario, le risposte possono essere molteplici:

  • Costituzionali: come predisposizioni di personalità, carattere con difficoltà ad affermarsi, instabilità emotiva.
  • Metabolico: alterazione del funzionamento di neurotrasmettitori, in particolare la noradrenalina e la serotonina.
  • Psicologici: fra i principali fattori traumatizzanti, la perdita di persone significative (morte o abbandono), o di status
    (licenziamento o pensionamento anticipato), o ancora importanti delusioni o fallimenti.
  • Eredo-genetici: una predisposizione ereditaria. I bambini che hanno un genitore depresso sono più soggetti ad avere disturbi comportamentali.

Riguardo le cause del disturbo bipolare ci sono state numerose ricerche che non hanno però portato una effettiva risposta alla questione. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che la malattia psichiatrica influisce sui livelli neuronali di calcio. Grazie al primo studio che ha esaminato cellule nervose viventi di pazienti con disturbi psichiatrici, i ricercatori del Monell Chemical Senses Center dell‟Università della Pennsylvania e di altre istituzioni hanno osservato le funzioni alterate dei ricercatori dei neuroni olfattivi di pazienti che soffrono di disturbo bipolare.

Come altri disturbi psichiatrici e neurodegenerativi, il disturbo bipolare ha effetti sui neuroni del cervello, rendendo difficile studiare le cause neurobiologiche della malattia mentre è in corso (Friedman E., Rawson J.K., 2005).

Secondo la biologia cellulare gli studi precedenti avevano usato cellule non nervose, come fibroblasti o globuli rossi, per indagare il loro funzionamento nei pazienti che soffrono di questo disturbo. Ma trattandosi di un disordine psichiatrico, è necessario comprendere cosa accade nei neuroni. I neuroni olfattivi, situati in una piccola zona dell’epitelio all’interno del naso, sono cellule che contengono recettori per le migliaia di molecole odorose individuali degli esseri umani. Facilmente ottenibili in cinque minuti con una semplice procedura di biopsia, questi neuroni condividono molte caratteristiche con quelli del cervello, il che li rende un utile modello per studiare gli effetti sui neuroni delle malattie psichiatriche (Rawson N., 2004).

Per il loro funzionamento corretto è necessario il calcio: studi precedenti avevano suggerito che eventuali disfunzioni del metabolismo cellulare del calcio fossero un fattore in grado di contribuire al disturbo bipolare. I cambiamenti nella qualità di
calcio all‟interno dei neuroni potrebbero comunicare ai ricercatori come i nervi rispondono alla stimolazione.

Rawson e colleghi hanno usato una tecnica di fluorescenza, per misurare i livelli di calcio basali e stimolanti nei recettori olfattivi di 17 pazienti con disturbo bipolare e alcuni soggetti di controllo. I risultati mostrano che, nei pazienti, la risposta al calcio risulta fortemente ridotta. „Questa scoperta ci consentirà di restringere il campo per identificare il difetto associato al disturbo e per sviluppare nuovi farmaci‟ ( Rawson N. E., 2005).

di Paola Di Donato

 

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