Colloquio di selezione del personale: definizione in psicologia

Alcuni autori (Argentero, 2001; Gandolfi 2003) ritengono opportuno utilizzare i termini colloquio ed intervista di selezione come sinonimi. Questa consuetudine deriva probabilmente dal fatto che nella lingua inglese esiste solo il termine interview per identificare sia il colloquio che l’intervista e buona parte della letteratura sulla selezione è di matrice anglosassone; d’altra parte altri autori (Gemelli e Ancona 1959; Trentini, 1989) hanno suggerito di differenziare l’uso dei due termini in base alla dinamica motivazionale che muove i due attori all’interno della relazione interpersonale: se entrambi hanno richiesto ed ottenuto il contatto è più opportuno parlare di “colloquio” (quindi di motivazione intrinseca), mentre se uno dei due subisce, per qualsiasi motivo, l’incontro, è il caso di parlare di “intervista” (quindi di motivazione estrinseca). Inoltre, secondo Trentini (1980), l’intervista si focalizza maggiormente sul bisogno dell’intervistatore, che è quello di raccogliere informazioni su un tema specifico senza dare peso al rapporto interpersonale. Il ruolo dell’intervistatore è dunque quello di raccogliere dati mantenendo la massima oggettività possibile, il setting dell’intervista non è dunque particolarmente importante, infatti è possibile che si realizzi anche per telefono; nel colloquio al contrario è rilevante anche l’aspetto relazionale, dal momento che nelle organizzazioni è necessario riuscire a fare una previsione dei comportamenti futuri della persona all’interno di quello specifico contesto organizzativo. Il colloquio di selezione dunque risulta essere uno strumento di indagine di tipo psicologico. Secondo D’Antonio (2006), invece, l’incontro che si attua ai fini selettivi è certamente caratterizzato da una forte componente estrinseca, e dovrebbe pertanto essere definito intervista e non colloquio; si parla di motivazione estrinseca perché il candidato è invitato dall’azienda a sostenere un colloquio che non ha richiesto e che si costituisce, quindi, come momento strumentale a cui non è possibile sottrarsi, pena la rinuncia ad ogni possibilità di raggiungere lo scopo.

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