Psicologia delle arti marziali e del combattimento

E’ proprio al risvolto psicologico dovuto alla pratica delle arti marziali che si devono cambiamenti anche radicali nella vita di un individuo.

Trevisani, nel suo lavoro di ricerca all’interno del metodo HPM (Human Performance Modeling) ha sviluppato un’analisi dei fattori che possono aumentare o diminuire le energie personali, traendole proprio dalla pratica delle Arti Marziali e Sport di Combattimento.

A partire da questo presupposto, individua sei aree sulle quali incidono le discipline praticate:

  • cambiano lo stile di vita e lo stile alimentare, il tipo di allenamento svolto e la qualità dell’allenamento modificano il metabolismo e innumerevoli altri aspetti fisici
  • cambiano lo stile di pensiero, la capacità di attivare il pensiero positivo
  • aumentano la nostra sensazione di dominare un repertorio ampio di tecniche (senso di autoefficacia), quanto più ci inoltriamo nello studio di discipline diverse
  • aumentano la nostra capacità di concentrarci sui dettagli di esecuzione per perfezionarci, entro la nostra stessa disciplina, offrendoci una capacità di concentrazione sconosciuta ai più
  • offrono un territorio da cui assimilare cultura e valori, senso di missione, spirito, forza e coraggio, valori solidi che in molti altri sport stanno scomparendo
  • ci permettono di avviare progetti positivi e piani di crescita personale e stimolano la nostra progettualità positiva.

Ciascuna di queste sei aree può essere considerata un motore di energie personali. In termini di psicologia positiva notiamo che l’immissione di energia in una qualsiasi cella può apportare maggiori energie al sistema, e quindi riflettiamo sul fatto che esistono molteplici modi e strade, enormi opportunità, per poter accrescere le energie personali e fare coaching e formazione di qualità. La liberazione a catena, o togliere un sasso dal proprio zaino, può aprire le strade della volontà per una scalata ulteriore. In generale, le immissioni di energie in un certo stadio aumentano il livello di fiducia in se stessi, autostima e percezione di autoefficacia. Aumenta il senso di libertà.

Le osmosi energetiche (passaggio di energie dal piano marziale/sportivo al piano della vita civile) portano ad una maggiore propensione generale dell’individuo verso l’assunzione di rischio positivo, di accettazione di sfide che prima si ritenevano impensabili o troppo pericolose. Per rischio positivo intendiamo azioni che non siano minate da un livello di aspirazione malato, superumano e maniacale, condotte col cuore ma anche con la ragione.

I livelli di aspirazione sono decisamente correlati alle energie circolanti. Gli studi scientifici di Bresson individuano il livello di aspirazione come il risultato che un soggetto si dà per un fine da raggiungere, in un compito che ammette diversi gradi di realizzazione. A bassi livelli di energie personali corrispondono bassi livelli di aspirazione. Le energie si abbassano drasticamente, e i compiti o goal che l’individuo sente di poter gestire si richiudono sempre più entro una nicchia, sino ad implodere, se la tendenza non viene invertita.

Quando mancano le energie, ogni rischio assume sembianze mostruose, persino lo scendere in strada, o l’incontrare persone. Al contrario, forti osmosi energetiche positive (contaminazioni positive tra energie fisiche, mentali, competenze, volontà) conducono alla voglia e consapevolezza di poter accettare sfide e rischi superiori, persino lanciarsi con un paracadute, o condurre una operazione chirurgica al cervello (per un medico), o accettare la sfida di avere figli in un mondo difficile (per ogni genitore), o iniziare a pensare di potersi laureare, per qualcuno che aveva rinunciato a questa idea non sentendosi all’altezza, e tante altre occasioni di crescita (Trevisani, 2009).

Trevisani continua dicendo: “ mi confronto costantemente con ragazzi e ragazze che, all’inizio, prima di praticare Arti Marziali o sport di Combattimento, hanno paura di tutto, sino alla paura ad attraversare la strada che va dal parcheggio alla porta di casa la sera. Quando lo fanno tremano, corrono, si guardano attorno, sperano che nessun maniaco o delinquente salti fuori dal buio. Con quello che si sente in giro, li capisco perfettamente, non sono paranoici, oggi il mondo è veramente pericoloso in molte città e a volte persino nei paesi e nelle case isolate. Dopo alcuni anni di pratica seria, queste persone si sentono cambiate, sanno di poter contare maggiormente su di sé, fanno quei cinque metri con il sentimento interiore nuovo, di chi sa di non essere più un pulcino in mano ai coccodrilli, ma un combattente in grado di dare del filo da torcere.

Smette di sentirsi vittima. Smette di avere paura di tutto. Inizia a vivere più pienamente.

Queste persone, non sono diventate né spavalde ne stupide, solo più forti nel corpo e nella mente. E questo si riverbera sul maggiore dominio che hanno sulla loro vita. Non mi pare poco. Per questo motivo, nel metodo HPM, quando i canali per introdurre energie sono bloccati da un certo lato (poniamo i valori, o le competenze), è possibile sia teoricamente che concretamente aggirare questo ostacolo. Potremo partire dalla base delle energie fisiche, o da altri canali aperti o apribili, per incrementare le energie totali del sistema. E’ un lavoro sperimentato e funzionante nella pratica, di cui troviamo crescente supporto nella pratica di tutti i giorni. Avviare il lavoro, e sbloccare i meccanismi, è più importante che fare un lavoro ingegneristicamente perfetto ma- nei fatti – solo teorico, vuoto. L’effetto di trascinamento e di osmosi positiva avrà riverberi sulla vita quotidiana. Molte sfide che prima consideravamo impossibili sembreranno ora semplicemente difficili, ma non più impossibili. Molti progetti dei quali pensavamo di non poter essere degni, ci sembreranno più alla nostra portata. Avremo più dominio sulla vita e sugli eventi. Se di questo siamo consapevoli, saremo certamente migliori come Maestri e attireremo persone, ragazzi e ragazze, verso questo modo più forte di vivere la vita” (Trevisani, 2012).

di Giovanni Montesano

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