Esercizi per Aumentare l’Autostima nei Bambini

 

Alla fine di questo elaborato risulta quindi chiara la forte influenza del giudizio e della percezione che abbiamo di noi stessi su tutti i nostri atteggiamenti e su tutte le nostre scelte. Abbiamo inoltre visto, prendendo in esame la letteratura relativa a concetto di sé, autostima ed autoefficacia, come queste strutture psicologiche si inizino a sviluppare  fin dai primi anni di vita del soggetto.

Proponiamo  a questo punto alcune buone pratiche e tecniche mirate al mantenimento e all’incremento di questi aspetti relativi al concetto di sè.

Sono innanzitutto gli stili educativi i primi responsabili della strutturazione dei nostri livelli di autostima. Maccoby e Martin (1983) studiarono proprio questo ambito definendo lo stile autorevole quello più adeguato e funzionale ad uno sviluppo equilibrato dell’autostima. I genitori autorevoli trasmettono, infatti, sentimenti quali fiducia, rassicurazione e cooperazione facendo nascere nei propri figli creatività, indipendenza, buon adattamento sociale, numerose amicizie, maturità e buona autostima.

Nella pratica quotidiana quindi il genitore non dovrebbe svalutare né umiliare il bambino (non ascoltando veramente le sue parole e sgridandolo in pubblico) né tanto meno sottoporre il fanciullo ad un regime di iperprotezione che ne impedirebbe la crescita e la maturazione. È di gran lunga preferibile infatti per i genitori mostrarsi come una base sicura a cui poter tornare ogni qual volta se ne abbia bisogno ma che allo stesso tempo permetta di sperimentare la propria libertà. Bisognerebbe essere quindi un genitore pronto all’ ascolto vero delle parole del bambino, attribuendo loro il giusto significato, pronto alla collaborazione e ad incoraggiare e premiare sempre il bambino per i suoi successi.

Anche gli insegnanti dovrebbero attuare tecniche mirate a motivare i propri studenti. Essi infatti dovrebbero proporre compiti chiari, concreti, specifici, dare feed-back positivi durante l’esecuzione del compito, proporre lavori ottimamente sfidanti e valorizzare il ruolo dell’impegno e la qualità del processo di apprendimento istaurando anche un clima di cooperativita’ in classe e non di competizione.

Alcuni esercizi pratici potrebbero essere:

  • coinvolgere i bambini in esercizi di autostima:ogni sera prima di mettere il bambino a letto gli si può chiedere cosa ha fatto di buono durante la giornata. Incoraggiarli a dire cose che facciano emergere gli aspetti positivi della loro personalità: es. “sono stato felice di aver aiutato la mamma a preparare la tavola” – “oggi ho fatto tutti i compiti senza lamentarmi”
  • chiedere al bambino di compilare una lista con 5 attivita’ o esperienze che gli piacerebbe fare
  • proporre al bambino alcune schede operative da compilare assieme

                                                                                       (Strocchi, M.C., 2002 )

Anche la tecnica dello “specchio magico” (Plummer, D., 2003) che aiuta il bambino ad un apprezzamento sincero di se stessi tramite il riferimento a episodi in cui si sono ricevuti complimenti alla nostra immagine riflessa nello specchio; e quella della “mela difettosa” in cui vengono rappresentati i difetti che il bambino si attribuisce e successivamente sostituiti da suoi pregi, sono tecniche molto utili per una per una presa di coscienza autentica del proprio valore personale. (Strocchi, M.C., 2002).

Tutto ciò anche se potrebbe sembrare banale ed ovvio è di fondamentale importanza per lo sviluppo nel bambino di percezioni sane ed adeguate di sé e per la conseguente strutturazione di una sana ed adeguata personalità del futuro adulto.

di Eleonora Ceci

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