Le cause della Menzogna Patologica

Finora abbiamo parlato di soggetti bugiardi patologici. Tuttavia la menzogna è un sintomo che può manifestarsi anche all’interno di intere famiglie disfunzionali. Anolli sostiene che “in condizioni relazionali gravi, come nelle famiglie schizofreniche, l’inganno possa fondarsi sulla mistificazione”73. Si tratta di situazioni in cui chi riveste una posizione di potere (ad es. un genitore) attribuisce a chi è in condizione di subordinazione (ad es. un figlio) intenzioni, sentimenti, desideri e convinzioni che quest’ultimo non possiede.

La Menzogna Patologica nelle Famiglie Psicotiche

Tali attribuzioni diventano fatalmente false, pertanto chi sta nella posizione di subordinazione si ritroverà disorientato e smarrito nelle proprie percezioni e valutazioni. Allo stesso modo, in famiglie di tipo psicotico possono essere messi in atto dei giochi psicotici come l’imbroglio.

Gli studi di Mara Selvini Palazzolo su questa tipologia di famiglia hanno messo in luce come l’imbroglio consista in un inganno relazionale complesso, una vera e propria truffa che si svolge per tappe. Può capitare, ad esempio, che un genitore faccia deliberatamente apparire come privilegiata la relazione con un figlio quando in realtà non è affatto così. Queste premesse gettano le basi per una situazione non soltanto di intrigo e raggiro, ma di una vera e propria rete di inganni e menzogne.

La relazione di Imbroglio in Famiglia

Sembra interessante analizzare nel dettaglio come si sviluppa una relazione di imbroglio. Dapprima si ha una coalizione molto stretta fra un genitore (per esempio, il padre) e un figlio contro l’altro genitore (la madre). Il padre può manifestare stima e ammirazione per il figlio allo scopo di comunicare in modo implicito alla moglie che la disistima e la disprezza.

Ma, a lungo andare, questa situazione diventa insostenibile di fronte alle richieste sempre maggiori di attenzione poste dal figlio. A questo punto il padre si tira indietro e fa un classico voltafaccia. Il figlio si vede abbandonato e “tradito” dal padre a favore del suo ravvicinamento con la madre. L’esito di questa triangolazione perversa è che
il figlio diventa furente per essere stato pesantemente ingannato e strumentalizzato (cioè, “usato” e “imbrogliato”) per i “giochi di coppia” fra i suoi genitori.

Tale condizione relazionale di imbroglio produce autentiche tempeste emotive, un misto di rabbia, vergogna, confusione e impotenza, che, se protratte nel tempo, conducono a esiti psicologici infausti, come la psicosi e la schizofrenia.

Si tratta di “giochi sporchi” nei quali i partecipanti fanno ricorso a mezzi comunicativi e a mosse sleali e disoneste, come menzogne sfacciate, allusioni e insinuazioni, truffe e sottili raggiri, vendette camuffate, seduzioni ingannevoli, promesse ambigue e violazioni altrettanto ambigue e così di seguito. I comportamenti non verbali sono immediatamente smentiti e ritrattati. In queste condizioni la verità diventa menzogna e la menzogna verità
in un processo che conduce rapidamente alla confusione mentale, poiché i confini fra ciò che è reale (e vero) e ciò che è fabbricato ad arte (e falso) si disperdono come sabbia al vento. Vengono quindi a mancare tutti i punti di riferimento e di ancoraggio psicologico.

In queste situazioni la condotta ingannevole dei partecipanti è rapportata e commisurata sulle aspettative e sui desideri della vittima. Per questa ragione diventa molto efficace e può condurre alla follia.

di Francesca Baratto

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