Come Funziona la Chirurgia con Ipnosi – Psicologo Bologna

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La Chirurgia con Ipnosi non è una novità, già nell’Ottocento, quando le modalità per anestetizzare il paziente erano meno avanzate di oggi, l’uomo si era attrezzato con l’ipnosi per indurre anestesia ed operare chirurgicamente senza farmaci.

James Esdaile, nato in Scozia nel 1808, stava operando un doppio idrocele, quando ebbe un imprevisto: nel momento dell’iniezione il paziente ha cominciato a sentire un dolore fortissimo. Così Esdaile provò una pratica sviluppata e discussa a tempo, l’ipnosi con procedura mesmerica.

Esdaile sapeva veramente poco sul Mesmerismo, eppure, la suggestione funzionò, il paziente cadde in una trance ipnotica molto profonda ed analgesica. Il paziente non sentiva più il dolore, questo permise ad Esdaile di concludere con successo l’operazione chirurgica.

Lo so, sembra l’inizio di un racconto fantasy, eppure la storia e la scienza riconosce James Esdaile come un medico che diede un ottimo contributo all’analgesia ipnotica, utilizzata anche oggi per fare chirurgia, specialmente nei casi in cui il paziente è allergico all’anestetico.

James Esdaile, che era al tempo poco ferrato sull’ipnosi mesmerica, imparò poi molto bene tant’è vero che operò più di 375 persone con l’ipnosi.

Oggi l’ipnosi in chirurgia è usata con tre obiettivi:

  • eliminare il dolore
  • favorire l’effetto dell’analgesico
  • ridurre i tempi di recupero

Favorire l’effetto dell’analgesico

L’ipnosi è uno strumento aggiunto per i pazienti sottoposti a  tutta una serie di procedure. Il rilassamento e la dissociazione fornisce una diminuzione dell’ansia e del discomfort che tutti noi proviamo prima di un’operazione chirurgica. L’influenza dell’ipnosi sul sistema nervoso autonomo può anche avere un impatto producendo un sanguinamento seletttivo.

L’ipnosi può essere usata anche solo nell’induzione pre-anestesia in modo tale da stabilire delle aspettative positive sugli effetti della chirurgia.

Eliminare il dolore

Cosa aveva reso analgesico il paziente di Esdaile? Era stata veramente l’induzione ipnotica? Esdaile sapeva poco di mesmerismo, eppure l’induzione funzionò. Ciò che funzionò veramente, erano il processo di suggestione, le aspettative del paziente ma soprattutto la sua necessità di sviluppare un’analgesia. Di fatto ogni processo di induzione ipnotica è sempre anche un processo di autosuggestione, tramite il quale il paziente riesce ad avere maggiore controllo sulle proprie risorse.

Riuscire a ridurre il dolore, con le risorse della propria mente, come può essere descritto se non come una grande forma di controllo di sé?

Ridurre i tempi di recupero

Uno studio di Lang e collaboratori (2000) ha dimostrato che l’ipnosi può diminuire i tempi di procedura e di recupero del paziente a seguito della chirurgia. Suggerire una visione positiva al paziente rende veramente più forte il paziente e reattivo alla situazione. Per questo motivo è possibile avere migliori tempi di recupero dalla chirurgia nel paziente che riceve l’ipnosi terapeutica.

Ulteriore beneficio lo si può ottenere quando si riesce a ridurre l’anestetico utilizzato, in modo tale da ridurre dunque gli effetti collaterali e i tempi di recupero

Applicazioni della Chirurgia in Ipnosi

E’ stato stimato che il 30% delle chirurgie possono avere grande beneficio dall’ipnosi, tuttavia ci sono due situazioni elettive dell’ipnosi in ambito medico. Una è certamente il parto, l’altra è sicuramente l’operazione odontoiatrica. L’Ipnosi Dentale può essere infatti usata per ridurre l’anestetico, ma anche per ridurre l’ansia da dentista, diffusissima in Italia. La Chirurgia in Ipnosi è stata usata anche per chirurgie più complesse come quella di un tumore.

Hai visto che potere ha la tua mente sulle tue sensazioni? Spero di averti incuriosito, nel frattempo ho preparato un corso gratuito per te, con il quale puoi imparare qualcosa di più sull’autoipnosi

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