Come Riconoscere un Maniaco: Sintomi, Caratteristiche, Psicologia

La sindrome maniacale è caratterizzata da:

  1. Alterazione dell’Umore: umore euforico o maniacale persistentemente elevato e/o irritabile. Euforia e allegria immotivata si alternano a marcata irritabilità. Spesso il paziente lamenta uno stato d’ansia e agitazione con contenuti di tipo depressivo, che si alternano a iperattività psicomotoria e allentamento dei nessi associativi.
  2. Alterazione dell’Ideazione: esagerata stima di sé e delle proprie capacità. Il flusso del pensiero è accelerato e può giungere fino alla fuga delle idee: il soggetto compie digressioni continue e rapidissime fra un’idea e l’altra; c’è una distraibilità decisamente elevata.
  3. Alterazione del Comportamento: spinta ad agire difficilmente controllabile dall’esterno, manca la valutazione delle conseguenze delle proprie azioni, esibizionismo e disinibizione psicomotoria. Nella mania “pura” è raro il suicidio che è invece frequentissimo negli stadi maniacali misti.

 

I principali sintomi della sindrome maniacale

  • L’esordio della sindrome maniacale è caratterizzato da:
  • Iperattività
  • Espansività
  • Loquacità inusuali
  • Spese eccessive
  • Aumento delle energie dell’appetito e dell’attività sessuale (promiscuità)
  • Ridotto bisogno di sonno (insonnia anche totale).

 

Il periodo dello stato maniacale è caratterizzato da:

  • Umore: euforia, irritabilità, labilità
  • Sintomi psicomotori: iperattività, aggressività, mimica vivace, logorrea, graforrea, accelerazione del pensiero, fuga delle idee
  • Sintomi cognitivi: soggettivo aumento dell’efficienza intellettuale, oggettivo deficit della concentrazione e della memoria di fissazione; aumento dell’autostima, idee di grandezza, deliri congrui o incongrui all’umore
  • Sintomi neurovegetativi: ridotto bisogno di sonno, aumento dell’appetito e della libido.
  • Sintomi residui: umore irritabile-disforico.

 

Gli stadi della mania.

La gravità della sindrome maniacale, può aumentare in tre stadi:

  • Stadio 1: umore euforico (raramente irritabile), contenuti espansivi, accelerazione del pensiero, nessi labili, aumentata attività psicomotoria, eccessi comportamentali.
  • Stadio 2: euforia/disforia, rabbia, ostilità, fuga delle idee, perdita di nessi associativi, possibili deliri, agitazione psicomotoria, possibile aggressività.
  • Stadio 3: disforia, paura, disperazione, incoerenza, deliri bizzarri, allucinazioni, confusione mentale, psicomotricità a-finalistica

 

I criteri per identificare il maniaco e l’episodio maniacale.

  1. Criterio A: un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile, della durata di almeno una settimana (o di qualsiasi durata se è necessaria l’ospedalizzazione).
  2. Criterio B: durante il periodo di alterazione dell’umore, tre (o più) dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti a un livello significativo (quattro se l’umore è solo irritabile):
    1. autostima ipertrofica o grandiosità
    2. diminuito bisogno di sonno
    3. maggiore loquacità del solito, oppure spinta continua a parlare
    4. fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente
    5. distraibilità
    6. aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) oppure agitazione psicomotoria
    7. eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose
  3. Criterio C: i sintomi non soddisfano i criteri per l’Episodio Misto.
  4. Criterio D: l’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento lavorativo o delle attività sociali abituali o delle relazioni interpersonali o da richiedere l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
  5. Criterio E: i sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco o altro trattamento) o di una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo). Episodi simil-maniacali chiaramente indotti da un trattamento somatico antidepressivo (per es. farmaci, terapia elettro-convulsivante, light therapy) non dovrebbero essere considerati per una diagnosi di Disturbo Bipolare I, alcuni trattamenti per la depressione possono portare ad episodi di mania ma che non deve essere diagnostica come disturbo maniacale.

Come per la depressione, anche per la mania ci sono casi di ampia variabilità clinica: i sintomi possono variare manifestandosi come mania euforica, disforica, agitata delirante e possono emergere in seguito ad un lutto (per questa atipicità è più facile da diagnosticare). L’età di insorgenza è riferibile sia nell’infanzia e nell’adolescenza ma anche nella terza età, il decorso può essere cronico e può esordire anche in seguito al parto; infine la mania può manifestarsi come secondaria all’uso di farmaci o secondaria rispetto a malattie organiche.

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