Come Riconoscere il Serial Killer Sadico Sessuale

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Secondo Dietz prima che una persona diventi un serial killer, l’offesa è si è già realizzata nella sua fantasia. Afferma che la fantasia può originare nelle cose che gli sono successo, cose che ha visto, cosa che ha immaginato succedergli. Secondo Dietz, questi possono mostrare la loro aggressività torturando animali, essendo molto crudeli con gli altri, o torturando animali o essendo eccessivamente crudeli con altri bambini.

Il serial killer è identificato come un offender che uccide almeno 3 o più persone in incidenti separati. Questo è distinto dall’omicidio di massa in cui is uccindono più vittime in un singolo incidente.

Negli anni 80 ci sono stati 35 serial killer che operano negli USA.

La classificazione dei Serial Killer secondo Dietz è

  • psicopatici sadici sessuali (Ted Bundy, John Wayne, Gacey)
  • Spree killer (Bonnie e Clyde)
  • Funzionari di operazioni organizzate criminali (killer a contratto, gang)
  • Avvelenatori e asfissiatori
  • Probabili psicotici (David Barkowitz)

Sebbene alcuni studi antichi riportino che i killer a motivazione sessuale siano spesso psicotici, alcune nuove evidenze, mostrano che la sola vera categoria di serial killer prolifici sono i serial killer sadistici sessuali.

Già nel 1886, Richard von Krafft-Ebing ha descritto molte perversioni sessuali nel suo libro Psychopathia Sexualis, ed è stato il primo e definire l’omicidio passionale e il massacro tramite sadismo.

Negli anni più recenti Brittain in “The Sadistic Murderer” ha provato a fornire un profilo del killer sessualmente sadistico per cercare di capire se ci fossero delle sue caratteristiche uniche.

Brittain ha visto, retrospettivamente alcune similarità nelle osservazioni cliniche.

Caratteristiche del Serial Killer Sadico Sessuale

I killer sessualmente sadistici hanno nel loro sviluppo delle relazioni ambivalenti con la madre, padri autoritari, inettitudine sociali.

Le loro personalità sono spesso:

  • introspettive
  • solitarie
  • studiose
  • ossessive
  • moraliste
  • ipocondriache.

Sebbene abbiano mostrato violenza all’esterno c’è un evidenza di un aggressività nascosta. Sessualmente, possono sentirsi inferiori, sono spesso impotenti, ed hanno una vita fantasiosa ricca. Si vestono con vestiti tipici dell’altro sesso, hanno comportamenti di feticismo, e hanno messo in atto un certo numero di attività omosessuali.

Ci sono alcune comunalità in alcuni killer nell’interesse verso il potere, nel divertimento per la crudeltà mostrato in libri e film, interesse per le armi e credueltà verso gli animali. Alcuni hanno interesse nei vampiri, magia nera, nazismo, tortura ed escapologia.

La maggioranza ha sperimentato alcun ricoveri psichiatrici, ci sono pochi casi di depressione o ansia, la maggioranza ha una diagnosi di schizofrenia.

I sexual Killer hanno maggiori probabilità di offendere quando la loro autostima è bassa. Spesso pianificano i loro crimini che sono frequentemente legati all’uccisione per accoltellamento o con asfissia.

Sono comuni la violenza verso gli organi sessuali. Solitamente sono pazienti o prigionieri modello in quanto sanno e vogliono avere la nuova occasione di uccidere.

Secondo Mac Culloch, l’esperienza di potere e controllo nell’atto dell’uccione sessuale sadistia sono il fattore più importante. Loro vogliono controllare qualcuno altro con dominazione, denigrazione, infliggere dolore.

La grande maggioranza dei casi ha avuto una fantasia a proposito dell’offesa sadistica (masturbazione, pensieri di violenza, rapide, sodomia, bondage, fustigazione, torture o uccidere diverse volte.

Solitamete l’età media di occorrenza sono i 16 anni (con range 13-20, ogni soggetto ha un aumento nell’attività masturbatoria nelle fantasia ha contenuti sadistici (11/13 casi).

Secondo Levin Fox, si tratta principalmente di maschi caucasici 30 anni circa. Solo il 14% è femmina. 27/36 livello di intelligenza superiore alla media. Diversi hanno una storia familiare di tipo psichiatrico, criminale, sessuale, alcol o abuso di droghe. Diversi ne hanno invece una storia personale. La maggioranza ha una storia di parafilie multiple.

Altri comportamenti comuni dello killer sadico sessuale sono:

  • sognare ad occhi aperti;
  • masturbazione compulsiva;
  • isolamento sociale;
  • bugia cronica;
  • ribellione;
  • furto.

Più del 50% ha una storia di enuresi, incubi, distruzione di proprietà, incendi, crudeltà contro i bambini.

Dietz ha concluso che i serial killer spesso uccidono per strangolamento, bastonamento, accoltellamento, e questo viene attribuito alla scelta di una maggiore intimità. E’ molto comune l’uso di armi da contatto, che riflette la componente sessuale della motivazione del killer. Spesso hanno un disturbo antisociale di personalità e/o sadismo sessuale.

Spesso questi killer preparano la loro offesa in dettaglio, preparando una cassetta della tortura.

Prentky ha comparato i serial killer sessuali dai killer sessuali. Ha trovato che i seriali sono più caucasici, 58% di intelligenza sopra la media per i seriali contro i 29 non seriali.

I dati suggeriscono che

  • 86% dei seriali ha fantasie di stupro, omicidio o entrambe contro il 29% dei single killer.
  • 70% masturbazione compulsiva
  • 75% storia di voyeurismo
  • 71% feticismo

Langevin ha comparato i sexual killer con persone sessualmente aggressive non killer e con un gruppo di nonsexual killer. Le vittime dei sexual killer sono spesso stranieri, e sono più spesso uccisi per strangolmento. Questo accade per prolungare la sofferenza sadistica.

Può essere dovuto in parte ai bisogni narcisistici della persona. Come ricorda Hazelwood, i tre più comuni disturbi dei serial killer sono narcisismo, paranoia e antisocialità

Drukteinis vede il sadismo sessuale come un continuum che va dalle forme leggeri di rituali accettati culturalmente al serial killing bizzarri e grotteschi.

Brittain ha intervistato diversi sadisti sessuali ed ha concluso: si tratta del bisogno del killer di avere un controllo sulla vittima che causa eccitamento sessuale.  Il tema del controllo può portare all’eccitamento sessuale ed all’effettiva morte in se.

Langevin afferma che l’offender può fare ciò che vuole inclusa la mutilazione e l’abuso sessuale, dimostrato un grande controllo sulla vittima. La spinta è determinata dal piacere del completo dominio su un’altra persona.

Le predisposizioni biologiche possono essere un fattore che contribuisce. Langevin ha mostrato una variazione comune sia in sexual killer, sia in sexually aggressive non killer. Ci sono delle anormalità nell’area del corno destro temporale.

Si nota inoltre un aumento del testosterone in entrambi i gruppi.

Gosselin e Wilson hanno inoltre affermato che una disfunzione emisferica sinistra è più comune in chi ha sofferto di fantasie parafiliache devianti o bizzare.

Langevin inoltre nota che il danno al lobo del corpo temporale si presenta in molti individui con feticisimo o trasvetistitsmo.

Secondo Prentky e Burgess, la coesistenza di disfunzione dell’emisfro dominante nel sistema limbico può essere un fattore che contribuisce. Molti serial killer hanno sofferto di infortuni alla testa o di traumi da giovani.

Alcune ricerche invece vendono un legame tra fantasie parafiliche e bassi livelli di serotonina.

Bradforn hanno trovato che l’uso degli inibituroi selettivi del reuptake della serotonina possono essere utili in chi soffre di parafilia.

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