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Come usare bene le Tecniche di Interrogatorio

 

Nelle investigazioni, la raccolta delle informazioni è fondamentale, perché ti permette di accertare la verità sui fatti di cui si indaga. In molti casi, quando l’interrogato si trova di fronte ad una figura autoritaria, assumono uno stato mentale oppositivo che può ostacolare a ricerca della verità.

Se ti proponi di fare un interrogatorio, dovrai quindi percepire con la tecnica psicologica lo stato emotivo del soggetto, per capire come utilizzarlo.

Ecco le tecniche per un interrogatorio intelligente.

  1. Conoscenza preliminare del soggetto.

La prima regola è quella di conoscere prima il soggetto che interroghi: solo se sai con chi hai a che fare puoi decidere le tecniche adatte. Puoi richiedere informazioni generali (sugli studi, sulla famiglia, lavoro amicizie), queste informazioni possono a volte essere anche poco utili in sé, ma ti daranno la grande occasione di creare un’ atmosfera conversazionale, atmosfera fondamentale per la raccolta successiva delle informazioni.

2. Non avere fretta

Quando interroghi, non perdere mai la pazienza, neanche di fronte alla più evidente dichiarazione di falso. Devi mostrare di avere tutto il tempo che vuoi, in modo tale che l’interrogato non possa puntare sul temporeggiare per omettere delle informazione. Se sei l’interrogante ricorda che la serenità e la calma mentale aiutano l’emersione delle informazione, mentre la rabbia o la fretta può stressare inutilmente il soggetto.

3. E’ necessario verbalizzare tutto

L’interrogato deve sapere che tutto sarà verbalizzato, per cui l’emersione di nuovi dati contraddittori con quanto già scritto possono mettere in difficoltà l’indiziato, in quanto non si possono poi negare o ritrattare le affermazioni scritte precedenti.

Le fasi dell’interrogatorio

Nelle prime fasi dell’interrogatorio è importante preparare psicologicamente l’interrogando, sottolineando la sua posizione con quella di una persona che collabora con la giustizia: non deve sentirsi considerato un colpevole perché questo attiverà delle resistenze. La raccolta dei dati deve avvenire da almeno due persone, una che domanda, l’altra che annota le verbalizzazioni.

Come settare l’ambiente nell’interrogatorio.

L’interrogatorio deve avvenire a finestre chiuse, in un locale con un minimo di mobilio e senza oggetti che possano creare distrazioni, telefoni che squillino, porta che si aprono improvvisamente, perché tutto ciò può ridurre la probabilità di ottenere delle informazioni.

Come porre le domande nell’interrogatorio

Le domande poste vanno trascritte letteralmente sui verbali. Le caratteristiche fondamentali delle domande sono:

  • brevità
  • chiarezza
  • precisione
  • comprensibilità
  • adeguate alle capacità intellettive, culturali e sociali d ell’interrogato

E’ importante capire sin da subito la personalità del soggetto, per formarsi un’idea sul suo carattere, al fine di colpirlo su suoi eventuali punti deboli, come ad esempio:

Perché su questi punti probabilmente meno difese psicologiche e dunque crollerà più facilmente in una confessione. Oppure osservando le microvariazioni della comunicazione non verbale. La ricerca dimostra che la calma e la fermezza di analisi funzionano molto meglio dell’ira e della violenza verbale.

In ogni caso è sempre utile invitare la persona ad esporre liberamente quello che sa intorno al fatto, se partiamo subito con delle domande di specificazione, infatti, lo stiamo influenzando nettamente. Perderesti un sacco di informazioni utili sul modo in cui l’interrogato verbalizza, riordina le parole, decide di usare certe parole specifiche. Ogni domanda influenza, e quindi è sempre meglio farla dopo una rievocazione libera.

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