Ansia Matematica: Costrutto, Definizione, Effetti

 

Il costrutto di ansia matematica è un costrutto relativamente moderno. Nei suoi primi anni, la psicologia ha tenuto per lungo tempo separati i temi dell’intelligenza, del calcolo matematica dal tema degli affetti. Questa scissione affonda le sue radici nell’antinomia emozione/ragione che trova largo spazio anche nella più antica tradizione filosofica. Eppure i temi, tradizionalmente posti in posizione antinomica, sono strettamente legati tra di loro.

La ricerca sistematica condotta sul tema dell’ansia matematica, dagli anni Settanta del Novecento in poi, conferma che le variabili legate agli affetti verso la matematica possono influire significativamente sulla performance matematica e sul modo in cui si sperimenta se stessi al calcolo.

Tuttavia, l’ansia nei confronti della matematica è un tema che investe non solo la persona, ma anche il gruppo di studio, l’insegnante e la società.

Sarebbe limitativo considerare il tema dell’ansia matematica come un problema del singolo che riporta un alto livello di questa variabile. Esso è sicuramente un tema su cui intervenire, esistono diverse forme di psicoterapia che si sono messe alla prova con successo per risolvere questa forma di ansia.

Se consideriamo l’unità di analisi individuo, sono certamente importanti gli strumenti di misurazione del costrutto nelle diverse fasce di età e lo studio dei tipi di psicoterapia più efficaci per risolvere il problema.

Ma, allargando la cornice, i protagonisti che influiscono su questo costrutto sono molteplici. Come vedremo nel corso dell’elaborato, anche gli insegnanti hanno un ruolo significativo, anche loro dispongono di diversi livelli di ansia matematica, e la ricerca recente, ha dimostrato che i livelli di tale variabile possono influire sulla performance degli studenti. L’insegnante, tramite il suo metodo di insegnamento può influire nettamente sul sentimento di autoefficacia dello studente, favorendo così una performance migliore (Bandura, 1997).

Possiamo includere, inoltre, variabili psicosociali e culturali nella performance dello studente, gli studi hanno mostrato che credenze, valori e stereotipi culturali possono influire sulla performance. Chi abbraccia maggiormente uno stereotipo culturale per cui i ragazzi sono più abili con i calcoli, mentre le ragazze con il linguaggio, finiscono per crederci ed instillare una profezia che si autoavvera, che, a sua volta determina effettivamente diversi livelli di performance nei due generi.

L’ansia matematica, dunque, non si ferma il voto in pagella dello studente, ma va oltre, influendo nelle scelte di studio e secondariamente, nelle scelte di carriera. Le scelte di carriera che prevedono l’uso dei numeri, le quali sono anche quelle più premianti dal punto di vista economico e dell’occupazione, verranno evitate da chi ha l’ansia matematica. Ridurre l’incidenza di questo costrutto significa quindi anche prendersi cura di tali fattori sistemici, aiutando così la persona ad avere una performance migliore e maggiori possibilità di carriera.

di Elisa Spisni

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