Psicologia dell’amore ai tempi di Facebook

È ormai noto che nei social network, qui nello specifico Facebook, è possibile trovare “l’amore”, cioè instaurare una relazione sentimentale con una persona inizialmente incontrata e conosciuta esclusivamente nello spazio virtuale.

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Secondo lo psichiatra Fausto Manara:

“Attraverso le chat, i social network, i blog, i newsgroup il numero di innamorati virtuali incrementa ogni anno del 20-30% tanto che, secondo le stime, nel 2025 il mondo occidentale vedrà nascere una coppia su tre da un incontro in rete”4

Molte persone possono sfruttare Facebook per entrare in contatto con una persona di loro interesse per sconfiggere la propria timidezza, evitando l’imbarazzo iniziale dell’approccio diretto poiché la presenza dello schermo fa apparire meno “rischioso” esprimere e condividere i propri sentimenti personali, e riduce la sensazione possibile di disagio. È questo il caso di tutti coloro che preferiscono ricorrere alla chat privata di Facebook per aprirsi all’altro e raccontare fatti personali e intimi, piuttosto che scegliere di parlare guardandolo negli occhi, durante un incontro di persona.

La facilità con cui nascono le relazioni su Facebook include diversi aspetti:

La possibilità di superare le barriere spaziali: nel social network è possibile flirtare con una persona conosciuta di persona, ma che non abita nella stessa città o paese

La comunicazione iperpersonale: recenti ricerche hanno dimostrato che le persone sono più disposte a mostrare il proprio sé nel social network rispetto che nella realtà e questo permette di superare le barriere iniziali ed entrare in intimità con l’altro; così la comunicazione mediata diventa iperpersonale

La somiglianza: è l’elemento in base a cui ci avviciniamo e scegliamo con chi stare e questo è più facile da riscontrare nel social network in quanto si parte già con una serie di elementi condivisi (in Facebook quello che unisce i vari utenti è “l’amicizia” in comune oppure specifici interessi condivisi)

L’elevato livello di idealizzazione: è un fattore che aumenta l’interesse verso l’altro, in quanto si è soliti riempire i vuoti informativi con le proprie aspettative

Il controllo nel processo di presentazione: la possibilità di scegliere l’immagine da mostrare, che agisce sull’impatto dell’aspetto estetico, per esempio, riduce la paura di fare una cattiva impressione, insieme all’indicazione dello status socioeconomico, cioè elementi che possono incidere positivamente o negativamente sulla possibilità effettiva di creare una relazione.

Quando due persone si incontrano faccia a faccia per la prima volta quello che colpisce in primo luogo dell’altro è, in effetti, il suo aspetto fisico. Nel social network la fisicità non c’è, ma vi è un corpo digitale composto da una pluralità di immagini scelte ad hoc, per creare quell’immagine di sé particolarmente positiva.

Per colpire l’altra persona, nel social network, è importante rendersi visibile creando un primo contatto (come su Facebook attraverso la richiesta della “amicizia”) e poi attirare la sua attenzione.

Riguardo a quest’ultimo punto si possono utilizzare diverse strategie come: essere simpatici, mostrare somiglianza, complementarità, senso dell’umorismo, la prossimità e la frequenza di contatto, aprirsi con l’altro e infine mostrare attenzione e apprezzamento per lui o lei.

Nel social network il processo di seduzione può avere uno di questi tre obiettivi:

  1. Corteggiamento: il fine ultimo è l’incontro faccia a faccia
  2. Mantenimento: il social network serve per continuare a mantenere i rapporti a distanza e la relazione nata dall’incontro faccia a faccia. Poi può servire anche per dimostrare all’altro il proprio affetto, ad esempio facendo un commento nella bacheca di Facebook del partner, e anche a mostrare l’andamento della propria relazione agli occhi di amici, parenti o conoscenti che sbirciano il profilo sul social network
  3. Cyberflirts: è un tipo di relazione che si limita al social network, quindi non ci sono incontri ravvicinati, ma avviene tutto da dietro lo schermo. È tipica di tutte quelle persone che hanno già una relazione stabile e che usano il social network per divagarsi dalla routine stressante, per gioco o come valvola di sfogo.

Articolo di Francesca Cirelli

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