Dedicato agli psicologi che vogliono più lavoro

Ciao sono Igor Vitale in questo contenuto ti mostro come uno psicologo può lavorare meglio e di più.

Hai completato 5 anni di Università, 1 di tirocinio e l’Esame di Stato, più di 2190 giorni della tua vita per diventare Psicologo. E ora che lo sei forse non è tutto come vorresti, ti aspettavi un lavoro più soddisfacente e con maggiore richiesta di lavoro. Curriculum, colloqui di lavoro, offerte di lavoro per ruoli completamente diversi, richieste impossibili di clienti ed aziende ti mettono sempre più in difficoltà. E’ questo forse il motivo per cui la laurea in Psicologia è attualmente una di quelle che genera più disoccupati.

Ho sentito anche io questa frase a fine percorso universitario e certamente non è stata motivante.

Ma è un dato di fatto e ti scrivo questo articolo perché non devi demordere come hanno fatto gli altri, ma generare un lavoro che sia soddisfacente per te e soprattutto i tuoi clienti. Vedrai qui di seguito i 5 motivi per cui la psicologia è un lavoro richiestissimo.

 

1. La Psicologia riguarda tutti, anche se molti non lo sanno

Bisogni, motivazioni ed emozioni sono processi trasversali, che riguardano proprio tutti. Chiunque ha bisogno di lavorare sulle proprie emozioni e relazioni, sulla gestione di esse e sull’ottimizzazione della propria comunicazione. Lavoriamo su processi così basilari per la persona che i nostri servizi potrebbero di fatto essere utili a chiunque. Il fatto è che le persone non lo sanno, ma continuamente formulano richieste di aiuto su processi di emozione, motivazione e bisogni di base. Dato che le persone non lo sanno, l’unica persona in grado di comunicarlo sei tu.

2. La Psicologia è sottovalutata

E proprio per questo che hai un enorme spazio di lavoro. Bisognerebbe insegnare la psicologia nelle scuole, nelle aziende e nelle Università. Penso che proprio le aziende in cui si fa un gran parlare di psicologia sia uno dei luoghi dove la psicologia è più sottovalutata. Ottima notizia, perché se il mercato fosse davvero saturo, non potresti dare il tuo contributo. Mentre la realtà è che il mercato è vuoto, ma i clienti non si rendono conto che la psicologia è proprio ciò di cui hanno bisogno. L’unica persona che può

3. Non cercare lavoro, attrai clienti

Una statistica che afferma che solamente il 3% dei curriculum genera lavoro. Alcune persone che conosco forse sarebbero soddisfatte anche di quel 3% perché avendo mandato centinaia di curriculum ora – secondo la statistica – dovrebbero avere un lavoro. Ma la vera domanda è: quale lavoro?

Nella mia esperienza non sono mai riuscito a trovare un lavoro soddisfacente con l’invio del curriculum. Gli unici casi in cui il curriculum è stato utilizzato sono tutti quei casi in cui per una richiesta di progetto o per una normativa era necessario l’invio del curriculum, ma si trattava in tutti i casi di clienti che mi avevano già scelto e forse alcuni di loro non hanno mai letto il curriculum. Non è il curriculum a dire chi sei, anche se è molto importante, ma sei tu a comunicare te stesso ogni volta che incontri potenziali clienti

4. Accetta lavori diversi da quello classico, ma poni al centro la nota psicologica

Forse ti sarà capitato di avere richieste di lavoro diverse da quelle che ti aspettavi. A volte anche completamente diverse da quelle dello psicologo. Alcuni accettano totalmente queste offerte senza dare un accento psicologico a ciò che si fa. Ciò che accade è a volte quello di avere una deriva in una di queste professioni, dimenticandosi man mano il ruolo dello psicologo. Quando accetti uno di questi lavori, metti sempre al centro il tuo ruolo di psicologo o quantomeno il connotato psicologico

5. Fai emergere le necessità del cliente

Le persone hanno bisogno di psicologia, ma non lo sanno e quindi nel prossimo contenuto vedremo le scuse del cliente nel settore psicologico e come aggirarle. Ti prometto che scoprirai come far emergere le necessità del cliente che fino a pochi momenti prima non era disposto a mostrare

Ti saluto, a presto

Igor Vitale

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