Il ruolo della cultura sulla costruzione della personalità umana

Articolo di Susy D’Onofrio

Fino a questo momento il nostro interesse si è limitato al singolo individuo. Varie ricerche sperimentali sono state possibili poiché circoscritte in determinati ambienti ed effettuate con un numero ridotto di soggetti. Nel voler estendere tale discorso a intere popolazioni è necessario approcciarsi diversamente. Di fatto, pretendere di effettuare studi sperimentali su intere popolazioni sarebbe stato impossibile data la mole di lavoro, ma soprattutto perché troppe varianti da tenere sotto controllo che altrimenti avrebbero inficiato i risultati. Ecco, quindi, l’apporto proficuo dell’antropologia.

 

L’antropologia culturale è considerata da molti autori una delle tre scienze sociali di base e precisamente, quella di esse che si propone la conoscenza teorica dei fenomeni culturali e lo studio del concreto manifestarsi di questi negli individui e nei gruppi umani. Per cultura s’intende quella concezione della realtà e quella sensibilità ad essa, socialmente acquisita o indotta, che orienta gli individui nelle diverse situazioni che si offrono loro nel corso dell’esistenza. Esse si costituiscono nei gruppi sia per effetto delle esperienze da ciascuno realizzate e delle possibilità di cui ciascuno dispone per affrontare i problemi esistenziali, sia per effetto della tradizione. L’individuo ne partecipa in quanto membro del gruppo ed è in vario modo sollecitato a interiorizzarle e ad assumerle come dati di riferimento di scelte per l’azione e la valutazione della realtà. Il gruppo ottiene tale partecipazione a livello consapevole o inconsapevole. (Tentori 2000, 9)

Di fatto l’interesse della ricerca antropologica verte sullo studio delle differenze e somiglianze culturali avvalendosi di due metodologie: l’etnografia e la comparazione. L’etnografia è la descrizione dei comportamenti e idee di un gruppo ovvero della sua cultura, mentre la comparazione è il confronto tra diverse culture descritte.

Con l’avvento della psicoanalisi l’antropologia ha cominciato a porre sempre maggiore interesse a temi come la formazione della personalità individuale, i processi di conflitto e di adattamento degli individui all’ambiente socio-culturale di appartenenza.

La scuola di personalità e cultura, frutto della collaborazione di antropologia e psicologia, diventa un tentativo di risposta al quesito che tale lavoro si pone: si può parlare di personalità comuni tra gli abitanti di una comunità? Se si, la cultura può esserne la causa?

Prima di esporre i concetti chiave dei fautori di tale corrente antropologica, credo sia necessario illustrare brevemente i due filoni di pensiero grazie ai quali (con uno prendendone distanza e con l’altro accogliendo innovative intuizioni), si sono andate definendo i principi che la caratterizzano.

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