Ruth Benedict: riassunto dettagliato, biografia

Articolo di Susy D’Onofrio

Ruth Benedict (1887-1948), antropologa statunitense, fu allieva di Boas e di Kroeber e insegnò alla Columbia University di New York. Condusse una serie di ricerche fra gli Indiani della California e gli zuni. Una delle sue maggiori opere fu Modelli di cultura (1934).

Secondo Modelli di cultura è necessario che l’antropologia tenda a conoscere il temperamento dei popoli, vale a dire il sostrato affettivo e ideologico che modella la fisionomia, le istituzioni e i comportamenti di una determinata società.  In Modelli di cultura, Benedict si concentra sulla comparazione di quattro tipi di società indiane desumendo come la cultura vada a costituire quasi una personalità “comune” che caratterizza tutti gli individui che fanno parte di quella determinata etnia. Ella contrapponeva agli “apollinei” indiani zuni caratterizzati da un controllo delle emozioni e interiorizzazione dei sentimenti, i “dionisiaci” indiani delle Pianure che invece estremizzavano i sentimenti e le passioni specialmente nella competizione. I “paranoicidobu della Malesia erano sospettosi e invidiosi mentre i “megalomani” della costa settentrionale del Pacifico, convinti della loro potenza, ricercavano un sempre maggiore prestigio sociale.

“Modelli di cultura” sottolineava l’irriducibilità di una configurazione culturale ad un’altra e quindi negava la possibilità di classificare le culture per “tipi”. Alla base di questa irriducibilità stava lo stesso processo di integrazione dei tratti prodotto dal modello. (Fabietti 2001, 140).

Secondo Ruth Benedict un tratto culturale era da considerare come conseguenza del modo in cui si collegava agli altri tratti appartenenti a una stessa configurazione. Ogni cultura è formata da un insieme di tratti culturali che possono essere presenti anche in altre culture, ma ciò che rende le culture diverse è la particolare configurazione che il tratto assume all’interno di quella specifica cultura e ogni individuo cresciuto in una determinata configurazione culturale si forma e si comporta in base al modello che gli viene imposto.

Le culture non sono semplicemente la somma dei loro elementi costitutivi. (…) una cultura sceglie, fra gli elementi offerti dalle civiltà delle regioni circostanti, quelli che può usare, scarta quelli di cui non può far uso, mentre altri ne riplasma secondo le proprie necessità. Naturalmente non è detto che questo processo sia sempre cosciente. (R.F. Benedict 1960, 53)

La cultura, quindi, va al di là della somma delle sue singole parti. Se un aspetto è accolto o respinto dipende dall’esistenza di modelli preesistenti. Benedict sosteneva che ogni società esprimeva la propria modellizzazione.

Corsi Gratis in Psicologia

 

Scrivi a Igor Vitale