Antifragilità e Modello SFERA, l’approccio del prof Vercelli

Articolo di Francesco Clemente

Grazie alla partnership instaurata con Nassim Taleb, Giuseppe Vercelli ha intrecciato il modello S.F.E.R.A. con il costrutto dell’antifragilità, al fine di andare, per così dire,   “ dietro le quinte” di questo costrutto, al fine di scandagliarne le dinamiche interne. La comprensione degli esiti di questa interazione epistemologica presuppone l’illustrazione della prospettiva teorica in cui matura appunto il modello S.F.E.R.A, per poi enuclearne le caratteristiche salienti.

Il modello proposto dal Prof. Giuseppe Vercelli nasce nella convinzione della necessità di incentivare la costruzione di un mentalità vincente, attraverso un approccio secondo il quale la realtà non è già data, a nostra immediata disposizione, ma è costruita dalla nostra attività mentale. In ballo c’è la divaricazione fra un’idea di realtà come qualcosa di oggettivo, esistente indipendentemente dall’attività del soggetto, e un’idea di realtà nella quale è il soggetto che inventa e costruisce appunto la realtà. Proprio quest’ultima visione è quella che è alla base del modello teorico promosso dal Prof. Vercelli, ovvero quel costruttivismo che grazie ai contributi di George Kelly, Ernst von Glasesfeld, Heinz von Foerster, Umberto Maturana, Francisco Varela, si basa sui seguenti assunti:

“-partecipazione attiva dell’individuo nella costruzione della conoscenza;

–                      esistenza di una struttura cognitiva di base che, in ogni soggetto, dà una determinata forma all’esperienza;

–                      visione dell’uomo come sistema auto-organizzantesi(autopoietico) che protegge e mantiene la propria integrità.”[1]

In quanto visione che problematizzala realtà, il costruttivismo è un modello non proprio immediatamente assumibile. Il motivo principale di questa difficoltà è costituito dalla dissoluzione di alcune convinzioni, nonché credenze, che fino ad oggi si sono consolidati. Si intuisce con una certa facilità l’interesse che le stesse neuroscienze hanno nutrito per questo tipo di visione, poiché esse sono votate ad offrire suggerimenti sulle modalità umane di percezione della realtà e della costruzione delle convinzioni.

 

[1]VERCELLI G.,Vincere con la mente, Ponte alle Grazie, Milano, 2005, p.19

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