Costruttivismo in Psicologia: Definizione e Riassunto

Articolo di Francesco Clemente

Nell’ottica della prestazione sportiva è fondamentale imparare le modalità di modificazione della percezione della realtà per poterne trarne vantaggio. A proposito si devono mettere a fuoco alcuni presupposti, il primo dei quali è l’assunzione della stretta connessione fra la nostra percezione e lo stato mentale del momento, per cui:

“Lo stato mentale definisce la realtà dell’individuo. È un dinamismo psichico caratterizzato da una corrispondenza e un equilibrio tra un evento esterno e un’adeguata elaborazione interna, ovvero fra sensazioni e pensieri.”[1]

A ciò si deve aggiungere la consapevolezza che l’essere umano, durante il suo sviluppo, passa attraverso diverse fasi:

“La consapevolezza di Sé(identità) si struttura in un percorso che va da una percezione indifferenziata a una differenziata, definendo un confine sempre maggiore fra sé e gli altri.”[2]

 

Anche le dinamiche relazionali sono aspetti rilevanti ai fini dei presupposti della visione costruttivista, poiché nelle dinamiche di scambio interpersonale devono esserci momenti di alternanza in cui ciascuno può diventare protagonista del momento guidando l’altro verso un obiettivo:

“L’esperienza di relazione fra le persone oscilla tra l’essere guida e l’essere guidato.”[3]

Il miglioramento implica il cambiamento continuo, che non passa attraverso un processo lineare e privo di difficoltà, poiché qualsiasi cambiamento implica un precedente momento di confusione in cui il soggetto smarrisce momentaneamente la bussola che lo orienta. Per cui:

“Il cambiamento avviene attraverso l’abbassamento della critica che genera un ritorno verso uno stato maggiormente indifferenziato.”[4]

Infine, è importante realizzare che spesso le persone si creano problemi in situazioni dove questi non ci sono e di conseguenza i tentativi di risoluzione non fanno altro che aumentare la sensazione di difficoltà, secondo un contributo di rilievo che riconduce alla scuola di Palo Alto:

“Spesso la soluzione costituisce il problema, facendoci persistere in uno stato mentale forzato in cui non vi è più congruenza tra l’elaborazione interna e l’evento esterno.”[5]

 

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[1]VERCELLI G., Vincere con la mente, cit. ,p.27.

[2] VERCELLI G., Vincere con la mente, cit. ,p.30

[3]VERCELLI G,, Vincere con la mente, cit. ,p.30

[4]VERCELLI G., Vincere con la mente, cit. ,p.34

[5]  VERCELLI G., Vincere con la mente, cit. ,p.30

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