Il ciclo emozionale del cambiamento spiegato dalla Kubler Ross

Articolo di Olga Pagano

Il ciclo della resistenza al cambiamento personale

La Kubler-Ross suggerì un ciclo emozionale che le persone possono seguire nei casi di lutto, ma che si applica perfettamente a qualsiasi altro tipo di cambiamento nella vita che rifiutiamo di accettare.

 

  1. Fase della scossa. È lo stato di paralisi o blocco emotivo iniziale quando ci esponiamo per la prima volta alla prospettiva del cambiamento. In questo stato di solito non reagiamo, in modo tale che le altre persone possono pensare che abbiamo accettato volentieri la trasformazione, ma in realtà ciò che accade è che il nostro sistema emotivo si è “congelato”. La nostra mente razionale non ha ancora elaborato il cambiamento e ciò che significa. Nella misura in cui lo assumiamo, possiamo sperimentare una crisi d’ansia o altre reazioni fisiche
  2. Fase della negazione. In questa fase neghiamo il cambiamento, questo implica chiudere gli occhi davanti alla realtà e a qualsiasi prova che la trasformazione è necessaria o sta avvenendo. Normalmente continuiamo con le nostre vite, come se nulla fosse accaduto, con la pretesa ingenua che la necessità di cambiare scompaia. Ciò accade perché, afferrandoci alla routine quotidiana, recuperiamo la sensazione di controllo.
  3. Fase dell’ira. Quando non possiamo più negare il cambiamento, la cosa più comune è reagire con rabbia, frustrazione e ira. In questa fase emergono tutti i sentimenti repressi durante le fasi precedenti. Sempre in questa fase di solito ci chiediamo anche “perché mi deve accadere proprio questo?”
  4. Fase della negoziazione. È una fase in cui cercheremo di trovare una via d’uscita, anche se di solito è inutile perché in realtà stiamo ancora resistendo al cambiamento. In questa fase non abbiamo ancora accettato il cambiamento, ma cerchiamo di trovare “il modo” di evitarlo.
  5. Fase della depressione. A questo punto finalmente accettiamo che il cambiamento sia inevitabile. Ma non lo accettiamo volentieri, e possiamo reagire deprimendoci o irritandoci.
  6. Fase della prova. È una fase in cui la resistenza al cambiamento sta finalmente scomparendo perché ci rendiamo conto che dobbiamo reagire. Allora cominciamo a cercare soluzioni realistiche e nuovi modelli di coping che si adattino alla realtà. In questa fase cominciamo a fare dei piccoli esperimenti che ci avvicinano al cambiamento e ci permettono di osservarlo in una nuova prospettiva.
  7. Fase dell’accettazione. È l’ultima fase in cui torniamo a trovare l’equilibrio perso con il cambiamento. Qui troviamo e mettiamo in pratica nuovi modelli di comportamento adattativo che ci aiutano a ricostruire la nostra identità nelle nuove circostanze. Esistono dieci fattori di resistenza al cambiamento che ci tengono intrappolati nel passato.

 

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