relazioni positive psicologia

Perchè le relazioni positive determinano la tua vita

Articolo di Irena Semi

Il modo in cui l’individuo si relaziona con gli altri, detto stile relazionale, è frutto della storia individuale di ognuno: spesso è conseguenza dell’identificazione con modelli di riferimento affettivo primari, o il risultato dell’adattamento a condizioni di crescita, in certi casi anche molto difficili. Di conseguenza, ciascun individuo, «nel proprio modo di rapportarsi con le persone che lo circondano, tende ad adottare un particolare stile relazionale in modo più ricorrente ad altri» (non in virtù di una libera scelta).

Si distinguono tre principali stili relazionali, descritti brevemente qui sotto.

  • Passivo: l’individuo permette la violazione dei propri diritti, è abituato e spesso rassegnato a non raggiungere i propri obiettivi, non ha un’immagine positiva di se stesso, cadendo in infelicità, frustrazione, ansia; per quanto riguarda la scelte, non è lui a farle, ma gli altri decidono per lui, e per quanto riguarda la sfera comunicativa è inibito, poco espressivo, poco efficiente; accade che tale frustrazione venga sfogata su individui ancora più deboli e indifesi.
  • Aggressivo: è per certi versi l’opposto del precedente, con l’individuo che non rispetta i diritti degli altri per raggiungere i propri obiettivi, che è sempre pronto ad attaccare appena si sente minacciato, che spesso vuole decidere per gli altri e presenta uno stile di comunicazione esplosivo e caratterizzato da frequenti attacchi di collera; per certi versi è però simile al precedente, in quanto l’individuo nasconde dietro la sua apparente sicurezza, e le sue forti difese, insicurezza e scarsa autostima: la sua aggressività deriva dal fatto che reputa gli altri come fondamentalmente pericolosi, una minaccia per lui.
  • Assertivo: è lo stile comunicativo positivo, con cui l’individuo fa valere i suoi diritti, rispettando al contempo quelli degli altri, raggiungendo i propri obiettivi non a discapito degli altri; dietro a uno stile relazionale chiaro, aperto ed efficiente, ci sono un buon livello di autostima e fiducia, oltre alla capacità di decidere in modo indipendente.

Lo stile relazionale assertivo è chiaramente quello che facilita di più le relazioni funzionali. Una relazione è funzionale, o appunto “efficace”, se entrambe le parti risultano agenti di scelte, libere e responsabili, quando ciascuno dei componenti della relazione riesce a essere soddisfatto ed è consapevole dei propri bisogni, diritti e doveri.

Ci sono invece relazioni disfunzionali in cui almeno uno degli attori non è libero. Sovente le persone non hanno piena consapevolezza di tale disfunzionalità se non a livello di sensazioni (ad esempio percependo nervosismo o agitazione). Esempi di tali relazioni disfunzionali sono descritti brevemente di seguito.

  • Relazioni manipolatorie: in esse una delle due parti cerca di far svolgere all’altro quello che vuole al fine di soddisfare i propri bisogni, pur senza esprimerlo in modo esplicito.
  • Relazioni di invasione dell’altro: si tratta di una sorta di simbiosi in cui una delle due parti non ritiene sé e l’altro come due persone ben distinte, ma agisce come se l’altro avesse gli stessi interessi, sogni, gusti, speranze.
  • Relazioni di controllo: una delle due parti vuole controllare l’altra e decidere per lei (tipico esempio sono le relazioni in cui sovrasta la gelosia).
  • Relazioni di tipo patriarcale: è il patriarca l’unico che detiene il potere decisionale, non lascia spazio alla creatività e alla libertà.

Le capacità interpersonali rientrano nelle competenze dell’intelligenza emotiva e permettono di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo, sapendo creare e mantenere relazioni profonde e significative con le persone giuste.

Gli studi di Goleman e di altri ricercatori nel campo delle emozioni fanno emergere come l’intelligenza emotiva sia più importante del classico QI (quoziente intellettivo) per ottenere risultati soddisfacenti nella vita. Una buona intelligenza emotiva comprende cinque competenze base:

  1. auto-consapevolezza;
  2. auto-controllo;
  3. motivazione;
  4. empatia;
  5. abilità sociali.
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